~Diario di Corte ~ Il Regno di Alexandra Borgia

'Vanity Fair' (Francia): Kristen, la Ribelle, 25/8/2014

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CAT_IMG Posted on 25/8/2014, 16:52

Libraia, Scrittrice e Promoter Culturale

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'Vanity Fair' (Francia): Kristen, la Ribelle.

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A 24 anni, ha già conosciuto una enorme quantità di fama essendo la stella dei blockbusters. Ha avuto il suo primo amore sotto i riflettori dei paparazzi. E ha scoperto la maledizione che Hollywood dona a coloro che fanno ciò che vogliono. Dopo due anni senza parlare con i media, l'attrice scontrosa sta ritornando - ovviamente - dove non la aspettavamo, in un film francese di Olivier Assayas, e lei coglie l'occasione per discutere con Ingrid Sischy, la confuse analogie tra questa fiction e la sua realtà.

Quante persone possono vantarsi di avere lupi ibridi come animali domestici? È il caso di Kristen Stewart, inquietante premonizione per colei che fu Bella Swan nella serie "Twilight", l'adolescente vecchio stile, ma romantica, lo zimbello del suo liceo che si innamora di un appassionato vampiro e il cui migliore amico si trasforma in un lupo mannaro in alcune occasioni ...
Attrici che hanno il coraggio di rompere lo stampo hollywoodiano non crescono sugli alberi negli Stati Uniti. Quando si ha la fortuna di incrociare i loro percorsi, devi afferrare la possibilità. Soprattutto quando questa attrice è cresciuta a Los Angeles, con due genitori che lavorano nel settore del cinema e della televisione - perché è così che Kristen Stewart finì sul grande schermo. Non è un "piccolo marmocchio ricco", protetto dal bozzolo della celebrità o una quantità enorme di fortuna, racchiuso in una villa di Beverly Hills, circondata da un'alta siepe perfetta.L'infanzia di Kristen Stewart, nella sostanzialmente meno glamour San Fernando Valley, era completamente il contrario completo. I suoi genitori, Jules Mann-Stewart e John Stewart sono stati utilizzati dalle celebrità.
E sapevano molto bene come alcuni di essi possono rendere la vostra vita un inferno.
Quando la loro figlia Kristen, che indossava gli stessi vestiti esattamente come suo fratello Cameron, in altre parole, era vestita come un ragazzo, come in le tute che indossano, anche in classe, disse che voleva andare alle audizioni, sua madre la messo in guardia:

"Io lavoro con quei bambini - sono dei pazzi Tu non sei come loro .. "

Così lei non smise di farlo dopo che, Kristen realizzò il suo sogno, e, a 11 anni, lei ottenne il ruolo della figlia di Jodie Foster in "Panic Room", il thriller di David Fincher. Un cast stimolante. Stewart non pretende di essere simpatica, lei è più come il tipo di ragazzo che vorreste portare con voi in avventure. Ho parlato con Jodie Foster di Kristen - che è anche sopravvissuta attraverso le fregature di chi ottiene la fama in giovane età - qualche anno fa, e lei la definisce con queste poche parole:

"Kristen non ha la solita personalità di un'attrice. Lei non vuole ballare sul tavolo di sua nonna con un paralume sulla sua testa. "

Dire che i film di "Twilight" non hanno portato un sacco di soldi sarebbe un eufemismo [400 milioni di dollari in tutto il mondo solo per il primo]. Inutile dire che questi film non erano il meglio. Ma la Stewart non li disprezza, come i milioni di fan dei libri. Sarebbe stato così facile per un hipster come lei. Ma Robert Pattinson - suo innamorato fuori e sullo schermo all'epoca - e lei sembravano avere un vero rispetto per i fans della saga.
E l'una dell'altro pure.
[Ci sono accenni riferiti al 2012, ma li omettiamo perché non ha senso "riciclarli". Ndr ] Contrariamente alla Francia, gli Stati Uniti mai esitano a salire sul loro alto cavallo quando si tratta di moralità, ma andò ancora più lontano di quella. Il pubblico rimase deluso. E ritengo che la parte più interessante è che la Stewart stessa era il più delusa di se stessa. Nessuno si sarebbe mai aspettato che lei finisse in quel tipo di situazione comune. Ma la verità è, che è proprio questa umanità ardente che la distingue da questa orda di altre attrici falsamente allegre, e incredibilmente rifatte che ostruiscono le pagine delle riviste. Anche se "On The Road", l'adattamento del romanzo di Kerouac, che lei amava molto, è uscito negli Stati Uniti circa nello stesso periodo, da allora è più o meno scomparsa dai radar. Nell'intervista che stai per leggere, lei ricorda: "Sono venuta giù da questa onda gigante e volevo ripararmi un po' che avrei voluto tornare più tardi.».
Il momento è arrivato. Dopo non meno di cinque film girati che usciranno nei prossimi mesi, iniziando con "Sils Maria", la mediazione di Olivier Assayas sul cinema e sulle ultra moderne celebrità, l'attrice è stata più che occupata. Nel film di Assayas, lei dimostra che può prendersi gioco di se stessa. Il fatto che che sia un film francese non è una coincidenza. Come molti americani prima di lei - Da Gertrude Steing a James Baldwin, fermandosi a Nina Simone, ha scelto la Francia per individuare la strada verso la libertà -, la Stewart ha trovato se stessa dall'altra parte dell'Atlantico.Mentre noi siamo, è possibile rendersi conto che qualcosa è diverso in questo articolo: è un'intervista, nella tradizione di quelle come "Playboy", o le conversazioni che Andy Warhol amava così tanto quando ha lanciato la rivista "Interview "e che voleva" ricordare tutto, dalla bocca del cavallo ", come diceva lui. È così che ho incontrato Kristen Stewart per la prima volta. Aveva appena 12 anni, era appena agli inizi e io ero il redattore capo di "Interview".Ricordo di aver pensato: "Questa bambina ha davvero qualcosa da dire." Non è cambiata. E se questa intervista non è simile alla consueta intervista diVanity Fair Francia, le regole sono fatte per essere infrante. Kristen Stewart è una vera ribelle.Per descrivere questa ribellione, lei utilizza un'immagine che trovo divertente: "Ho messo i miei guantoni su con 'no' scritto su di loro." Così abbiamo rotto le regole, mettiamo sui nostri guanti con 'sì' su di loro e siamo andati sul ring per incrociare le spade, ridere e parlare.

Kristen: Come va?

Vanity Fair: Rispondi tu per prima!Lo so quanto ami le domande da "red carpet". Cosa indossi per questa intervista?

Kristen: Non indosso il mio pigiama. Sono così orgogliosa di me stessa. Che ora è, mezzogiorno?

Vanity Fair: E' tempo di parlare! Lo sai che abbiamo cambiato il nostro solito modo di fare interviste solo per te?

Kristen: Figo! Amo leggere inteviste di gente che trovo interessante! Quando loro giocano per davvero. Non puoi barare. So che lo ami. Vai avanti, è il tuo mestiere!

Vanity Fair: Non ti abbiamo vista molto negli ultimi due anni. Ma farai molto rumore con tutti questi film in uscita. Ho visto il primo ieri, "sils maria" di Olivier Assayas. Francamente, non pensavo che l'avrei amato così tanto, Pensavo mi sarei annoiato e invece è stato totalmente l'opposto. Sono stato trasportato. E' una reale riflessione sulle limitazioni sull'arte e la vita con un altro. A volte mi sono anche chiesto se tu hai ispirato la sceneggiatura.

Kristen: E' pazzesco. A volte devi cercare per un personaggio. Questo era ai miei piedi, mi sono molto divertita ad interpretarlo.

Vanity Fair: C'è anche l'aspetto "America contro Europa" nel film. Passato contro presente. I valori del vecchio mondo contro quelli dell'attuale digitale, che finisce sempre su twitter o instangram...Ma è il modo in cui il film riflette la vita vera che è affascinante. Cosa hai pensato quando hai letto lo script?

Kristen: Ero terrificata di non avere il ruolo, perché Olivier l'aveva già dato a qualcun'altra. Ma non sarebbe stato mai, mai possibile per me non farlo! Grazie a Dio, i pianeti erano allineati.

Vanity Fair: E' divertente, perché il ruolo della giovane attrice(interpretata da CGM) sembra scritto per te, per qualcuno che ti conosce veramente, il personaggio dell'assistente che interpreti sembra destinato a essere interpretato da te. E' andato tutto bene con Olivier Assayas?

Kristen: Ci siamo incontrati la prima volta in un ristorante a Parigi. Era la prima volta che lui parlava del progetto, non proprio in silenzio, perchè anche se lui non dice molto, dice cose molto significative(profonde). Ma non abbiamo parlato molto. Noi eravamo tipo così, seduti e immediatamente ho realizzato che volevo lavorare con lui a questo film. Ci siamo scambiati qualche parola ed era cosa fatta.

Vanity Fair: Parlami del tuo personaggio.....

Kristen: Io interpreto Valentine l'assistente personale di Maria Enters, un'attrice famosa(interpretata da Juliette Binoche). Nel film, queste due donne, sono in differenti fasi della loro vita. I loro punti di vista sono totalmente differenti, eppure sono quasi gli stessi e hanno molto da condividere. Allo stesso tempo, quello che le porta a stare insieme, le divide. E' quella cazzo di emotività sulla quale loro non possono mettere un dito. Loro non sono amiche. Non sono colleghe. Non sono amanti. Non sono madre e figlia. Sono tutto questo allo stesso tempo ed è strano. Questo è il motivo per il quale volevo il ruolo. Io sono la sua partner in ogni senso del termine.

Vanity Fair: Tutta questa cosa delle assistenti personali, è un campo minato. Tu stessa, hai potuto vedere le relazioni tra assistenti personali e le celebrita?

Kristen: Come attori, tendiamo ad essere isolati, siamo esposti e questo limita gli scambi con le persone. Sembra normale a me noleggiare amici o persone che ci supportino. Ma la linea può essere veramente sfocata, perchè loro lavorano per te. Tu li noleggi, ma sono anche tuoi amici o partner creativi. Dopo, tu potresti diventare dipendente o ossessivo. E' veramente una relazione destabilizzante e malsana, unica e abbastanza comune. Lo dico con il cuore.

Vanity Fair: Juliette Binoche è veramente dentro il ruolo, e il film mostra realmente le complicazioni di queste relazioni tra le celebrità e i loro assistenti. Perchè non ci sono limiti chiari. Lo showbisness è un vero magazzino culturale per questo tipo di situazioni perchè è spesso 24/7, lontano da casa, famiglia e amici.

Kristen: E' interessante perchè è una persona che vuole essere al servizio di un'altra. E quando le linee sono sfocate, ti puoi sentire come fosse normale, o si finisce per essere ingannati molto facilmente. Nel film, Valentine, arriva al punto di rottura. Il fatto che non si sappia niente su di lei a me piaceva un sacco.

Vanity Fair: Perché il narcisismo inerente a questa relazione fa si che noi conosciamo tutto riguardo l'attrice famosa, ma niente riguardo la sua anonima assistente?

Kristen: Esattamente. E' voluto. Volevamo che accadesse in questo modo. Volevo dare dei suggerimenti, senza dire il resto, come per il tatuaggio per esempio. Lei viene da qualche posto, ma nessuno sa da dove. Lei ha degli interessi, ma non li conosciamo.

Vanity Fair: E a parte questo, com'è recitare con Juliette Binoche? Eri intimidita? Eccitata? Niente di tutto questo?

Kristen: Ero oltremodo stressata all'idea di incontrarla per la prima volta. Lei ha questa pazzesca abilità di spingere gli altri, di rivelare cose riguardo te stesso che tu non hai mai saputo di avere. Lei era come me la immaginavo, una sorta di fottuta eccentrica filosofa, aperta, un pò cuculo. (che diavolo vorrà dire?) Come Juliette Binoche, sai. (Sento de cani abbaiare in sottofondo) Cosa sta succedendo, ragazzi?

Vanity Fair: Nomi?

Kristen: Bear, Bernie e Cole. La mia vera sicurezza, sono loro. (Un po' strano tradurre questo)

Vanity Fair: Hai appena usato il termine "cuculo" per descrivere Juliette Binoche, poco fa?

Kristen: Sì. Io non penso sia assolutamente a causa del fatto che lei è europea, perché sarebbe sminuire questo enorme merito che ha, ma lei è proprio come avrei voluto che fosse. Invece di dire: "Cazzo, ho tanta fame." che è quello che potrei dire io, lei dice: "Sento questa necessità di mangiare, profonda dentro di me, nel più profondo ..." Vedi cosa voglio dire? Lei non può dire una cosa semplice come "ho fame." Lei non ha fame. Lei ha questo profonda esigenza di mangiare.

Vanity Fair: Parliamo della tua sete di lavorare con persone che lavorano duro. Fin dall'inizio, hai lavorato con registi e attori che contano. Avevi solo 11 quando hai girato con Jodie Foster in 'Panic Room' (2002), 16 quando Sean Penn ti ha diretto in "Into The Wild" (2007) e 21 quando hai fatto "On The Road" di Walter Salles (2012 ) ... In un primo momento, si può pensare che sia tratta di fortuna, anche se c'è una reale linea guida e non è un caso. Anche in "Twilight", il tuo partner Robert Pattinson è un attore già consolidato,e ci sono un sacco di voci su come voi due avete lottato duramente nei confronti dello studio per tenere una parte del rischio, della malinconia, dell'emozione, dell'autenticità alla storia. E 'come scegliere attentamente come cercare i tuoi nemici.

Kristen: Oh sì. Assolutamente. Io non sono il genere di attrice che può lavorare senza uno specchio. Tutti sanno che sei molto migliore con attori che sono veramente lì, con cui si può condividere qualcosa, e se funziona o no, mi rende più forte o mi fa più debole. Se devo lavorare con qualcuno, qualcuno che non mi emoziona, o con qualcuno da cui ho cose false, è triste e io lavoro male.

Vanity Fair: È mai successo?

Kristen: Assolutamente. Io non ho avuto totalmente cose buone, ma ho dovuto costringermi a farlo. Ho solo dovuto pensare: ". Grazie a Dio, abbiamo solo un piccolo numero di scene insieme" Come lei ha detto, sono stata molto fortunata e ho avuto più esperienze buone rispetto a quelle meno euforiche., ma sì, lo so la differenza. Cazzo, è così buono, è come una droga.

Vanity Fair: Cosa fai quando va male? Cosa ti succede?

Kristen: E 'davvero sconfortante. Ci vogliono pochi giorni, o poche scene. All'inizio, ti dici che è solo perché c'è un problema o ritmo. Ma quando ti sei esaurita a cercare di scoprire il perché, ti metti in modalità predefinita e ti comporti come merda. Non è divertente. E non è bene. Quando ho guardato indietro a quelle scene, io sono giusto come "ew". Non mi piace vedere questo.

Vanity Fair: Questo mi ricorda quello che Elizabeth Taylor mi disse un giorno. Ho avuto la possibilità di intervistare lei un paio di volte prima che morisse. Stavamo parlando di "Butterfield 8" (1960), un film per il quale ha ricevuto l'Oscar come Migliore attrice, ha detto qualcosa del tipo: "Ho pensato che questo regista fosse un tale stronzo e io l'ho odiato così tanto che abbiamo finito per non comunicare e ho finito per dirigere me stessa. "Pazzesco, eh?

Kristen: Wow. Dice davvero molto. E 'pazzesco quando cose del genere accadono su un set, e noi, pubblico. non sappiamo nulla su di ciò.

Vanity Fair: Elizabeth era una persona così incontrollabile. Le attrici oggi sono monumenti di tranquillità accanto a lei. A causa di Internet, gli scandali hanno perso tutto il loro fascino. In Sils Maria, fai tutto nei confronti di ciò. In realtà, tu difendi la giovane attrice la cui vita è un disastro completo e che la gente non può fare a meno di guardare, come un incidente d'auto. Parlaci di questo personaggio interpretato da Chloë Moretz.

Kristen: Chloë interpreta una giovane attrice, Jo-Ann Ellis, ai margini del qualcosa di grande, ma anche nel bel mezzo di uno scandalo. Ha questa freschezza, un desiderio e un coraggio ingenui che attrae la gente. Nel personaggio di Chloë, c'è qualcosa di crudo, una onestà giovanile. Si tratta di una giovane ragazza con un punto di vista diverso.

Vanity Fair: Questo ruolo non può essere basata su una persona in particolare, ma si presenta come un ritratto del presente. Questo personaggio potrebbe essere la sintesi di tutte queste attrici americane che finiscono nell'occhio del ciclone dei media per una qualsiasi ragione. Uno dei punti di forza del film è quando tu corri per difenderla. Tu dici qualcosa del tipo: "E 'giovane, ma almeno lei ha il coraggio di essere se stessa. Alla sua età, è coraggiosa, anzi, penso che sia fottutamente cool. In questo momento, lei è probabilmente la mia attrice preferita. "Io, essendo americano e chi ha seguito ciò che è accaduto in questi ultimi anni, non posso non pensare che, in un certo senso, questo dialogo che Assayas ti ha dato descrive la tua carriera.Non in modo egocentrico, ma come un cenno al grande pubblico. Voglio dire, quante volte avete sentito; "Oh, Kristen Stewart non sorride mai" o, "Kristen Stewart non è mai felice" Mi fa ridere che queste parole escono dalla tua bocca. Li ho sentiti tanto parlare di te!

Kristen: Devo ammettere che in alcune parti, ho dovuto calmarmi perché ero così felice di dire quelle parole. Olivier non le ha scritte per me. Ma era come un destino che mi ha spinto a fare questo ruolo. Ho reagire a questo in un modo più familiare di quanto avrei dovuto, ma è così. E 'pazzesco. E 'una coincidenza strana e divertente.

Vanity Fair: E ci riporta indietro, non solo per le voci, che hanno sempre fatto parte della star-system, ma anche per l'impatto di Internet, dei tabloid e siti di gossip online, dei blogger, di Twitter, i milioni di persone che si lamentano sul web in tutto il mondo, lo sai. Il film mostra ciò che succede quando tutto questo intrappola se stesso, quando la giovane attrice si presenta in un ristorante con uno scrittore sposato e che tu, l'assistente personale che sa un sacco di cose, prevedere che "quando uscirà fuori, sarà come uno tsunami ".

Kristen: Il meglio è quando il personaggio di Juliette dice: "Oh, sì, su quali pianeta?" e io rispondo: "Questo pianeta ha un nome, si chiama il mondo reale." Mi ha fatto sentire bene. Tutto ciò che dice non importa, è una cosa veramente facile da dire.

Vanity Fair: E 'avvincente ..

Kristen: Nessuno vuole sentire qualcuno come me continuamente ripetere quanto difficile possa essere.

Vanity Fair: Intendi, ripeti quanto la fama è difficile da gestire?

Kristen: Sì, esattamente.

Vanity Fair: Sì, è davvero fastidioso sentire la gente lamentarsi su questo argomento. È il motivo per cui persone diventano pazze quando Gwyneth Paltrow dice quanto sia difficile per lei conciliare il lavoro e prendersi cura dei suoi figli, perché la costringe a portare i suoi figli sul set. Non è facile simpatizzare con lei quando si confronta la sua vita a quella delle normali donne che vanno a lavorare tutti i giorni.

Kristen: Lo so. Credimi. Non c'è nessun problema se parli con leggerezza. Che le persone decidano di dire che non è importante o che non ha nulla a che fare con la realtà, la cosa non mi preoccupa. Concordo che tutta questa roba mediatica, quando ci sei dentro, non dovrebbe influenzarti fisicamente o preoccuparti o altro. Eppure, tecnicamente, ha un impatto sulla tua vita. Come in un sogno. Ma nella mente di altre persone, è solo stupido e questo è come dovrebbe essere percepito da tutti.

Vanity Fair:Hai trovato te stessa sull'altro lato dello tsunami un paio di volte. Mi ricordo che l'ultima volta che ti ho intervistato, eravamo a Parigi, presso "Le Duc". Quando abbiamo aperto la porta del ristorante per uscire, merda. Eri nel bel mezzo della follia "Twilight", proprio prima che uscisse il 5 ° film e una quantità enorme di paparazzi era semplicemente lì. Siamo tornati di nuovo nel ristorante. C'erano ancora poche ore dopo. È come se un'ondata enorme fosse appena caduta su di te. E quando quelle tue immagini sono uscite qualche tempo fa, era assolutamente folle. Così sei nella situazione giusta per conoscere cosa vuol dire e che è una cosa reale.

Kristen: Sì, questo è vero. Ho l'obbligo di mantenere i collegamenti con i media, perché nessuno mi ha costretto a diventare un'attrice. Ma sarebbe folle negare che questo demone è diverso, nessuno vorrebbe iscriversi a vivere quella vita.

Vanity Fair: È una bestia la cui faccia non è la uguale a quella del passato. Diciamo come negli anni 30 o anni 40, quando gli studios controllavano la stampa.

Kristen: Non ho mai fissato un piano di carriera per me. Non ho mai cercato di influenzare l'opinione della gente su di me, che è quello che tante altre persone fanno. Alcuni artisti, alcuni attori, fanno di tutto per adattarsi all'immagine di un certo tipo di attore o artista, e io non sono esattamente così. Ho vissuto attraverso un sacco di situazioni, un sacco di esperienze le più creative, con l'istinto. Quindi non posso sentirmi sopraffatta dal rimorso.
Quando si tratta di ciò che la gente prende e ricorda di te per creare un parere su di te, niente è mai totalmente sbagliato. E 'una specie di collezione di sapori che hanno afferrato in negozi, teatri o online. Non ho fatto questo mix di me stessa e non mi preoccupo più di tanto. Ma non ho intenzione di aggiungere nulla a questo mucchio di merda che è stato fabbricato su di me e che non ha nulla a che fare con la realtà. Finendo nel mezzo di tutto questo è già abbastanza bizzarro senza farmi fare commenti al riguardo. Ma stranamente, mi sento capace di uscire da ciò e dicendo: «Non è un po' troppo facile?"Intendo dire, è "divertente", come dice Valentine in "Sils Maria", le storie sono buffe, ma voi sapete che tutte, queste contengono persone che giocano ruoli costruiti dai media e le persone che hanno la loro parte del gossip settimanale da postare. Non è niente di più che una soap-opera. Sto cercando davvero duramente di non lasciare che abbia effetto su di me, per preservare la mia vita reale. La gente potrebbe credere di sapere tutto, ma cazzo, chi lo conosce la verità? Nessuno. Morirai. Sarai sdraiata accanto alla persona che conosci di più al mondo, la persona con cui invecchierai. E sarai accanto a questa persona nel bel mezzo della notte e tu farai a te stessa un sacco di domande, perché, merda, nessuno conosce mai la fottuta verità.

Vanity Fair: Ciò che hai appena detto mi ricorda un estratto da "Pastorale américaine" di Phillip Roth. Il soggetto è "gli altri", egli scrive: «Noi siamo in errore ancor prima di incontrare le persone, quando immaginiamo noi stessi che incontrano loro, ci stiamo prendendo in giro quando siamo con loro, e poi quando torniamo a casa, e ci diciamo di aver incontrato qualcun altro, siamo di nuovo in errore (...) Il fatto è che, comprendere gli altri non è la regola, nella vita. La storia della vita, è sbagliare su di loro, ancora e ancora, ancora e sempre, con accanimento e, dopo averci pensato, per sbagliare di nuovo. È anche così che sappiamo di essere vivi: abbiamo torto. Forse la cosa migliore sarebbe quella di incontrarci l'un l'altro e di essere nel giusto o sbagliare sull'altro, e ad andare avanti solo per la corsa. "Ma torniamo ad momento in cui hai fatto queste prime audizioni, una bambina, con tua madre. I ricordi cosa mi hai detto qualche anno fa, che coloro che ti stavano facendo le audizioni per i commerciali stavano cercando di farvi sorridere e che ti sentivi troppo sotto pressione. O che si lamentavano che hai guardato un piccolo bambino. Cosa pensi che quelle prime esperienze ti hanno insegnato?

Kristen: Io attribuisco quei primi passi alla mia capacità di fare questo lavoro. E mi stai chiedendo di essere a mio agio, nonostante l'eccessiva attenzione. Se non avessi cominciato così giovane, non credo che l'avrei potuto fare dopo. Non è il mio genere lo stare proprio al centro di una stanza. Ma io volevo fare l'attrice e volevo essere nei film. Avrei voluto fare come i miei genitori.

Vanity Fair: Stavano lavorando nel cinema, giusto? Tua madre era uno sceneggiatore e tuo padre un produttore, a volte ti hanno portato sul set se ricordo bene.

Kristen: Ero solito guardarli e pensare che stavano facendo la cosa più bella che si può fare nella propria vita. Ed ero realmente alla sagomatura della star bambina, che non volevo essere famosa o fare felice il pubblico, sono stata scelta da un'incredibile giovane regista, Rose Troche, in un film intitolato "The Safety di oggetti ", esattamente per quello che ero, un maschiaccio. Avresti a malapena potuto riconoscermi da mio fratello.
Da bambina, ero piuttosto sicuro di me stessa, ma a scuola, quando non sei accettata come una ragazza che si suppone vesta come una ragazza, è difficile. Odiavo quando le persone mi hanno detto: "Hum, ora, realmente non sembri ..." venivo definita "maschiaccio" e tutto il resto. Per un breve periodo, mi ha davvero influenzato. E poi si è fermato perché quando iniziai a lavorare, non ci ho più pensato a come fosse bizzarro. Ero cool. Stavo piacendo me stessa. Pensavo di essere davvero fortunata per essere conosciuta in quel settore come una bambina, perché, se sei sul sentiero giusto, è l'ambiente più aperto e positivo che io conosco. È un campo magnetico che attira le più diverse personalità. Tonnellate di agitatori progressisti e sovversivi che amano fare domande e di esprimere se stessi. Merda, questo è bello. È incredibile, mi piace.Sono così felice e orgogliosa di far parte di questo. Gli attori sono gente strana con una natura curiosa. Vogliono vivere altre vite oltre la loro, persino se fa male, solo per il piacere di raccontare una storia.

Vanity Fair: Perché pensi che iniziare a lavorare in giovane età importava molto per te?

Kristen: La radice di ogni cosa, come ho detto prima, è che io amavo lo stato in cui erano i miei genitori quando tornavano a casa dopo aver lavorato sedici ore su un set.

Vanity Fair:Non avevi detto che quello che amavi era il loro odore?

Kristen: Già. Se trovo una borsa che avevo su un set e che io avevo usato per un lungo periodo di tempo, posso sentire il profumo del luogo o l'odore del set. Posso letteralmente annusare tutti i frammenti olfattivi di quella esperienza. La mia mamma è uno sceneggiatore e mette tutti i suoi scritti in una sorta di pacco che odorava sempre di lavoro manuale, caffè rovesciato e di fumo a causa degli effetti speciali come la polvere di un'esplosione. E 'quello che mi ha attirato all'inizio. E 'come se tu avessi camminato chilometri e chilometri per tutto il giorno. Dove sei andata, cosa ti ha fatto alzare la mattina e lasciare la casa. Sapevo che doveva essere interessante. Sapevo che se i miei genitori si alzavano e andavano a lavorare sedici ore, doveva essere cool e coinvolgente. E allora ho capito come fosse sentirsi così e condividerlo. Non proprio così facile, è una sensazione che devi scavare molto a fondo per trovarla, e poi si può condividere; è lavoro fottutamente duro ed è un atto di fede. Devi renderti disponibile per qualcosa che non necessariamente accadrà immediatamente. E quando accade, è la cosa più eccitante che conosco, ed è questo che mi fa andare avanti.Non potrò mai smettere di guardare per questo. Amo questa ricerca. E 'quello che amo di più, cercare, trovare, scavare, scavare e scavare ancora di più.

Vanity Fair: Ciò che è buffo, è che le persone che lavorano con te non ti descrivono come una persona ansiosa che si alza e si siede in continuazione. Ma la maggior parte ritratti ti descrivono così.

Kristen: Sul set, ci sono realmente momenti in cui mi sento vibrare, e mi piace quella sensazione. E 'una sensazione diversa. Sono a mio agio con questa goffaggine.

Vanity Fair: Non hai lavorato per due anni...

Kristen: Sì, un'eternità.

Vanity Fair: Sils Maria è il tuo primo film dopo questa lunga pausa?

Kristen: No, c'è stato "Camp X-Ray" prima [di Peter Sattler, presto]

VF: E prima di "Camp X-Ray", cos'hai fatto?

Kristen: Breaking Dawn, Parte 2 [ultimo film della Saga di Twilight, la seconda parte del primo film di Breaking Dawn]

VF: Perché hai aspettato così a lungo prima di girare di nuovo?

Kristen: Stavo cercando intorno a me stessa. C'erano uno o due progetti che avrebbero dovuto succedere, e poi si fermarono e non hanno ripreso di nuovo, ho passato un sacco di tempo su quei progetti che non hanno mai visto la luce del giorno, succede. E dopo, e la dice lunga sullo stato ero, ci doveva essere una scintilla. Chissà cosa sarebbe successo se stessi leggendo ora tutti gli script che ho letto in quel periodo? Mi chiedo se non avessi trovato le cose che mi avrebbero fatto lavorare "Come avrei potuto lasciarle scivolare tra le dita?" Scherzi a parte, penso che dopo Twilight e Biancaneve, che erano dei film enormi, non ho voglia di correre nel prossimo blockbuster. Le persone che hanno conosciuto due grandi successi pensano che sia la loro cosa ora: fare blockbuster di successo e navigare su quell'onda. Sono venuto giù da questa enorme ondata e mi sono detta che avrei riparato me stessa per un po '. Che vorrei tornarci più tardi. E 'stata una buona cosa, alla fine. Ho bisogno di tempo per me stessa. Per tornare alla mia vita. Per rimanere a casa, circondata dalla mia confusione, a suonare la chitarra e a scrivere.

VF: Deve essere stato un sollievo per te tornare su un set e girare "Sils Maria in ambienti bucolici, in Svizzera e in Germania....lontano dalle folle. Anche se il film parla di folle a altre cose, è ciò che lo rende così moderno. Voglio tornare indietro a certe scene: Tu, Valentine e Juliette Binoche/Maria Enders siete in montagna. State parlando mentre fate una passeggiata, si arriva ad un lago ed ci entrate. Succede qualcosa di totalmente inaspettato, giusto? Juliette corre nel lago completamente nuda (con il sedere di fuori?) Tu, Valentine, il perfetto esempio di giovinezza, modestamente ti tieni le mutandine.

Kristen: Infatti, indosso due paia di mutandine.

VF: E' perchè, tu, Kristen, indossi questo cappello dell'America puritana, e non volevi girare un nudo "Europeo" o era il ruolo che lo richiedeva?

Kristen: E' un altro esempio della vita che imita l'arte e l'arte che imita la vita. Non ne abbiamo mai parlato con Olivier, lui lavora poco orchestrando. Una volta che ci ha scelto, abbiamo avuto una vaga conversazione preliminare sul film e ci ha dato i nostri dialoghi solo quando abbiamo iniziato a girare. Ogni volta che facevo una domanda, lui mi ha sempre risposto. Diceva" Dipende davvero solo da come tu lo senti!" Andavo da lui con domande importanti e lui era sempre "tutto quello che vuoi" come in " per questo ti ho presa". Non era molto a suo agio quando ci ha detto di buttarci in acqua. Lui è così. Ha cominciato a filmare e ha detto "Fai quello che vuoi. Vedrai che una volta che stai andando verso il lago, puoi entrare, non entrare, parlate tra di voi, state zitte, va tutto bene per me. Fai quello che devi fare." Naturalmente noi stavamo per buttarci in acqua. Sapevo che mentre ci tuffavamo avrei voluto fare tutto quello che lei stava facendo. Quando lei ha iniziato a togliersi i vestiti, e io anche, mi sono detta " Mio Dio. Cazzo, non posso essere nuda davanti a lei". Mi sentivo a disagio, come Valentine. Incarnavo perfettamente l'americana puritana e goffa. E lei respirava libera al cento per cento. Ho deciso e ho detto "Fanculo, io mi tengo le mutande!"

VF: La tensione sessuale poteva essere tagliata con un coltello.

Kristen: Quando lei si toglie i vestiti, è una sfida che Valentine non può accettare. Quando tu lavori con qualcuno che lascia molta libertà, alla fluidità, all'improvvisazione e così interessante da guardare e da interpretare: sono solo sorprese.

VF: Bhe, tu sei piena di sorprese quando indossi o non indossi vestiti. Voglio cogliere l'opportunità di parlare di vestiti con te. Non hai mai smesso di farti delle regole tue per definirti come un'attrice di Hollywood. Non possiamo dire che tu stia stata al gioco sui red carpet. Quando indossi vestiti di una certa marca di moda, deve avere un senso. Qualche anno fa, sei stata il volto del profumo di Balenciaga, quando Nicholas Ghesquière era il designer. Un anno fa, quando abbiamo saputo che tu saresti stata la faccia della collezione Métiers D'Art di Chanel, ricordo che ero seduto dietro di te a Dallas, dove si stava svolgendo la sfilata e mi sono detto "come è successo?"

Kristen: Ho una certa relazione con la moda per impostazione predefinita, perchè come attrice giovane, ti devi piegare al ruolo del red carpet, e io l'ho dovuto fare fin da quando ero piccola. Come tu sicuramente ricorderai, io ho incontrato Nicholas Ghesquièr in un phothoshoot che stavo facendo per voi a Montauk con Bruce Weber. Era la prima volta che potevo vedere, l'ispirazione che circonda un artista che fa un lavoro che non è il mio. Avevo visto questa ispirazione solo con registi e attori. Con Nicholas, era al di là di tutto. Era come " Mio Dio, ho capito tutto." Sapevo cosa mi piaceva. Prima, mi annoiava indossare i tacchi per far piacere alla gente che voleva che io parlassi di tacchi...improvvisamente è diventato "E' figo, artistico, divertene e sorprendente!" Questo risveglio alla moda è stato davvero emozionante. Ho cominciato ad indossare Chanel veramente da giovane. E' una cosa completamente diversa indossando abiti semplici. Quando è eccitante, si rivela un tesoro nascosto della tua personalità, che avresti continuato ad ignorare se non avessi indossato i vestiti.

VF: Per fortuna, ci sono brands come Chanel che non trattattano le celebrità come pezzi di carne, una pubblicità in carne ed ossa che si vende a qualsiasi prezzo.

Kristen: Si, è disgustoso, non avrei mai voluto che questo accadesse a me. La differenza è sorprendente. Ho avuto la possibilità di conoscere la famiglia che possiede Chanel, e Chanel è veramente come una famiglia. Non lo dico come se fossi la loro pubblicista. Ti postresti aspettare che loro siano altezzosi o pretenziosi, ma loro sono tranquilli senza particolari richieste. Ho incontrato le ragazze che lavorano lì. Loro sembrano come qualcuno che potrebbe rappresentare la collezione Metiers d'Art in giro per l'America e mi ha detto "ragazza, perchè non tu?"

VF: Così hai avuto il lavoro e hai incontrato Karl Lagerfeld. Siete entrambi maniaci del lavoro. Immagino che questo ti ha fatto stretto(non so come tradurlo)

Kristen: Quell'uomo è incredibile. Quando dici Karl Lagerfeld, più che altro vedi la silhouette prima dell'uomo. Ma quello che mi ha veramente scioccata è la sua produttività. E' un' enorme miniera di informazioni. E' pazzesco. Mi ha detto "le ragazze qui, sono davvero eccitate di lavorare con te". L'ho trovato veramente carino. Tutto è successo in modo naturale, veramente alla vecchia maniera. E lui mi ha reso davvero cool in un secondo.

VF: Così questa è una nuova era per te. Infatti il sole sta tramontando su Twilight. Cosa ricordi di questa esperienza ora che è lontana alle tue spalle? Le persone possono vederti in un altro modo?

Kristen: Ho detto, mentre ero in mezzo a tutto questo, che non sarebbe durato per sempre. Che si sarebbe calmato. Ma non ci ho mai creduto (ride). Ho pensato che sarebbe durato per sempre. Adesso, sembra lontano alle mie spalle. Sono stati solo due o tre anni e in realtà, sono solo all'inizio di queste scale (di tutto questo). Sono appena entrata nell'edificio.



Fonte 1 / 2 traduzione by Brianne e Nicky



Edited by Alexandra Borgia - 2/10/2014, 15:20
 
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marliv2004
CAT_IMG Posted on 25/8/2014, 16:55




Perfetta!!
Bellissima e spettacolare!!
 
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patrizia 2
CAT_IMG Posted on 25/8/2014, 17:08




condivido pienamente bellissima e spettacolare!!!
 
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brianne
CAT_IMG Posted on 25/8/2014, 17:25




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The Fashion Court
Kristen Stewart in CHANEL Fall 2014 Haute Couture for the cover of Vanity Fair (France). She wears many looks from the collection in the issue.

Kristen Stewart in Chanel Autunno 2014 Haute Couture per la copertina di Vanity Fair (Francia). Indossa i look della collezione in questione.
 
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_Luna_
CAT_IMG Posted on 25/8/2014, 21:58




Se la traduzione in inglese è giusta direi che questo articolo non è affatto male.
VF di solito fa dei servizi fotografici molto belli ma la parte scritta...beh non a la stessa qualià degli scatti.
Stavolta forse è andata bene.
Mi permetto di dire che Ruth sta facendo bene il suo lavoro, le interviste ultimamente vertono molto sull'aspetto lavorativo e se toccano il piano personale lo fanno in maniera abbastanza delicata e comunque con l'intenzione di far conoscere una piccola parte del carattere di Kristen, senza però mettere in piazza la sua vita privata.
Quasi tutti gli articoli che ho letto erano buoni, direi che rispetto ad un anno fa la media si è alzata.
Sicuramente c'è stato un cambiamento nella gestione della parte "pubblica" della persona, secondo me. I risultati si vedono già.

It's nothing more than soap-opera. I'm trying really hard to not let it affect me, to preserve my real life. People might believe that they know everything, but fuck, who knows the truth? No one. You're going to die. You'll be lying down next to the person you know the most in the world, the person you're going to grow old with. And you'll be next to this person in the middle of the night and you'll be asking yourself a ton of questions because, shit, no one ever knows the fucking truth.


Già, nessuno sa la fottuta verità...
Non la sappiamo sulle cose che riguardano noi stessi, figuriamoci sul "resto".
 
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brianne
CAT_IMG Posted on 25/8/2014, 23:27




per ora mi fermo, il resto domani.
non ho finito di leggerla, ma penso che hai ragione e come Rob dice che nessuno sa niente.
 
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marliv2004
CAT_IMG Posted on 26/8/2014, 07:30




Ho letto un po' l'intervista mi è piaciuta molto!!
Sarei curiosa di sapere con quali attori non ha trovato la sintonia giusta!!
Rob e Kris sono legati profondamente oltre a seguire un percorso cinematografico molto simile nelle interviste dicono le stesse cose questo vorrà dire qualcosa no!?!?
 
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patrizia 2
CAT_IMG Posted on 26/8/2014, 15:33




Molto bella l'intervista anche a me è piaciuta molto.
 
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Moni12
CAT_IMG Posted on 26/8/2014, 17:17




Prima di tutto grazie a Brianne e Nicky per la traduzione; una delle rare interviste che non sembra inventata ma al contrario racconta il pensiero dell'attrice intervistata. Kristen é una bella persona che sa quello che vuole e dove vuole arrivare. Se stimolata correttamente racconta di sè belle cose, molto profonde. Una frase mi è rimasta dentro:

"Sto cercando davvero duramente di non lasciare che abbia effetto su di me, per preservare la mia vita reale. La gente potrebbe credere che sanno tutto, ma cazzo, chi lo conosce la verità? Nessuno. Stai andando a morire. Sarai sdraiata accanto alla persona che conosci di più al mondo, la persona con cui stai andando ad invecchiare. E sarai accanto a questa persona nel bel mezzo della notte e tu farai a te stessa un sacco di domande, perché, merda, nessuno conosce mai la fottuta verità."

Questa frase fa davvero riflettere.....
 
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-trilly-
CAT_IMG Posted on 26/8/2014, 17:31




Infinitamente grazie per la traduzione!!!

Bella intervista, non sembra artefatta.

Quoto Luna e Moni :)

E boh, mi stavo chiedendo come mai il giornalista cita proprio Gwyneth Paltrow e la sua maternità sul set...sarà stato un esempio casuale oppure....BOH :)
 
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brianne
CAT_IMG Posted on 26/8/2014, 17:44




infatti...........casuale proprio ahahahah..................................

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E' un altro esempio della vita che imita l'arte e l'arte che imita la vita. Non ne abbiamo mai parlato con Olivier, lui lavora poco orchestrando. Una volta che ci ha scelto, abbiamo avuto una vaga conversazione preliminare sul film e ci ha dato i nostri dialoghi solo quando abbiamo iniziato a girare. Ogni volta che facevo una domanda, lui mi ha sempre risposto. Diceva" Dipende davvero solo da come tu lo senti!" Andavo da lui con domande importanti e lui era sempre "tutto quello che vuoi" come in " per questo ti ho presa". Non era molto a suo agio quando ci ha detto di buttarci in acqua. Lui è così. Ha cominciato a filmare e ha detto "Fai quello che vuoi. Vedrai che una volta che stai andando verso il lago, puoi entrare, non entrare, parlate tra di voi, state zitte, va tutto bene per me. Fai quello che devi fare." Naturalmente noi stavamo per buttarci in acqua. Sapevo che mentre ci tuffavamo avrei voluto fare tutto quello che lei stava facendo. Quando lei ha iniziato a togliersi i vestiti, e io anche, mi sono detta " Mio Dio. Cazzo, non posso essere nuda davanti a lei". Mi sentivo a disagio, come Valentine. Incarnavo perfettamente l'americana puritana e goffa. E lei respirava libera al cento per cento. Ho deciso e ho detto "Fanculo, io mi tengo le mutande!"
 
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NickyJ
CAT_IMG Posted on 26/8/2014, 17:56




Posso dire che sul "Fanculo, io mi tengo le mutande" mi sono piegata in due dal ridere sola, mentre lo traducevo!?!
 
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-trilly-
CAT_IMG Posted on 26/8/2014, 17:59




ahahahah anche a me è scappata una risata!!
 
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brianne
CAT_IMG Posted on 26/8/2014, 18:02




si Nicky puoi, ma anche il reggiseno...........
 
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NickyJ
CAT_IMG Posted on 26/8/2014, 18:06




CITAZIONE (brianne @ 26/8/2014, 19:02) 
si Nicky puoi, ma anche il reggiseno...........

Lo so che si è tenuta anche il reggiseno, ma lei parla solo delle mutande!! Evidentemente era la cosa che le premeva di più!! Se ne è messa due paia!!
 
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32 replies since 25/8/2014, 16:52   954 views
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