~Diario di Corte ~ Il Regno di Alexandra Borgia

Kristen: Intervista su ELLE Magazine di Settembre, 7/8/2014

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brianne
CAT_IMG Posted on 7/8/2014, 15:12




Kristen: Intervista su ELLE Magazine di Settembre

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Per il numero di settembre, ELLE ha rilevato il Fields Market a West Hills, California, trasformando corsie di prodotti biologici, scatolette di tonno, e soda in uno scenario quotidiano-glamur per la cover delle riprese di Kristen Stewart.In una sola volta l'ultima tipa tosta e la ragazza vulnerabile, la Stewart sta portando personaggi emotivi, innegabilmente veri sul grande schermo da più di un decennio. Ha milioni di fans e una sfilza di nuovi progetti grandi e piccoli, ma l'impresa più impressionante dell'attrice fino ad oggi può essere la sua capacità di sintonizzarsi al di fuori di tutto il rumor ed essere solo se stessa, non importa cosa.

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Quindi cosa si prova a essere, così, Kristen Stewart? Nella sua storia di copertina, Stewart parla se avere una vita privata è possibile anche per una come lei, come la fama improvvisa causata dal fenomeno di Twilight ha formato lei e la sua immagine pubblica, e ciò che fa davvero venire voglia di "cazzeggiare fuori e chiacchierare tutto il giorno" con gli estranei.

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Qui, una sbirciata alla storia:

La Stewart sul lasciare che la sua carriera si evolva naturalmente:

"Mai in qualunque momento mi sono seduta e ho tracciato come devo procedere da qui in poi. Non appena cominci a pensare alla tua carriera come fosse simile a una traiettoria, come se stessi sprecando l'occasione l'onda o il moto, allora non stai facendo niente per te stesso in ogni caso.Allora stai davvero, effettivamente, specificamente lavorando per il pubblico. Stai trasformando te stesso in un sacchetto di patatine. "

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La Stewart sul non essere in grado di accontentare tutte le persone, tutto il tempo:

"Ora mi sento come se avessi sorriso per una foto di paparazzi non-che io lo avrei mai fatto-questo è esattamente ciò che per la gente sarebbe dissacrante per me. Sarebbero come, 'ora avete intenzione di andare verso l'alto, ora sei un venduto.' Come, ok. Cosa vuoi? Cosa ti piacerebbe? "

La Stewart su quando si rese conto di quanto sarebbe stato grande Twilight:

"Il giorno in cui il film è uscito c'era una foto di me, sul New York Post, credo. Ero seduta sul mio portico, fumando una pipa con il mio ex-ragazzo e il cane. E io era come, Oh merda, beh, avrei dovuto essere consapevole di questo. "

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L'intervista completa e la funzionalità della moda può essere trovata solo esclusivamente nel numero di settembre di ELLE, disponibile in digitale e in edicola in alcune città a partire 12 agosto e a livello nazionale il 19 agosto.

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- Related: Chanel's Supermarket Sweep
- Photo: Michael Thompson

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Kristen Stewart su 'Elle Magazine' US: Intervista Completa.

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Kristen Stewart è famosa per...- no, cancella questo.
Famoso è troppo riduttivo per spiegare cosa KS sia in questo momento per la storia della cultura americana. KS è un fenomeno per aver interpretato la ragazza nella saga Twilight, solo che naturalmente, in realtà lei impersonava il ragazzo. Questo è il segreto dell'appeal del franchise, una rielaborazione di quel trito e ritrito, rifatto fino allo sfinimento..oh Signore di nuovo...no - Giulietta e Romeo - eccetto che, ed ecco cosa rende nuova questa cosa...ed è un colpo....lei è Romeo e lui è Giulietta.
L' Edward Cullen di RobertPattinson, bello, ombroso, alto e forte, svenevolmente anemico perché è un succhiasangue che rifiuta di bere sangue umano, i suoi principi alti come i suoi zigomi è l'oggetto del desiderio e le sue foto sono adorate al limite del feticismo come le foto di Marlene Dietrich scattatele da Von Sternberg. Lui è al contempo la Bella e la Bestia, l'essere in pericolo, condannato ad avere 17 anni per sempre e senza una compagna, un Principe dell'Oscurità senza la sua Principessa, per non parlare di un Re del Ballo senza la sua Regina.

È la Bella Swann di K.Stewart, calma e forte e piena di iniziativa, che pone fine alla sua solitudine eliminando gli ostacoli, sia fisici che metafisici, dal loro cammino, convertendosi al vampirismo in modo che sia possibile per loro essere uniti per l'eternità. E qui naturalmente le femministe a salvaguardia dei loro valori, i sensibili nasi frementi al minimo accenno di ..."avere il pisellino è meglio della passerotta"..descrivendo quindi Bella, e per estensione la Stewart, come una donna retrograda votata all'autosacrificio, naturalmente hanno capito male.

Se Bella rientra in uno stereotipo sessuale...non è certamente (Clinging Vine) la Donzella Appiccicosa...piuttosto è il Cavaliere Bianco; lei ha abbastanza garbo, e anche galanteria, di non rinfacciare al suo vero amore di essere quella che gli ha salvato la vita. Mentre disquisiamo di fascino segreto, ecco chi è K. Stewart: possiede un animo appassionato e profondità di sentimenti eppure in un battito di ciglia è capace di trasformarsi in un sexy, giovane scapestrato pronto all'azione, a colpire, a qualunque cosa. La sua struttura, delicata senza essere debole, è il motivo per il quale è così coinvolgente in film come I T W(2007) - Adventureland (2009) - a OTR (2012), il perfetto connubio per il "condannato" giramondo di Emile Hirsch o l'intellettuale abbandonato di Eisenberg a G.Hedlund e S. Riley beat ubriachi di parole che vogliono solo andare....andare....andare...anche se piuttosto che in specifici luoghi, verso i letti gli uni degli altri. Il che non è come dire che questi ebeti di uomini capiscano sempre e possono vedere cosa li centra in pieno...proprio lì davanti a loro. (Tutto quello che la Stewart deve fare è di rivolgere uno sguardo ferito e meravigliato a Hirsch, ed è ovvio che lui dovrebbe mettere da parte quel viaggio in Alaska di cui non può smettere di parlare e stare con lei nella piattaforma di trivellazione dei suoi genitori a Imperial Valley).

Il secondo aspetto, così sicuro da sfiorare l'arroganza, che sfocia nelmachismo, è il motivo per il quale lei è così abile a tirar fuori quegli sguardi di lussuria diretti agli occhioni di quella bellezza di D. Fanning nel film "The Runaways" (2010) E' perchè è capace di tirar fuori il trucchetto di trasformarsi in Joan Jett, la donna che ha provato che non hai bisogno di un uccello per fare rock, devi solo suonare quella chitarra, camminare con baldanza e creare un sound che venga fuori dal Jukebox, veloce, piento di vitalità, aggressivo ...un rock che ti faccia stare bene. Non che la Stewart sia la prima attrice ad aver scoperto che una ambiguità sessuale funzioni per l'audience. Angelina Jolie, per l'amor di Dio. Quando AJ dal nulla all'ovunque nel giro di una notte negli ultimi anni 90, non era solo la ragazza più sexy mai vista, era anche il ragazzo più sexy , con la sua camminata spaccona, la curva delle sue labbra, cattiva fino al midollo, e la bimba più deliziosa e lo stallone più imponente allo stesso tempo. Ma negli ultimi anni è come se la sua sensualità abbia raggiunto la quadratura del cerchio. Lei sembra completamente autonoma, non ha bisogno di un'altra persona. La sua precedente vulnerabilità (il suo sguardo era spesso ferito) è qualcosa che ha superato. La Stewart, d'altra parte, ancora ce l'ha ed è questo che fa di lei una delle presenze femminili più romantiche ed eccitanti sugli schermi.OK....così eccoci a Kristen Stewart, la star del cinema e sex symbol.
Sto per incontrarmi con K.Stewart in persona, nella tarda mattinata di un Lunedì di Giugno a Culver City. Ci incontriamo nello studio dell'artista Ed Ruscha. Vengo dalla East Coast, e i racconti sul traffico di Los Angeles mi hanno intimorito, così arrivo mezz'ora prima all'appuntamento. Quando arriva la Stewart, puntuale al minuto, mi viene mostrata una stanza piena di (tchotchkes) di Marilyn Monroe, due cani che si chiamano tutti e due Lola, e quella che viene fuori essere un quadro di Gesù del fratello di Ruscha, Paul. La Stewart mi fa uno squillo per dirmi che è arrivata ed è fuori. Apro la porta. La ragazza dall'altra parte potrebbe essere una giovane convincente Joan Jett (dice la vera Joan):

"Kristen mi ha studiata. Mi ha guardata parlare, cantare, respirare,....essere. È arrivato un punto in cui eravamo insieme e la gente non poteva distinguere la vera dalla finzione. "

Ma è del giovane Elvis Presley che è proprio la sosia: stessi occhi a mandorla, (i suoi occhi di un vivido-blu-verde sono stati trasformati in marrone fango per Twilight) contornati di nero, palpebre pesanti, schermati, stessa conformazione, un'ombra di bianco, a senza un segno, senza pori, come il marmo: stessa bocca piccola, ma piena e fatta per sogghignare. È in stile rock-n-roll con i suoi skinny jeans, Vans, T-shirt con collo a V, un paio di occhiali da sole infilati nello scollo, capelli lunghi, annodati, tinti di rosso, con la ricrescita scura. Lo sguardo da californiana pura punk di strada taglia budella è all'opposto di quello che potrebbe essere da fighetta alla moda. Ma lei più di tanto non può fare per mimetizzare il suo aspetto naturale. Ho proprio bisogno di dirvi che è molto, molto graziosa? E sebbene abbia 24 anni, può facilmente passare per una che ha appena finito il liceo.
La Stewart e io ci scambiamo una stretta di mano, e io le presento le persone con me. Ha un atteggiamento imbarazzato e movenze da iperattiva, e sembra ansiosa di stabilire un "contatto". Non solo con Ruscha, che è entrato nella stanza nello stesso istante in cui è entrata lei, ma con la segretaria sua e di Paul, Susan, e con i cani. Con me, anche.
Susan ci conduce nel cuore dello studio, che è enorme, originariamente costruito da Howard Hughes per fabbricare motori di aerei. A 76 anni, lui è ancora bello, snello e abbronzato, con una testa fitta di capelli grigi e occhi blu da morire. (Fra le sue fidanzate del passato si contano l'attrice Samantha Eggar e la modella Lauren Hutton), sembra più una star di Hollywood del passato, da film western, che un pittore, forse Gary Cooper, con i pantaloni macchiati di colore, di poche parole, che vengono fuori in un lieve accento dell'Oklahoma.
Una ex (squeeze) una volta lo ha definito il Re (shit-kicker cool).
Il titolo ancora gli calza.
La connessione fra Ruscha e la Stewart è naturale ed immediata. Lui sa che lei era in On the Road , interpretava Marylou, la bellissima, piccola, intelligente ragazza di Moriarty, appena sedicenne, nuda al primo sguardo, eccetto 2 capi di biancheria intima bianca, che rolla perfettamente una canna. Tira fuori una edizione particolare dei racconti di Kerouac, con fotografie che illustrano il testo.
Appena gira le pagine, la Stewart riconosce, dicendo i nomi delle cose e dei posti che riconosce: marche di birra che non esistono più ed automobili, un pacchetto di sigarette senza filtro "Ne abbiamo fumate così tante di quelle,mentre giravamo, che pensavo che saremmo morti", un piatto di torta di mele, scorci delle autostrade dell'Arizona così solitari da far venir voglia di piangere, bordelli Messicani. Guardando le foto, lei non si comporta come se volesse dare poca importanza al tutto, ma con un piacere nel riconoscere cose e luoghi, perché sta guardando qualcosa che la eccita o la commuove. Dopo che Ruscha chiude il libro, lui e la Stewart continuano a seguire l'onda, scambiandosi osservazioni colpo dopo colpo. Stanno legando grazie ad un amore comune per sprazzi di luce nelle foto, quando sono costretta ad interrompere a causa di una prenotazione al ristorante per le ore 12.15 e alla promessa fatta alla sua pubblicista di non abusare del limite del tempo che abbiamo. Ruscha tira fuori due copie del suo libro "Porch Crop", le autografa una per lei e una per me, e da gentile cowboy, ci conduce alla porta.

Io e la Stewart prendiamo la sua Mini Cooper nera, veramente è di sua madre, e andiamo ad un ristorante distante pochi isolati. Prima che entri dentro, si apparta in un vicolo vicino per una sigaretta, che fuma nervosamente e rapidamente. Appena siamo al banco dell'accoglienza con la persona addetta, capisco il suo spasmo di ansia. La sua testa è chinata, il suo corpo quasi insaccato, si sta praticamente forzando all'invisibilità, e ancora gli sguardi delle persone sono attirati da lei, come metalli alla calamita. Ognuno sta fissando, dico davvero, tutti. Perfino quelli che non sembrano fissare, stanno invece fissando. È in questo momento che mi rendo conto, di nuovo, devo dire, visto che lo sapevo già, ma l'avevo dimenticato, visto l'atteggiamento di "basso profilo" che lei ha, così senza pretese, così...normale-, quanto invece sia una celebrità così fuori dalla portata di tutti. Mi rendo anche conto di quanto lei sia costretta a vivere la sua vita in un certo senso, alla mercè di gente sconosciuta; per esempio: se solo uno di questi scrutatori decidesse di fregare la sua "copertura" chiamando un giornale (siamo a LA e qui in tanti hanno i numeri delle riviste scandalistiche sulla rubrica telefonica) o semplicemente tweettasse "Eh Io sono...KStew è al Ristorante Akasha su Culver Blvd) saremmo costrette ad andarcene, ed ancora affamate.
La hostess ci conduce ad un tavolo discreto nella parte arretrata del ristorante. La cameriera ci lascia l'acqua e il menu. La Stewart prende il posto che dà le spalle al locale, lei rivolta verso la parete. Una volta chiaro che siamo sistemate, sole e nessuno ci disturba, lei si rilassa visibilmente, spinge via i suoi capelli dal viso e tira fuori un respiro di sollievo, respiro che deve aver trattenuto dal momento che siamo entrate nel ristorante.

Per un minuto o due discutiamo dell'estrema stranezza di essere lei.
- Così, fondamentalmente, non puoi mai guardare gli altri - dico.
- Sono ossessionata da questo. Penso sempre "Non posso guardare".
Letteralmente, la maggior parte delle volte, starei a fissare queste ragazze (muove la testa, indicando quali), ma non ho nemmeno dato un'occhiata da quella parte.
- Non puoi rischiare di guardare negli occhi un estraneo, vero?
- Esatto. Perché così lo lascerei entrare. Ma, allo stesso tempo, pensi "Cosa? Non voglio lasciare entrare nessuno?" E, onestamente, io sono molto vera con le persone. Incredibilmente. Se uno è davvero figo e simpatico e io voglio solo parlare, starò a chiacchierare tutto il giorno.

Il cameriere ritorna e la Stewart apre il suo menu, velocemente passando al vaglio le opzioni. Mentre è impegnata a far questo, mi preparo a indirizzare la grande critica nei suoi confronti: che non le piace essere famosa o che non le piace essere abbastanza famosa o che è un po' ingrata perché apprezza poco la fama che noi, il pubblico, brave persone che siamo, le abbiamo donato. Al meglio posso dire che ha questa reputazione perché ci sono volte in cui non dice "Cheese" per le macchine fotografiche.
La mia sensazione su di lei è che sia una persona naturalmente timida, che occasionalmente prende le distanze dall'attenzione che causa, e una persona naturalmente onesta, quindi non può cambiare in un istante (non sono sicura di quest'ultima frase, ndr). E, ok, forse è una persona naturalmente ribelle anche. E uno spirito ribelle non è di molto aiuto in Hollywood. Vero spirito ribelle, voglio dire, non solo il segno esteriore.
E' pieno di attrici che vengono fuori cazzute - facendosi tatuaggi che possono essere coperti con il trucco e piercing che possono essere rimossi prima di girare, con dipendenza da sostanze che causano perdita di peso. Queste ragazze, che si presentano a ogni red carpet che le voglia, mostrando ogni dente incapsulato nelle loro bocche gonfiate dal collagene, sono, in fondo, desiderose di piacere, sono, in fondo, codarde. Non si sognerebbero mai dire a Mr. DeMille di scattare i suoi primi piani e di andare al diavolo.
Il mio pensiero è che Stewart non è sempre carina con i media perché sa che il prezzo da pagare per essere carini è troppo alto. Dai ai media quello che vogliono e durerà finoa quando avrai perso te stesso completamente, sarai divenuto una faccia sorridente, una nullità senz'anima dagli occhi infossati, senza coraggio, innocuo. Meglio rimanere sprezzante, mantenere il rispetto per te stesso.
Torniamo al pranzo.
Stewart fa ammenda per la sigaretta di prima con una insalata di cavolo riccio. Io copio il suo ordine. Il cameriere ci porta via i menu e cominciamo l'intervista in modo appropriato, tirando fuori prima le cose alla maniera di David Copperfield.

La Stewart è una ragazza del luogo, nata e cresciuta nella San Fernando Valley. Sua mamma e suo papà sono entrambi nello show business: mamma supervisore di sceneggiature e papà produttore TV e direttore artistico. Stewart, in età molto giovane, decise di diventare attrice, non per desiderio di attenzione ma per lavorare.
- Volevo andare a lavorare con i miei genitori e avere qualcosa da fare - dice. - E l'unica cosa che puoi fare, da bambino, è l'attore. Io vedevo bambini sul set e pensavo "Cosa fanno? Perché a loro è permesso stare qui?".
Il suo background familiare le ha dato una visione dell'industria cinematografica brusca, pratica, completamente non ingenua e lei la ha mantenuta.
Tim Blake, che l'ha diretta nel film di prossima uscita Anesthesia si meraviglia della sua "etica da operaia".
Il successo è arrivato rapidamente. A 9 anni, si è aggiudicata la parte di un maschiaccio in The Safety of Objects di Rose Troche (2001). A dieci si è aggiudicata la parte di un maschiaccio (secondo me è un errore, ndr) in Panic Room di David Fincher. Che è stata naturale come figlia di Jodie Foster è ovvio, dato che le due attrici si somigliano non solo fisicamente ma anche di temperamento. ("Kristen è stata una così speciale, un'interessante, peculiare bambina" ricorda Jodie Foster.)
Stewart avrebbe dovuto aspettare fino al suo diciottesimo compleanno per Twilight e la fama mondiale, sebbene quando fu scritturata per il film pensava, e con buone ragioni, che fosse un film indipendente con attori per la maggior parte sconosciuti, diretto da Catherine Hardwicke, allora meglio nota per film a bassissimo budget Thirteen (2003).

- Quando hai capito quanto sarebbe stato grande Twilight? - chiedo.

- Il giorno in cui è uscito il film, c'era una mia foto - sul New York Post mi pare. Ero seduta nel mio portico, fumando una pipa con il mio ex ragazzo ed il cane. E ho pensato "Merda, bene, dovrò stare attenta a questo".

Ammette che ha trovato la fama improvvisa difficile da gestire:
- Non mi ero ancora ritagliata uno spazio e la gente non era abituata a me ancora. È stato davvero fottutamente difficile. La gente non rispondeva bene.

Nello scorso paio di anni, le cose sono tornate a un livello più basso, progetti più intimi che Stewart faceva prima e durante la saga di Twilight, con SWATH come notevole eccezione.

Questa abbellita 'rock 'em sock 'em' rivisitazione della classica fiaba (il termine 'rock 'em sock 'em, indica volgarmente una donna che ha fica e culo, nel senso che è cazzuta Ndr.) ha incantato l'audience, forse anche i critici, e ha contribuito a fare di Stewart la più ricca di tutti. (Forbes l'ha nominata l'attrice più pagata del 2012.)
Il film ha anche danneggiato la sua vita privata, quando la macchina fotografica dei paparazzi l'ha beccata in atteggiamento tenero con il regista sposato Rupert Sanders.
(Il povero Robert Pattinson sembra incapace di scrollarsi di dosso la parte di ingenuo fino a quando dura la relazione con la Stewart. Come tutti sappiamo, i tabloids hanno raso al suolo centinaia di acri di foresta per farcelo sapere, gli attori che interpretano Edward e Bella sono caduti tra le braccia l'uno dell'altra con lo stesso entusiasmo con cui è successo ai loro personaggi. Dopo lo scandalo, Stewart ha chiesto scusa pubblicamente a Pattinson tramite il giornale People, sostanzialmente dandogli il ruolo della donna tradita di un triangolo amoroso.)
I media sono stati brutali con Stewart, assolutamente senza pietà. Improvvisamente ci sono stati titoli di testa in giornali rispettabili che indicavano mangiatrice di uomini sgualdrina e TRAMPIRE (tramp= mangiatrice di uomini + VAMPIRE=vampiro). Il pubblico è stato, forse, ancora meno clemente. Magliette con slogan tipo Kristen Stewart fa fottutamente schifo sono state indossate da molte persone adulte e in fase prepuberale.
Dopo aver vinto il best kiss per quattro anni di fila agli MTV Movie Awards, Stewart e Pattinson non sono stati tanto nominati come nel 2013. E' stato riportato che lei sia stata buttata fuori dal franchise di Snow White perché, duh, le ragazze coinvolte in triangoli amorosi non possono interpretare icone di purezza. Jodie Foster ha difeso appassionatamente Stewart su The Daily Beast, promettendole che "passerà".
Foster deve aver scrutato nella sua sfera di cristallo. Stewart è riuscita a mantenersi integra, almeno pubblicamente, non ha avuto un crollo, non è diventata pazza e infine la stampa si è annoiata o ha perso interesse ed è passata avanti, in ogni caso.
E sembra che lei abbia indirizzato qualunque rabbia o turbamento nel suo lavoro. Ha due film in uscita più in là quest'anno, Camp X-Ray di Peter Sattler, sul legame che si sviluppa tra una guardia (Stewart) e un detenuto (Payman Maadi) a Guantanamo e Clouds of Sils Maria di Olivier Assayas, su una star che sta invecchiando (Juliette Binoche) e la sua devota - troppo devota forse? - assistente personale (Stewart), entrambi hanno riscosso molto successo ai festival.
Chiedo alla Stewart con chi sta in questo periodo. Lei e Pattinson sono segretamente tornati insieme? O si frequenta con Nicholas Hoult, il bel fusto del momento, a Hollywood? Oppure la sua cara amica Alicia Cargile è diventata qualcosa di più? (Nelle scorse 48 ore ho letto gossip che suggeriva tutte e tre le possibilità.) Non sono affari miei, ovviamente, eccetto il fatto che fare domande sui fatti non miei fa parte dei miei compiti professionali. Stewart gentilmente, certamente molto più di quanto io meriti, mi lascia capire che la sua vita privata è precisamente questo (privata), una presa di posizione che trovo personalmente ammirevole e professionalmente frustrante. Lei è, tuttavia, molto disponibile a discutere, in termini astratti, di come una vita privata sia possibile anche per una come lei:

- Devo solo essere molto cosciente. Questo elimina dall'equazione un po' della natura impulsiva della vita, ma io...

La Stewart viene interrotta dalla notifica di un sms. Mentre lei gestisce la cosa, io sto per rivolgerle l'altra grande critica: che non sa esprimere varietà di emozioni, è la stessa in ogni film, un'attrice a una sola dimensione, sostanzialmente. E sebbene è innegabile che i personaggi che interpreta tendono a assomigliarsi l'un l'altro - intelligenti ma non verbali, problematici, un po' introversi -non sono identici.
La stessa Stewart è consapevole delle proprie limitazioni:

- Qualcuno cerca di fare quella cosa in cui costruisci un personaggio. Io non posso essere altri che quella che sono. Se non posso identificarmi con qualcosa che (il mio personaggio) fa, è un problema. E qualche volta ci sono stati registi che mi hanno detto "Non sei tu, Kristen, è il personaggio" e io "questa è la cosa più sciatta che avresti potuto dirmi. Sono io. Sono assolutamente io."

La mia sensazione è che i limiti della Stewart siano in effetti la sua forza. Come attrice, lei è sorprendentemente semplice, il suo stile è così naturale, così non forzato. Interpretare qualcuno con una personalità e coscienza completamente differente dalla sua sarebbe, nella sua mente, falso.

Jesse Eisenberg dice:
- Quando abbiamo girato Adventureland, Kristen ha interrotto varie riprese perché sentiva di non essere autentica. Aveva 17 anni!

Spesso quello che Stewart fa appare semplice e lineare, ma in verità è sfumato e complesso, ognuno dei suoi ruoli una sottile variazione di un tema comune: se stessa. Lei è americana - made in California, come il titolo del famoso pezzo di Ed Ruscha - una della West Coast con una modestia istintiva dei West Coaster e l'odio per le pretese e una grazia figa e raffinata. Se non può farlo sembrare facile, non vuole farlo affatto. Anche se solo perché lo fa sembrare facile, non significa che lo sia e solo perché non si dà le arie dell'artista non significa che non lo sia. Non la guardi mai recitare, prova di quanto sia una buona attrice.

La Stewart manda il suo sms e continuiamo a conversare per pochi minuti. Anche se i nostri piatti sono puliti da un pezzo e lei sta sorseggiando i rimasugli dei suo caffè e io del mio tè. Chiedo il conto e usciamo. Sento che vuole fumare ma è riluttante ad accendere perché stiamo camminando l'una accanto all'altra e io sono visibilmente incinta. Una volta che ci siamo salutate, prende le sue chiavi e io torno al ristorante a chiedere alla hostess di chiamarmi un taxi. Mentre aspetto, guardo dalla finestra. C'è Stewart, stravaccata sul cofano della Mini Cooper della madre, che guarda il sole di traverso, con una sigaretta che pende dalle sue labbra. Dopo aver fatto l'ultimo tiro, lascia il mozzicone acceso cadere per terra e dondola il suo corpo attraverso lo sportello del conducente. Accende la macchina ed entra nel denso flusso di traffico in Culver senza una pausa o un imprevisto.
La favolosa principessa cazzuta.

Fonte - Traduzione by Donna Carmen e Francesca (SnowBab)


Abbiamo anche la data del servizio fotografico, il 21 giugno l'hair stylists di Kristen sul suo profilo IG ha pubblicato questa foto:

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Source



Edited by Alexandra Borgia - 10/8/2014, 11:17
 
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marliv2004
CAT_IMG Posted on 8/8/2014, 09:10




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Bella Kris
 
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Simo68*
CAT_IMG Posted on 8/8/2014, 13:36




CITAZIONE (marliv2004 @ 8/8/2014, 10:10) 

Questa tuta rosa confetto la trovo orripilante perché non si è rifiutata di indossare quella cosa??
Mentre mi piace molto la foto di copertina :-)
 
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snowbab
CAT_IMG Posted on 8/8/2014, 13:53




CITAZIONE (Simo68* @ 8/8/2014, 14:36) 
CITAZIONE (marliv2004 @ 8/8/2014, 10:10) 

Questa tuta rosa confetto la trovo orripilante perché non si è rifiutata di indossare quella cosa??
Mentre mi piace molto la foto di copertina :-)

Ah ah ah Simo!!
Anche io la trovo orrenda e concordo con te!!
E, onstamente, a me, il servizio fotografico al supermercato non dice nulla... ma io non capisco niente di moda! :)
 
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milady
CAT_IMG Posted on 8/8/2014, 16:00




ahahahah concordo Simo , sarà pure un abito Chanel ma è orrendo.............................
 
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Clara Girasole
CAT_IMG Posted on 8/8/2014, 17:20




Tuta strappata in molteplici punti! Bah!!! Sarà moda? Sarà Chanel ...ma e' indiscutibilmente orrenda.
Servizio fotografico al supermercato!?! Forse per indicare la moda pratica ma Chanel per la casalinga????
Mi associo a Snow, nemmeno io so nulla di moda, punto molto sul pratico e ciò che mi piace che mi veste rendendomi felice, la moda.....guardo, stop
 
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Elyenne
CAT_IMG Posted on 8/8/2014, 18:35




Fatto sta che la tuta orrenda costerà milioNi come minimo XD
Poco tempo avevo letto un intervista dove diceva che non aveva la possibilità di andare al supermercato...l'hanno accontentata ^^
Mi piace come ragiona e sopratutto nonostante io la trovi più matura è bello notare che molte sue dichiarazioni sono rimaste identiche agli inizi.
 
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vivienn
CAT_IMG Posted on 8/8/2014, 19:13




I vestiti non mi piacciono,e quelle catenone al collo..posso dire snza che mi ammazziate che non vedo l'ora che questo contratto con Chanel finisca?
lo stile di Lagerfeld almeno nella maggioranza dei vestiti che ha indossatto non ha reso giustizia alla sua stupenda bellezza,parere mio.
 
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Elyenne
CAT_IMG Posted on 8/8/2014, 19:35




Io sono rimasta colpita quando è stata scelta,non perchè non sia bella...per me Kristen è stupenda....ma perchè sono abituata a vedere delle stangone bionde o more che siano super perfette...e Kris per quanto sia bella è molto più vicina alle ragazze di qualsiasi altra modella.
 
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Clara Girasole
CAT_IMG Posted on 8/8/2014, 22:25




Eh si Paola Lag....come si chiama ha gusti e visione della moda molto particolari
 
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snowbab
CAT_IMG Posted on 9/8/2014, 04:38




CITAZIONE (Clara Girasole @ 8/8/2014, 18:20) 
Tuta strappata in molteplici punti! Bah!!! Sarà moda? Sarà Chanel ...ma e' indiscutibilmente orrenda.
Servizio fotografico al supermercato!?! Forse per indicare la moda pratica ma Chanel per la casalinga????
Mi associo a Snow, nemmeno io so nulla di moda, punto molto sul pratico e ciò che mi piace che mi veste rendendomi felice, la moda.....guardo, stop

E non mi ero accorta che era pure con i buchi!! yuk
Ah ah ah... la moda Chanel per la casalinga!!!! casalinga miliardaria.... :)
 
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CAT_IMG Posted on 9/8/2014, 10:32

Libraia, Scrittrice e Promoter Culturale

Group:
Omnia Munda Mundis
Posts:
47,351
Location:
Corte dei Borgia

Status:
'OFFLINE


Sto caricando le scan della rivista ma sono grandi e ci vuole un po'.

Edit: fatto.
 
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^Sere
CAT_IMG Posted on 9/8/2014, 10:38




CITAZIONE (vivienn @ 8/8/2014, 20:13)
I vestiti non mi piacciono,e quelle catenone al collo..posso dire snza che mi ammazziate che non vedo l'ora che questo contratto con Chanel finisca?
lo stile di Lagerfeld almeno nella maggioranza dei vestiti che ha indossatto non ha reso giustizia alla sua stupenda bellezza,parere mio.

quoto!
ah.....povera Coco...!!!
 
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DonnaCarmen
CAT_IMG Posted on 9/8/2014, 16:05




Traduzione 1° parte articolo in spoiler
Kristen Stewart è famosa per...- no, cancella questo. Famoso è troppo riduttivo per spiegare cosa KS sia in questo momento per la storia della cultura americana. KS è un fenomeno per aver interpretato la ragazza nella saga TW, solo che naturalmente, in realtà lei impersonava il ragazzo. Questo è il segreto dell'appeal del franchise, una rielaborazione di quel trito e ritrito, rifatto fino allo sfinimento..oh Signore di nuovo...no - Giulietta e Romeo - eccetto che, ed ecco cosa rende nuova questa cosa...ed è un colpo....lei è Romeo e lui è Giulietta.
L' E Cullen di R.Pattinson, bello, ombroso, alto e forte, svenevolmente anemico perchè è un succhiasangue che rifiuta di bere sangue umano, i suoi principi alti come i suoi zigomi è l'oggetto del desiderio e le sue foto sono adorate al limite del feticismo come le foto di Marlene Dietrich scattatele da Von Sternberg. Lui è al contempo la Bella e la Bestia, essere in pericolo, condannato ad avere 17 anni per sempre e senza una compagna, un Principe dell'Oscurità senza la sua Principessa, per non parlare di un Re del Ballo senza la sua Regina. E' la Bella Swann di K.Stewart, calma e forte e piena di iniziativa, che pone fine alla sua solitudine elimindo gli ostacoli, sia fisici che metafisici, dal loro cammino, convertendosi al vampirismo in modo che sia possibile per loro essere uniti per l'eternità. E qui naturalmente le femministe a salvaguardia dei loro valori, i sensibili nasi frementi al minimo accenno di ..."avere il pisellino è meglio della passerotta"..descrivendo quindi Bella, e per estensione la Stewart, come una donna retrograda votata all'autosacrificio, naturalmente hanno capito male.
Se Bella rientra in uno stereotipo sessuale...non è certamente (Clinging Vine) la Donzella Appiccicosa...piuttosto è il Cavaliere Bianco; lei ha abbastanza garbo, e anche galanteria, di non rinfacciare al suo vero amore di essere quella che gli ha salvato la vita. Mentre disquisiamo di fascino segreto, ecco chi è K. Stewart: possiede un animo appassionato e profondità di sentimenti eppure in un battito di ciglia è capace di trasformarsi in un sexy, giovane scapestrato pronto all'azione, a colpire, a qualunque cosa. La sua struttura, delicata senza essere debole, è il motivo per il quale è così coinvolgente in film come I T W(2007) - Adventureland (2009) - a OTR (2012), il perfetto connubio per il "condannato" giramondo di Emile Hirsch o l'intellettuale abbandonato di Eisenberg a G.Hedlund e S. Riley beat ubriachi di parole che vogliono solo andare....andare....andare...anche se piuttosto che in specifici luoghi, verso i letti gli uni degli altri. Il che non è come dire che questi ebeti di uomini capiscano sempre e possono vedere cosa li centra in pieno...proprio lì davanti a loro. (Tutto quello che la Stewart deve fare è di rivolgere uno sguardo ferito e meravigliato a Hirsch, ed è ovvio che lui dovrebbe mettere da parte quel viaggio in Alaska di cui non può smettere di parlare e stare con lei nella piattaforma di trivellazione dei suoi genitori a Imperial Valley). Il secondo aspetto, così sicuro da sfiorare l'arroganza, che sfocia nelmachismo, è il motivo per il quale lei è così abile a tirar fuori quegli sguardi di lussuria diretti agli occhioni di quella bellezza di D. Fanning nel film "The Runaways" (2010) E' perchè è capace di tirar fuori il trucchetto di trasformarsi in Joan Jett, la donna che ha provato che non hai bisogno di un uccello per fare rock, devi solo suonare quella chitarra, camminare con baldanza e creare un sound che venga fuori dal Jukebox, veloce, piento di vitalità, aggressivo ...un rock che ti faccia stare bene. Non che la Stewart sia la prima attrice ad aver scoperto che una ambiguità sessuale funzioni per l'audience. Angelina Jolie, per l'amor di Dio. Quando AJ dal nulla all'ovunque nel giro di una notte negli ultimi anni 90, non era solo la ragazza più sexy mai vista, era anche il ragazzo più sexy , con la sua camminata spaccona, la curva delle sue labbra, cattiva fino al midollo, e la bimba più deliziosa e lo stallone più imponente allo stesso tempo. Ma negli ultimi anni è come se la sua sensualità abbia raggiunto la quadratura del cerchio. Lei sembra completamente autonoma, non ha bisogno di un'altra persona. La sua precedente vulnerabilità (il suo sguardo era spesso ferito) è qualcosa che ha superato. La Stewart, d'altra parte, ancora ce l'ha ed è questo che fa di lei una delle presenze femminili più romantiche ed eccitanti sugli schermi.OK....così eccoci a Kristen Stewart, la star del cinema e sex symbol.
Sto per incontrarmi con K.Stewart in persona, nella tarda mattinata di un Lunedì di Giugno a Culver City. Ci incontriamo nello studio dell'artista Ed Ruscha. Vengo dalla East Coast, e i racconti sul traffico di Los Angeles mi hanno intimorito, così arrivo mezz'ora prima all'appuntamento. Quando arriva la Stewart, puntuale al minuto, mi viene mostrata una stanza piena di (tchotchkes) di Marilyn Monroe, due cani che si chiamano tutti e due Lola, e quella che viene fuori essere un quadro di Gesù del fratello di Ruscha, Paul. La Stewart mi fa uno squillo per dirmi che è arrivata ed è fuori. Apro la porta. La ragazza dall'altra parte potrebbe essere una giovane convincente Joan Jett (dice la vera Joan), "Kristen mi ha studiata. Mi ha guardata parlare, cantare, respirare,....essere. E' arrivato un punto in cui eravamo insieme e la gente non poteva distinguere la vera dalla finzione. Ma è del giovane Elvis Presley che è proprio la sosia: stessi occhi a mandorla, (i suoi occhi di un vivido-blu-verde sono stati trasformati in marrone fango per Twilight) contornati di nero, palpebre pesanti, schermati, stessa conformazione, un'ombra di bianco, a senza un segno, senza pori, come il marmo: stessa bocca piccola, ma piena e fatta per sogghignare. E' in stile rock-n-roll con i suoi skinny jeans, Vans, T-shirt con collo a V, un paio di occhiali da sole infilati nello scollo, capelli lunghi, annodati, tinti di rosso, con la ricrescita scura. Lo sguardo da californiana pura punk di strada taglia budella è all'opposto di quello che potrebbe essere da fighetta alla moda. Ma lei più di tanto non può fare per mimetizzare il suo aspetto naturale. Ho proprio bisogno di dirvi che è molto, molto graziosa? E sebbene abbia 24 anni, può facilmente passare per una che ha appena finito il liceo.
Stewart e io ci scambiamo una stretta di mano, e io le presento le persone con me. Ha un atteggiamento imbarazzato e movenze da iperattiva, e sembra ansiosa di stabilire un "contatto". Non solo con Ruscha, che è entrato nella stanza nello stesso istante in cui è entrata lei, ma con la segretaria sua e di Paul, Susan, e con i cani. Con me, anche.
Susan ci conduce nel cuore dello studio, che è enorme, originariamente costruito da Howard Hughes per fabbricare motori di aerei. A 76 anni, lui è ancora bello, snello e abbronzato, con una testa fitta di capelli grigi e occhi blu da morire. (Fra le sue fidanzate del passato si contano l'attrice Samantha Eggar e la modella Lauren Hutton), sembra più una star di Hollywood del passato, da film western, che un pittore, forse Gary Cooper, con i pantaloni macchiati di colore, di poche parole, che vengono fuori in un lieve accento dell'Oklahoma.
Una ex (squeeze) una volta lo ha definito il Re (shit-kicker cool). Il titolo ancora gli calza.
La connessione fra Ruscha e la Stewart è naturale ed immediato. Lui sa che lei era in On the Road , interpretava Marylou, la bellissima, piccola, intelligente ragazza di Moriarty, appena sedicenne, nuda al primo sguardo, eccetto 2 capi di biancheria intima bianca, che rolla perfettamente una canna. Tira fuori una edizione particolare dei racconti di Kerouac, con fotografie che illustrano il testo.
Appena gira le pagine, la Stewart riconosce, dicendo i nomi delle cose e dei posti che riconosce: marche di birra che non esistono più ed automobili, un pacchetto di sigarette senza filtro "Ne abbiamo fumate così tante di quelle,mentre giravamo, che pensavo che saremmo morti", un piatto di torta di mele, scorci delle autostrade dell'Arizona così solitari da far venir voglia di piangere, bordelli Messicani. Guardando le foto, lei non si comporta come se volesse dare poca importanza al tutto, ma con un piacere nel riconoscere cose e luoghi, perchè sta guardando qualcosa che la eccita o la commuove. Dopo che Ruscha chiude il libro, lui e la Stewart continuano a seguire l'onda, scambiandosi osservazioni colpo dopo colpo. Stanno legando grazie ad un amore comune per sprazzi di luce nelle foto, quando sono costretta ad interrompere a causa di una prenotazione al ristorante per le ore 12.15 e alla promessa fatta alla sua pubblicista di non abusare del limite del tempo che abbiamo. Ruscha tira fuori due copie del suo libro "Porch Crop", le autografa una per lei e una per me, e da gentile cowboy, ci conduce alla porta.
Io e la Stewart prendiamo la sua Mini Cooper nera, veramente è di sua madre, e andiamo ad un ristorante distante pochi isolati. Prima che entri dentro, si apparta in un vicolo vicino per una sigaretta, che fuma nervosamente e rapidamente. Appena siamo al banco dell'accoglienza con la persona addetta, capisco il suo spasmo di ansia. La sua testa è chinata, il suo corpo quasi insaccato, si sta praticamente forzando all'invisibilità, e ancora gli sguardi delle persone sono attirati da lei, come metalli alla calamita. Ognuno sta fissando, dico davvero, tutti. Perfino quelli che non sembrano fissare, stanno invece fissando. E' in questo momento che mi rendo conto, di nuovo, devo dire, visto che lo sapevo già, ma l'avevo dimenticato, visto l'atteggiamento di "basso profilo" che lei ha, così senza pretese, così...normale-, quanto invece sia una celebrità così fuori dalla portata di tutti. Mi rendo anche conto di quanto lei sia costretta a vivere la sua vita in un certo senso, alla mercè di gente sconosciuta; per esempio: se solo uno di questi scrutatori decidesse di fregare la sua "copertura" chiamando un giornale (siamo a LA e qui in tanti hanno i numeri delle riviste scandalistiche sulla rubrica telefonica) o semplicemente tweettasse "Eh Io sono...KStew è al Ristorante Akasha su Culver Blvd) saremmo costrette ad andarcene, ed ancora affamate.
La hostess ci conduce ad un tavolo discreto nella parte arretrata del ristorante. La cameriera ci lascia l'acqua e il menu. Stewart prende il posto che dà le spalle al locale, lei rivolta verso la parete. Una volta chiaro che siamo sistemate, sole e nessuno ci disturba, lei si rilassa visibilmente, spinge via i suoi capelli dal viso e tira fuori un respiro di sollievo, respiro che deve aver trattenuto dal momento che siamo entrate nel ristorante.
 
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40 replies since 7/8/2014, 15:12   1193 views
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