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| Robert: Intervista su Esquire UK Magazine + Photoshoot
Robert con il Direttore Creativo di British Esquire, David McKendrick
Robert con l'Editor associato di British Esquire, Tom Macklin
- È il ventottenne attore britannico che è sopravvissuto alla prova del fuoco - il fenomeno Twilight, l’isteria formato tabloid - a diventare uno dei nostri uomini di punta più promettenti. Nel corso dei prossimi mesi, lo vedrete eseguire performance ad alto livello nei film di David Cronenberg, Werner Herzog e Anton Corbijn. Primo, The Rover, imperdibile film di questa estate. Per festeggiare, l'inviato di Esquire a Los Angeles ha invitato a casa sua la star della copertina di settembre per un paio di birre e un barbecue.
Non sembra un tipo nervoso, Robert Pattinson. Sembra sempre così calmo, alla faccia di tutte quelle ragazze urlanti. Ma ci sono momenti in cui diventa davvero molto ansioso, il cuore accelera e il comportamento cambia. E quando accade, lui mente, inventa cose. O almeno questo è quello che ha detto allo show notturno di Jimmy Kimmel recentemente, quando ne è stato ospite per promuovere il suo ultimo film, The Rover.
Dato che era chiaramente molto nervoso per l'intervista in sé, forse ha mentito per tutto il tempo, il che significa che non lo era, il che significa che lo era e così via all’infinito. Ma poi lo ha dimostrato. Mentre lui era in imbarazzo e si agitava sulla poltrona, ha detto a Kimmel, a proposito di niente, che ha una "saliva straordinariamente pesante" e questo è il motivo per cui non è in grado di sputare molto lontano, non più di un piede (n.d.t. 30 centimetri e mezzo circa). Ha anche detto che gli piace molto essere sputato in modo erotico. Il pubblico lo ha adorato ed è stato piuttosto divertente. Ma è stato anche abbastanza strano.
"Ok, posso spiegare" dice. "In tutti quei talk show devi fare una pre- intervista con uno dei produttori il giorno prima. Poi un’altra ancora prima di procedere, loro ti dicono quello che tu hai detto nella pre- intervista per prepararti – e poi devi proseguire e dire tutto di nuovo. Così, ero seduto lì con Jimmy e quella storia che ho raccontato il giorno prima improvvisamente non sembrava piu’ divertente. Voglio dire, non era poi così divertente la prima volta e in quel momento dovevo ripercorrere questa storia nient’affatto divertente sulla quale Jimmy avrebbe dovuto ridere per finta e… non l’ho proprio potuto fare. Allora ho iniziato a farmi prendere dal panico. Ero letteralmente madido di sudore. E mi sono accorto di sbavare. Ho pensato 'oh mio dio, sto iniziando a sbavare.' quindi ho inventato quella stupida storia sull'avere la saliva pesante e l’espressione di Jimmy si è trasformata in 'Di cosa cazzo stai parlando?' " Ride. E' una sorta di risata borbottata, piena di autoironia e moderazione.
"Non appena ho visto il suo volto, mi sono sentito molto meglio!” Sogghigna. "Ero tornato nella mia zona di comfort!"
Mi racconta tutto questo mentre è seduto nel mio giardino a Eagle Rock, a nord-est di Los Angeles. Sì, Robert Pattinson è a casa mia, a bere birra mentre io armeggio con il grill, uno scenario che probabilmente sembrerebbe più strano di quanto non lo sia in realtà. Non è mai venuto da me, prima. Non è che siamo compagni o niente del genere. Ci siamo incontrati solo una volta, tre anni fa, in un’occasione dimenticata da tempo. E’ successo durante qualche massivo press-junket per l’ultimo film di Twilight. Era rintanato in una sterile suite d'albergo a Beverly Hills e io ero uno del trilione di giornalisti che ha incontrato quel giorno. Mi ricordo che si era presentato con una maglietta scucita sul fianco e lui non l’aveva notato - non era una cosa fatta apposta per moda, la cucitura si era semplicemente sfaldata. Lui ha anche menzionato i suoi nervi poi, dicendo che diventava talmente nervoso prima delle audizioni, che prese uno Xanax prima dell’audizione finale per Twilight, solo che ha esagerato e si è presentato tutto assonnato.
"Oh, quell’intervista! Ho dovuto subirne le conseguenze. La gente ha pensato 'tossicomane!' Colpa mia. L’ho ripetuto anche 50 volte nelle interviste."
Questa volta, ho suggerito di provare qualcosa di un po' più congeniale. Forse uscire come persone normali tanto per cambiare? Dopo tutto, lui è un ragazzo di Barnes, a sud-ovest di Londra, alla fine della fiera è un ventottenne. Forse saremmo potuti andare al pub? I suoi collaboratori hanno detto che sarebbe stato troppo pubblico: Barnes o no, lui è sempre Robert Pattinson. E se avesse indossato un travestimento, chiedo? Non è quello che fanno le celebrità, indossano maschere da sci per andare da Starbucks e così via? Proposta bocciata: Robert davvero non esce molto e quando lo fa, va solo a casa d'altri.
Ed è così che è successo. Ho detto, vieni a casa mia, metto le birre in ghiaccio e faccio il pranzo alla griglia. E' L.A. d'estate, è quello che la gente fa. Ed ora eccolo qui, questo inglese alto e totalmente affabile in maglietta bianca e jeans neri, ad accarezzare i miei cani e fare piacevoli osservazioni sul quartiere. Non c'è nessun pubblicista al seguito, niente contaminuti al cancello. Bisogna riconoscerglielo: non molte stelle del cinema andrebbero a casa di un giornalista così, sottoponendosi ad un interrogatorio.
Eppure oggi sembra rilassato, piuttosto felice solamente di rilassarsi e chiacchierare mentre sto cucinando. Nessun segno di quei nervi di cui parlava. L'obiettivo è salmone al cedro, verdure grigliate e niente esplosioni. Ho pensato di fare qualcosa di leggero perché non si sa mai con gli attori. Scegli una ricetta che sembri più difficile di quello che è. E fai un sacco di contorni, per ogni evenienza. Mi sono lasciato un po’ andare stamattina al supermercato. Insalata di patate, orzo con feta, alcuni affarini al cavolo con uvetta ... Piace a R-Patz l'uva passa? Posso cercarlo su google?
"Mi dispiace, avrei aiutato ma io sono inutile con tutto questo" dice indicando la griglia.
Ma stare alla griglia è virile, questo è quello che dicono.
"lo so, ma la mia idea di virilità è essere incapace di fare qualsiasi cosa” dice sorridendo.
Cosa, come cambiare una gomma?
"No, proprio qualsiasi cosa. Essere orgogliosi della propria ignoranza. Non chiederlo a me, sono un uomo! Vallo a chiedere a qualcun altro!” Ride e beve la sua birra. "È divertente, meno sai, più cresce la montagna di cose da fare. Di questi tempi, già fare una telefonata è faticoso.”
Lui non è un tipo pratico, diciamo. L'altro giorno, ha cercato di aprire una bottiglia con il suo iphone; ora non riesce a disattivare il vivavoce. Ama Game of Thrones, ma non sa come registrarlo sulla sua TV, così lo guarda in diretta ogni domenica. C'è qualcosa di eccentrico in lui, il professore sbadato, lontano nei suoi pensieri. Almeno questa volta la maglietta è intatta. L'unica cosa che avrebbe potuto fare da sé sarebbe stato guidare fin qui. Gli piace guidare a Los Angeles, anche con gli ingorghi. Dice di essere "Una persona piuttosto solitaria", così guidare è perfetto: ascolta gli spettacoli dei comici su Sirius radio e non pensa più al traffico. Ma oggi, il suo assistente ha dovuto accompagnarlo. A quanto pare, i paparazzi lo hanno sniffato di nuovo. Un paio di giorni fa, si sono presentati al di fuori della palestra frequentata da Pattinson e quando il suo personal trainer ha detto loro che l'attore non era lì e ha cercato di farli andare via, ne è seguita una rissa che è finita su TMZ.
Questa mattina, c'erano sei vetture fuori di casa sua.
"Non capisco perché" dice perplesso. "Penso che ci sono periodi dove tu sei marcato come ‘questo e’ il ragazzo da seguire’. Ma ogni volta che vedo un gruppo di paparazzi appostati, penso sempre 'Oh Dio, cosa avranno scovato!' Ride. "Oh, quel figlio illegittimo! Me n'ero completamente dimenticato!”
Non è lo scandalo che lo ha messo nel mirino. Lui non è proprio il tipo da scandalo. L'unico vero pettegolezzo in cui è stato coinvolto è stata la sua rottura con la co-protagonista di Twilight, Kristen Stewart, nel 2012, da cui lui uscì profumato come una rosa – fu la Stewart che lo tradì, e pure con un uomo sposato. No, la ragione per cui i paparazzi gli sono alle calcagna è più prosaica: è solo impegnato, ecco tutto. Nel corso dell'ultimo anno, ha diligentemente fatto film dopo film indipendenti, in quello che è stato il suo primo percorso di lavoro post Twilight. E finora, la sua direzione sembra chiara - sta lavorando esclusivamente con autori, su film che non sono ovviamente commerciali e in ruoli che sono unicamente impegnativi e molto diversi l’uno dall'altro.
La scorsa estate, ha terminato le riprese di The Rover in Australia, un western distopico di David Michôd, regista nel 2010 del brillante Animal Kingdom. La prestazione di Pattinson sta già ricevendo recensioni entusiastiche. Ha poi trascorso 10 giorni su Maps to the Stars, satira spietata di David Cronenberg su Hollywood, seguito da Queen of the Desert di Werner Herzog in cui interpreta Lawrence d'Arabia. Questa primavera, ha recitato in LIFE di Anton Corbijn, in cui interpreta il fotografo Dennis Stock, che scattò le foto iconiche delle celebrità negli anni cinquanta. Successivamente, reciterà in un dramma criminale del regista francese Olivier Assayas, co-interpretato da Robert De Niro.
Queste sono solo le produzioni confermate. C'è una lunga lista di altri interessanti progetti indie in cantiere. Un film con James Gray (The Immigrant) basato sul libro di David Grann The Lost City di Z, e un paio di film scritti effettivamente per lui - Harmony Korine (Spring Breakers), sta scrivendo per lui un film di gangster ambientato a Miami, e Brady Corbet, uno degli assassini di agghiaccianti di Funny Games di Michael Haneke, sta sviluppando uno copione chiamato The Childhood of a Leader.
"Si tratta della giovinezza di un futuro dittatore degli anni '30" dice. "Come un’amalgama di Hitler, Mussolini ed alcuni altri. Non voglio portare sfiga, ma brady e’ come un genio prodigio dei film. Lo conosco da circa 8 anni e lui ora ne ha solo 25."
Questo è un curriculum straordinario che sta costruendo. E lo sta facendo con intento, cercando attivamente i registi che ammira. Ha chiamato all’improvviso Harmony Korine e lo ha incontrato a cena, ha raccontato a The Hollywood Reporter:
"Mi ci è voluto molto tempo per rendermi conto che potevo farlo."
Se sembra che stia scegliendo i progetti che sono tutto ciò che Twilight non è - intelligenti, adulti, indipendenti - chi può biasimarlo? Twilight può aver incassato 3,3 miliardi di dollari in tutto il mondo e fatto guadagnare a Pattinson 20 milioni di dollari solo per l'ultima puntata, ma gran parte del guadagno è stato estratto dai salvadanai di giovani ragazze, la popolazione delle One Direction-ers, non un pubblico noto per il suo gusto nei film. La serie è stata stroncata dalla critica, anche con gioia e né Pattinson né la Stewart sono stati risparmiati. E’ andato male in confronto con altri grandi franchise dell'epoca come Harry Potter o Hunger Games. Anche Pattinson ha espresso le sue riserve, mentre la serie era in corso.
Ha detto a Vanity Fair: "È strano... Come rappresentare qualcosa che non ti piace particolarmente."
Ma i film d’autore sono esattamente chi è lui. Non sta solo cercando di lavare via la puzza, si sta rivelando. Pattinson è stato sempre un ragazzo indie, un classicista, un fan di Godard, un vero cinefilo. Si presentava sul set di Twilight leggendo Molière. Corbet lo descrive come "straordinariamente ben informato sul cinema". Anche tra i film di Twilight, saltava fuori a fare drammi ambiziosi come Bel Ami e Cosmopolis, entrambi nel 2012. Nel mese di maggio, David Cronenberg ha detto: "Avrebbe potuto afferrare l'anello di ottone (n.d.t. L’anello che devi prendere nella giostra comunemente chiamata 'calci in culo') e continuare a fare film per case cinematografiche da grandi budget, ma non è il suo desiderio essere una grande star di Hollywood."
"Ho letteralmente fatto solo lavori che mi interessavano" dice Pattinson. "Ce ne sono stati due per cui ho sostenuto l’audizione e per cui non sono stato preso, ma oltre questo…"
Nessun franchising?
"Un paio di offerte, ma con quelle cose, se si esprime qualche interesse, devi fare un provino o quello che è, e ti fanno firmare un contratto di accordo per 6 film prima ancora di sapere per quale parte. E’ pazzesco. E io non sono cresciuto leggendo fumetti e roba del genere, così…"
E’ rischioso quello che sta facendo. Ha una lunga strada per cadere, tuttavia sta rischiando di fallire ogni volta. Non è facile lavorare con i migliori registi del settore, in ruoli sempre più ambiziosi. Soprattutto quando i critici lo hanno già marchiato col sangue: durante la sua carriera lo hanno chiamato minimalista che manca di passione ed emozione. Per Bel Ami, è una critica giusta, ma non per Twilight - il suo personaggio Edward Cullen è un vampiro che non è espressivo per natura. Ecco perché Twilight è stato, dice: "Una delle recitazioni piu’ difficili che abbia mai fatto". Ma fondamentalmente, a lui non importa. Ha l’impressione che i critici facciano passare momenti eccessivamente difficili ai film indie in ogni caso:
"Sei giudicato molto più aspramente se fai un passo al di fuori delle regole dell’intrattenimento di massa." E comunque, non lo sta facendo per i critici. Nemmeno per il pubblico. "Secondo il mio codice psicoanalitico personale, credo di farlo per me stesso," dice. "mi piace vedere se sono capace di fare le cose e non mi importa davvero cosa pensa la gente, anche se leggo tutte le recensioni. Se davvero mi importasse, mi avrebbe distrutto anni fa."
Così continuerà ad "andare a scuola", che è come descrive il percorso che ha scelto.
"Non ho mai frequentato una scuola di recitazione, quindi questo sono solo io che provo a migliorare."
E presumibilmente, questo è di spinta anche per registi e produttori, ingaggiare una grande stella - un aumento nella raccolta di fondi, attrazione del pubblico, generazione pubblicitaria - tutte le cose di cui i film indipendenti hanno bisogno?
"Mmm ..." Pattinson sembra scettico. "Non lo so. Qesti film potrebbero essere tutti realizzati senza di me. Non è che poi io li promuova cosi’ bene.” Evidentemente la sua storia, sulla fama e i paparazzi, tende a sopraffare qualunque progetto che sta cercando di spingere. Lo dico ad ogni azienda di produzione per cui lavoro, probabilmente mandero’ a puttane tutta la vostra campagna promozionale."
E per quanto riguarda l'idea che il pubblico di Twilight lo seguirà, Pattinson non se la beve nemmeno per un secondo. "Non ci andranno. L’ho detto fin dall’inizio. Inoltre, sto cercando di fare cose che confondono il pubblico. Quando guardi un film con Joaquin Phoenix, la sua performance non ti ricorda un’altra sua performance. Quell’elemento dell’essere un attore e’ quasi completamente sparito."
Un bel pensiero, anche se la popolazione di Twilight si sta sottoponendo alle visioni contorte di David Cronenberg. Lui si illumina.
"Vedremo. Credo che maps to the stars sia probabilmente piu’ accessibile rispetto a The Rover…”
*** 'Maps ...' è la seconda collaborazione di Pattinson con il regista canadese, il primo è stato Cosmopolis due anni fa. E come tanti film di Cronenberg, è inquietante, da incubo anche. Pattinson insiste sul fatto che lui (Cronenberg) è:
"La persona piu’ dolce del mondo, come un docente universitario molto gentile".
Ma Maps non è dolce o gentile. Se i Twihards vengono, sarà meglio che siano pronti. Hollywood è stato a lungo satirizzato dai registi, ma 'Maps’ va oltre qualsiasi cosa realizzata in precedenza - c'è incesto, piromania e omicidio, la morte sia di ragazzi che di animali. I personaggi sono così grotteschi che sono spesso difficili da guardare, ma dal momento che è Cronenberg, sono anche piuttosto divertenti; è quell’esperienza nauseante di essere divertito e profondamente turbato allo stesso tempo. Il ruolo di Pattinson è piccolo ma memorabile. Lui è un autista di limousine e uno dei pochi personaggi sani di mente sullo schermo, sia pure opportunista e amorale. Egli inizia una relazione con un’assistente personale (Mia Wasikowska) e poi, in piena vista di lei, fa sesso con il suo capo, Julianne Moore. Lo fanno nella parte posteriore della sua limousine. E’ una scena che ricorda bene.
"E’ stata la prima volta che ho incontrato Julianne" dice. “E quella e’ stata la prima scena che ho girato. E’ anche stata quella parte della scena, quella del sesso.”
Non è stata una manipolazione della regia per suscitare una certa prestazione - era solo pragmatismo, una pianificazione efficiente. Ma per Pattinson ha presentato alcune sfide particolari. Non solo ha dovuto immergersi nel sesso con una perfetta sconosciuta - e non era solo sesso, ma una grugnente pecorina, nessuno dei due partecipanti si stava particolarmente divertendo - ma lui ha avuto uno dei suoi episodi nervosi nel frattempo. Chiamatela ansia da prestazione, solo non di 'quel' tipo.
"Ho notato che stavo sudando" dice. "Ma proprio sudando pesantemente." Già c'è un tema qui, proprio come la storia della saliva, Pattinson è un uomo che ha avventure sudate. Quando il gioco si fa duro, le sue ghiandole si attivano. In questo caso, non stiamo parlando di una lieve sudorazione o di sopracciglia sudate, ma di grandi gocce piene, come se avesse la malaria, o se fosse un calciatore a Manaus. "Ricordo che tentai di catturare le gocce che cadevano sulla sua schiena. E’ stato strano. Enormi gocce che cadevano. Ad un certo punto lei si è voltata e ha detto 'stai bene?' ” (Può non esserci alcun collegamento, ma Pattinson praticava la meditazione sul set 'Maps'.)
La Moore ha vinto come miglior attrice al Festival di Cannes di quest'anno per la sua interpretazione di Havana Segrand, una stella in declino talmente danneggiata che balla letteralmente di gioia quando le dicono che il figlio di un'attrice rivale è annegato. In un'altra scena, lei invita la sua assistente, o "puttana tuttofare", a guardare mentre lei cerca di fare la cacca.
"Ho definitivamente incontrato persone come il personaggio di Julianne" dice. "Io non credo che sia una persona cattiva. La vedo disperata e triste. Ma forse la mia bussola della moralità è impazzita! "
Qual è il peggior comportamento che hai visto?
"C'è così tanto che io… e’ strabiliante quanto velocemente le persone cambino in questo ambiente. C’e’ stato un uomo che non avevo mai visto prima sul set di un film. E dopo soli tre giorni, teneva la sua bottiglia d’acqua aspettando che qualcuno la prendesse. Tre giorni. Alcune persone ce l’hanno dentro. "
E la gente lo accetta e basta?
"Beh, sì, ma non e’ che te la cavi così. Un’attrice stava facendo una scena in una vasca da bagno e continuava a lamentarsi della temperatura, quanto fosse troppo calda o troppo fredda. Allora tutti ci hanno pisciato dentro mettendoci dopo una bella quantità di bagnoschiuma per non far sentire l’odore! Queste cose succedono. Ecco perché evito di chiedere nulla. Non voglio avere il piscio di qualcuno su di me."*** Non c'era alcuna possibilità di pranzare a casa di Robert (abbiamo chiesto). Non è solo il suo stile.
"Le persone invitano i giornalisti perché fa parte dell’intero 'show'’," dice. "Ma la mia casa non riflette la mia personalità. È come, senza mobili! Sembra un po' psicotica." Ha affittato una casa a Mulholland Drive, che descrive come"strana e un po’ claustrofobica” E’ lì da un anno. "Ma comunque io trascorro la maggior parte del mio tempo in una stanza."
Prima di allora, però, possedeva una villa a Griffith Park, una splendida zona di canyon, sentieri e tutti i tipi di novità di moda al momento, nel centro di Los Angeles. Non che Pattinson possa godere di molta di quella roba: ha camminato lungo il canyon forse due volte, e, come sempre, evitato tutti i bar alla moda.
"Non posso andare in posti alla moda", scrolla le spalle. "Devo trovare strani, piccoli ristoranti ai margini. Ma sono molto più’ carini. Amo i bar vuoti. Ogni bar vuoto, in verità."
Adorava la sua casa. Appena l’ha vista, se ne è innamorato. "Il giardino era cosi’ enorme che c’erano persone che ci lavoravano ogni giorno e tu te ne dimenticavi," dice. “quindi tu eri nudo in piscina e c’era il ragazzo per lo stagno delle carpe. Salve! "
Sarebbe ancora lì, se non fosse così popolare tra i paparazzi - cioè, se lui non fosse Robert Pattinson. I cliccatori (di foto) erano ovunque.
"Hanno fotografato chiunque sia entrato dal cancello, chiunque abbia suonato al cancello, e hanno seguito qualsiasi auto entrata o uscita" dice. "Vestivo il mio assistente come me e lo facevo uscire a guidare con tipo cinque auto che lo seguivano in giro per ore."
Così l’ha venduta per 6.37 milioni di dollari all'inizio di quest'anno e per un po', sarebbe potuto andare in qualsiasi direzione. Ha pensato a Toronto, ma...
"Gli inverni sono pazzeschi". New york era una possibilità, ma tutti suonano il loro clacson tutto il tempo, il che mi fa assolutamente diventare pazzo!”
E Londra proprio non gli sembrava più adatta, non dopo sette anni a Los Angeles.
"Tutti i miei amici stanno avendo bambini e fanno varie cose, è una vita totalmente diversa" dice. "E mi piacciono le persone che vogliono davvero creare e fare cose. In Inghilterra è cosi’ difficile che la maggior parte della gente ci rinuncia."
Così L.A. l’ha spuntata.
"Anche solo svegliarsi quando c'è il sole ogni giorno significa così tanto per me” dice. "Mi piace la leggerezza qui."
Ma questa volta, doveva essere un condominio chiuso e controllato e non ce ne sono molti a Los Angeles, stranamente.
"Tutte le case sono da 25 milioni di dollari, questi enormi castelli" dice. Non è che il denaro sia il problema, è la dimensione. La sua ultima casa, dice, era come Versailles, ma lui conduce una vita un po’ ascetica adesso, immerso nei suoi interessi. La sua unica vera stravaganza è la sua collezione di 17 chitarre.
Così ha preso in affitto il posto in cui è ora. Gli accessi controllati gli danno un grande conforto. Inoltre, il suo vicino di casa è Suge Knight, l'ex amministratore delegato della Death Row Records. Lo stesso Knight annoverato nella banda Bloods di Compton, che avrebbe effettuato i propri pestaggi e che ha fatto la sua parte di prigione.
"È davvero gentile!" dice Robert. "lo vedo giocare a rincorrersi e altro con suo figlio. Vive in questa bella casetta, davvero di buon gusto!"
*** E' facile dimenticare che Pattinson non è arrivato alla sua estrema celebrità per gradi – ci è stato immerso. Immaginate come ci si sente. Tu sei un quindicenne del sud-ovest di Londra, che recita nella compagnia teatrale locale, perché è lì che sono le ragazze carine. Tua madre è un’agente di modelli, tuo padre vende auto d'epoca, e ti piacerebbe essere un cantante, in fondo, così lo fai in una band chiamata Bad Girls. Anche dopo esserti assicurato una parte in Harry Potter e il Calice di Fuoco (2005), non sei ancora venduto alla recitazione. Forse i discorsi politici sono più la tua passione? Ma il tuo agente ti convince ad andare a Los Angeles a leggere per commedia romantica chiamata Post Grad (2009), così tu vai a stare a casa sua, provi per la parte e quando non la ottieni, sei devastato. Hai 21 anni e ti senti come se la tua carriera fosse già finita. Quando il tuo agente ti propone questa altra audizione, tu dici bene, qualunque cosa, nessun altro ti sta ingaggiando. E' un film di vampiri e la regista ha già visto 5.000 ragazzi. Inoltre: sei troppo vecchio. Ma chissà, forse sarà come l’altro film della regista, Tredici, che è stato un indie piuttosto buono.
E fu così – l’ultima spiaggia un minuto, febbre alla Bieber il successivo. Sei rimasto più o meno lo stesso, ma il mondo intorno a te è cambiato per sempre.
"Mi ricordo quando è successo" dice. "Andavo per club a Los Angeles e dovevi chiamare i promoter in anticipo per apparire sulla lista degli invitati. Ma una volta mi sono dimenticato di chiamare ed ero sulla lista lo stesso. In quel momento ho capito. Mi sono presentato con la maglietta sporca di senape e loro mi hanno fatto l’occhiolino ' Sì, amico, sei sulla lista.' "
E da lì la follia è iniziata - le urla costanti, la persecuzione della stampa, la drammatica perdita della privacy. Stare insieme a Kristen Stewart non è stato esattamente d'aiuto. Il pubblico di Twilight aveva già problemi a separare la fantasia dalla realtà, e qui c’era una soap opera vivente a confonderli ulteriormente. Conoscete la parte succosa, come la Stewart abbia avuto una relazione (con il regista Rupert Sanders nel luglio 2012), come i tabloid siano impazziti. Su Conan, Will Ferrell si disperò e espresse i sentimenti di un milione di Twihards: "E' una trampire!"
Come tutte le cose di Twilight, l'intera saga K-Stew / R-Patz fu terribilmente scotta. Non è insolito per le co-star mettersi insieme – entrambi hanno vissuto e lavorato in una strana bolla per molti anni, entrambi sotto esame intenso e ossessivo. E poi è finito in tradimento.
"La merda capita, sai?" ride. "Gente giovane... E’ normale! E onestamente, a chi frega?"
Beh, a un sacco di gente, questo è ciò che è strano.
"La parte piu’ difficile e’ stata parlarne dopo. Perché quando parli di altre persone, incide in modi che non puoi prevedere" dice. "È come quella scena in doubt [2008, in cui Philip Seymour hoffman interpreta un sacerdote sospettato di comportamenti inappropriati], dove lui sta parlando di come ricondurre i pettegolezzi? Gettano tutte le piume di un cuscino per aria e tu devi andare e raccoglierle tutte." *** Un po’ di pietà per Pattinson, per il modo in cui la celebrità ha deformato la sua vita. Riteniamo che la fama danneggi le persone, specialmente i giovani, così Pattinson deve essere sicuramente stato ferito. Ma non lo è. Non proprio. Ha sempre visto la sua esperienza in modo surreale e non riguardante lui affatto. C'è una durezza di lui, che non è immediatamente evidente, nonostante i suoi episodi nervosi. È uscito dalla zona di Twilight, come un osservatore divertito della propria esperienza, ugualmente praticata a deviare l'adorazione e il suo contrario. Anche se non è sempre facile, non è stato nemmeno così difficile.
"C'e’ stato un tempo, tre anni fa, quando non sapevo dove vivere, dove non sarei stato intrappolata in casa mia, sai? Ma l’ho superato. Non e’ un grosso problema alla fine. La metà di esso e’ nella tua testa."
Ha una capacità di recupero, di tirarsi su le maniche,molto inglese. Non gli sono serviti centri di riabilitazione o terapeuti per aiutarlo nella sua strada. Il suo piglio è abbastanza sicuro.
"So quello che mi rende felice, se mi sento giù” dice sorridendo. "Devi fare cose che rendono i tuoi amici gelosi. funziona davvero!” ride. "dico solo, 'sto lavorando con David Cronenberg' e loro 'oh, davvero?' Adoro questo.”
I suoi amici potrebbero benissimo essere gelosi dell’attenzione che sta ricevendo per The Rover in questo momento. E’ senza dubbio la sua migliore prestazione e risponde ai critici che vorrebbero chiamarla inespressiva. Sarà anche un minimalista nella vita reale - che vive in una camera singola in una casa non ammobiliata, meditando e godendosi il suo tempo da solo - ma come attore, si sta aprendo. Pattinson interpreta un uomo che è stato lasciato a morire da suo fratello in un Australia post apocalittica. Il fratello ruba la macchina di Guy Pearce e Pattinson si allea con Pearce per ritrovarlo - Pearce per recuperare la sua auto, Pattinson per scoprire perché è stato abbandonato. Il suo personaggio è chiaramente menomato in qualche modo. Nel film, Pearce gli chiede: "Che cosa sei, un deficiente?" Pattinson è tutto tic e discorsi incespicati, è un debole, con lo sguardo confuso nei suoi occhi. Può non essere pienamente ritardato, ma ci sta arrivando, sicuramente?
"Non è così che ho pensato a lui" dice. Ha visto il suo personaggio come qualcuno che è stato gravemente vittima di bullismo, come una moglie maltrattata che continua a tornare dal suo aggressore. "Lui ha un’autostima nulla, e’ solo che e’ stato criticato cosi’ tanto che ogni volta che inizia a parlare ha paura che qualcuno lo zittisca."
La posizione era epica: nove ore a nord di Adelaide, in mezzo al nulla, a 150 miglia dalla prossima città. I due attori hanno vissuto in vecchi contenitori da trasporto dotati di finestre e brulicanti di mosche, in un villaggio di sole 50 persone. La temperature ordinaria è salita a 49 º C. E i canguri erano così abituati a vedere i veicoli che spesso saltano fuori davanti a loro.
"Metà della squadra aveva del sangue schizzato su tutte le loro auto" dice. "È stato pericoloso. Se saltavano proprio sul parabrezza, andavano fuori di testa e ti calciavano a morte all’interno dell’auto."
Ha amato quel posto. David Michôd ha detto al Los Angeles Times "Io non credo di aver mai visto un attore così felice come quando ho visto Rob scendere per la strada verso di me completamente solo. Praticamente saltellava." Nessuno lo conosceva laggiù. Poteva andare dove voleva. L'entroterra gli andava benissimo e gli manca ancora l'isolamento.
"Ho dimenticato com'è nella lingua aborigena, ma non c'è nessuna parola per 'ieri' o 'domani'. E c'era questo ragazzo, che stava semplicemente seduto, coperto di mosche per l’intera giornata, in attesa di essere chiamato sul set. Nessun commento, niente. Si arriva ad avere uno zen, lì. Voglio dire, non c’e’ niente da fare lì, comunque. Non e’ che devi attraversare la città per un meeting!"
Ci sediamo un attimo e ascoltiamo gli uccelli. E' stato un buon pranzo. Ha divorato il pesce e si è servito con le birre - tre ciascuno, che non è male, soprattutto in questa città. Non è l'entroterra, ma è tranquillo qui. E a lui piace un po’ di silenzio. Pattinson il minimalista. Gli ho chiesto se avesse avuto ancora episodi nervosi per The Rover, la sua performance più aperta e vulnerabile. Chiaramente non era a corto di sudore, erano 49 º C. Ci pensa un minuto.
"NO."
E il suo telefono squilla.
"Scusa, questo potrebbe essere il mio…" E una voce dice ad alta voce, "Ok, amico, è ora di andare." e lui ride. "Devo attraversare la citta’ per un meeting." Source - Traduzione Edited by Alexandra Borgia - 31/7/2014, 12:03
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