~Diario di Corte ~ Il Regno di Alexandra Borgia

Robert e Kristen : Interviste con Traduzioni, Topic Consultivo

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CAT_IMG Posted on 19/2/2015, 11:02

Libraia, Scrittrice e Promoter Culturale

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Kristen Stewart vista da Patty Smith e Fotografata da Steven Klein

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Anche in primo piano, con i suoi occhi verdi del colore delle secche dei Caraibi che riempiono lo schermo, Kristen Stewart sembra volersi nascondere , o almeno provarci. C'è un disagio, spesso tendente al terrore, che le fa stringere le labbra e corrugare la fronte, come se le fosse stato iniettato il siero della verità e sa che non sarà in grado di nascondere i suoi segreti più profondi. Sembra quasi che sia a disagio a causa della nostra attenzione, si agita quasi a voler diventare un'ombra di qualcosa, di qualunque cosa o di se stessa.
Questa tensione è stata il punto focale dei 5 film di Twilight, che hanno trovato il loro punto cardine nella Bella Swan di Kristen e nel suo inferno anaerobico di amore adolescenziale per un vampiro. Questo ha reso la Stewart l'esempio madre ad Hollywood dell'angoscia adolescenziale.
Da film comici come “Adventureland” di Mottola, ad “Into the Wild” di Penn, al film fantascientifico “Jumper” di Liman, fino ad arrivare alla sua ultima performance, quella di Lydia in “Still Alice”, la Stewart ha dimostrato di essere in grado di interpretare quell'angoscia con umorismo schietto, tanto sentimento, dolcezza, stupidità e tutto il resto.
Fin dai suoi primi ruoli, interpretati prima che diventasse adolescente, l'attrice ha da sempre dimostrato di sentirsi a proprio agio sul set, come se fosse nata per fare questo lavoro.

Fin dai suoi primi ruoli, recitati prima dell'adolescenza ("La sicurezza degli oggetti", "Panic Room", e "Cold Creek Manor"), l'attrice è sembrata essere un talento naturale, nata per recitare , come in effetti ha confermato di essere. La Stewart, ora 24enne, è cresciuta a Los Angeles, è cresciuta sui set cinematografici dove i suoi genitori lavorano dietro la macchina da presa a Hollywood. Nei suoi migliori ruoli, la Stewart, schietta, snuda sempre il suo animo, nudità che vorrebbe celare, e mette nella recitazione qualcosa di più, qualcosa di gentile anche; lei sembra aver trovato il modo per raggiungere un proprio autocontrollo con fatica eroica. Nel ruolo di Joan Jett in “The Runaways” il passaggio da tranquilla stella del cinema a rock star forte, è caratterizzato da continuità ed è sorprendentemente fantastico. E nel ruolo di MaryLou in “On the Road” la bellezza della Stewart diventa quasi tangibile, una polvere magica che si libra attorno a lei.. seducente, luminosa e volubile.

In "Sils Maria" di questo mese, per la regia di Olivier Assayas, la Stewart interpreta l'assistente personale di una grande e matura attrice, interpretata da Juliette Binoche, e per la sua performance, Stewart è stata la prima attrice americana ad essere nominata per l'equivalente francese di un Oscar, il César, in 30 anni. Il film verte in parte sulle tante sovrapposizioni esistenziali e intrusioni nel suo personale che un'attrice deve affrontare nella sua vita e carriera, dai soggetti da interpretare ai rapporti professionali e confidenziali con collaboratori, a cose come i profili e le interviste per le riviste. E, come la Stewart racconta al suo eroe, la scrittrice e cantante Patti Smith, lei stessa non è esattamente immune a queste intrusioni, ma se lei è orgogliosa della sua posizione in questo momento, e lo è, è solo a causa delle scelte che ha fatto lungo il percorso per arrivarci.

Patty Smith: Hey. È strano questo?

Kristen Stewart: È così, così strano. Hai intenzione di fare una vera e propria intervista, eh? Credo sia una figata.

Patty Smith: Quanti anni hai, 24? Io ne ha appena compiuti 68 e stavo pensando a quello che stavo facendo a 24. Non avevo ancora registrato 'Horses'. Stavo ancora lavorando in una libreria. Stavo facendo delle esibizioni, stavo scrivendo. Ma quello che hai già attraversato e compiuto professionalmente, è tipo....sorprendente. Volevi fare l'attrice fin da quando eri una ragazzina? Che cosa stavi pensando allora?

Kristen Stewart: Beh, attualmente mi sto godendo i benefici di una decisione che ho preso quando ero una persona con cui riesco ancora a relazionarmi ma che non sono più. Credo che volessi fare l'attrice perchè quando sei piccola, l'unica cosa che puoi fare sul set è essere un attore. Ed io ero davvero affascinata da questo processo. Volevo solo stare sul set, visitare mille posti diversi e lavorare strenuamente, proprio come i miei genitori. Entrambi lavorano in quest'industria. Loro fanno parte della crew. Io amo i film e voglio solo farne parte. Sono stata molto fortunata. Ho fatto audizioni per un po' di tempo e poi ho iniziato a recitare nei film. Dicevo sempre che sarei diventata la regista più giovane della storia. Ma ora penso sempre che prima devo fare gavetta fino a quando non sarò davvero pronta per la regia.

Patty Smith: Quando ero bambina, sognavo di essere Jo in Piccole donne. O Volevo interpretare Giovanna d'Arco. È stato come sognare ad occhi aperti. Noi tutti sogniamo ad occhi aperti, come i bambini. Sei stata nella posizione in cui è possibile realizzare questi sogni e proiezioni. Non so se è stato il tuo primo ruolo, ma ricordo il film che hai fatto con Jodie Foster [Panic Room, 2002] quando avevi, tipo, 12 anni?

Kristen Stewart: Sì, questo è stato il mio secondo film. E 'stato un processo lungo. Ho iniziato quando avevo 10 anni, finito di girare quando avevo 11, e il film è uscito quando avevo 12 anni.

Patty Smith:Wow, avevi solo 10 anni. Ho visto alcune delle riprese dell'intervista che hai fatto quando avevi probabilmente circa 12 anni.

Kristen Stewart: Oh, cielo.

Patty Smith: Sei così naturale e semplice. E durante i tuoi film, i tuoi personaggi hanno la stessa naturalezza, lo stesso modo diretto di essere. Jodie Foster ha gli stessi modi, e mi chiedevo se lei ti ha influenzato del tutto come attrice, se hai imparato da lei.

Kristen Stewart: Sono stata molto fortunata a lavorare con lei da piccola perchè a volte mi sono davvero sentita oppressa... A volte, le persone mi dicono che prendo tutto troppo seriamente e che forse sono troppo entusiasta e che questo viene visto come se volessi far intendere di essere migliore di loro. Ma lavorare con persone come Jodie- siamo abbastanza in sintonia spiritualmente. C'è qualcosa di speciale quando le persone ti guardano e dicono “Ascolta, so che è imbarazzante ma dobbiamo essere onesti”. Avrei potuto essere molto sfortunata e mi sarei paragonata a qualche altra attrice e mi sarei sentita inadeguata. Non riesco a mettere una maschera. Non sono una che si esibisce. E per le persone è molto difficile accettare un tono di conversazione serio da parte di una bambina senza pensare che lei sia montata.

Patty Smith: Diciamo che quando sei una tipa piuttosto solitaria o molto diretta, so (per esperienza personale) che le persone mi hanno sempre vista come una piuttosto rigida o che non ama stare in compagnia. E' solo che ognuno di noi ha degli obiettivi. Solo tu sai cosa vuoi realmente e devi proteggerti da tutto ciò verso cui la gente vuole indirizzarti. Sei un'attrice e ci sono molte aspettative, aspettative hollywoodiane. Ma per me tu sei, non solo un'attrice, ma anche una gran lavoratrice, coinvolta in molte discipline differenti. Sei curiosa verso di esse, soprattutto quando si tratta di regia e scrittura.

Kristen Stewart: Questa è una cosa a cui tengo molto. Divento pazza se non faccio qualcosa, del tipo che devo spezzarmi la schiena. E' anche molto inaspettato concentrare qualcosa di così personale, qualcosa che richiede privacy. Improvvisamente, lo liberi nel mondo e lo inserisci in un contesto in cui si potrebbe facilmente banalizzare tutto ciò per cui hai lavorato. Se le persone percepiscono questo disagio, non sono dalla parte del torto. Sembra strano. Sembra innaturale perchè, improvvisamente ti giri e dici “Ok, lascerò che tutti vengano a conoscenza di questo progetto”

Patty Smith: Il lavoro.

Kristen Stewart: Il lavoro, sì.

(Sono in una posizione comoda a godere dei benefici di una decisione che ho preso quando ero una persona nella quale ancora in parte mi rivedo, ma che non sono più. - Kristen Stewart)

Patty Smith: Beh, la nostra cultura è molto cambiata. Quando ero ragazzina, si andava a vedere i film. Sapevi molto poco della vita personale dell'attore, tranne quello che sarebbe stato, come, in Photoplay o qualcosa di simile. Non avevamo il "The Making of ..."( Dietro le scene) di ogni singolo film, e gli attori non dovevano ridurre questo enorme pezzo di lavoro che avevano fatto in uno slogan. Io sono una fan di film e show televisivi, e non mi aspetto nulla da attori e attrici, o chiunque, solo un buon lavoro. E' importante quello che fanno. Non mi sento come se mi spettasse un pezzo della loro vita personale. Il controllo o l'aspettativa degli altri ti influenzano?

Kristen Stewart: Non si può ottenere tutto in termini di lavoro, mai. No. Mi sono sempre sentita chiedere che tipo di cose voglio fare, e se prendo decisioni basate sul mio ultimo progetto. Ho fatto un grande film di franchising su un vampiro che si innamora di una ragazza normale. E mi sento chiedere, "Ora vuoi mostrare loro che si può essere anche un vero attore serio?" E io "Come, non ero un vero attore prima di ora ?" [ride]

Patty Smith: Esattamente. Ho amato il tuo lavoro in quei film. Ho pensato che l'impegno di tutti in questi film era reale. Come "The Hunger Games", se si accetta il mondo nel quale si cerca di entrare , questo è quello che stiamo cercando.

Kristen Stewart: Giusto. Voglio dire, è stato un processo lungo, quindi è difficile generalizzare su di esso nel suo complesso. Non era del tutto coerente ma sicuramente riconosco che era fluido e scorreva. Ma l'intenzione è così fottutamente pura in un modo strano. Chiunque vuole disprezzare Twilight, ho completamente capito, ma è sempre stato qualcosa (Twilight) di cui io sono stata infinitamente e fino ad oggi, fottutamente orgogliosa. Le sensazioni che mi danno i miei ricordi e i ricordi stessi, sono buoni.

Patty Smith: Si dovrebbe essere, perché hai impersonato un personaggio che la gente voleva vedere come il proprio preferito eroe dei fumetti o come le ragazze dei libri di Piccole Donne.

Kristen Stewart: E' ridicolo per me sentirti dire una cosa del genere. Sai, per la mia età ed ho 24 anni, ho fatto molto, e se penso che alla mia età tu non avevi nemmeno inciso un album... Ho letto “Just Kids” ed ancora non ho colto appieno ciò per cui tu hai combattuto con pathos. E' stato così naturale per te, la tua inclinazione all'esplorazione, alla creazione e alla libertà, senza sapere verso quale direzione ti stessi dirigendo. Tu mi hai chiesto se tutte quelle cazzate influenzano il mio lavoro e la risposta è no. Ma ci sono altre cose che lo influenzano. “Just Kids” mi ha fatto volere -sai, è super romantico e smielato- ma ho iniziato a dipingere grazie a te. Ho iniziato a credere in altri aspetti di me stessa grazie a quel libro, perchè io mi dicevo sempre: “Cazzo, avrei dovuto fare tutto questo quando avevo 17 anni. Avrei dovuto capirlo prima”. E una cosa che mi fa sentire a mio agio con il mio ritardo è che tu sei così influenzata da altre persone. Hai un'amore profondo per gli altri. Molti artisti sono narcisistici. E' molto convalidante e rassicurante, proprio ciò di cui avevo bisogno. Mi è successo qualcosa e sono diventata famosa molto giovane e questo ti blocca in qualunque aspetto della tua vita perchè senti che questa è l'unica cosa per cui sei brava e che questo è il motivo per il quale non puoi mollare.

Patty Smith: Ma il punto è che tu sei brava nel tuo lavoro, ma sei giovane. Hai una marea di idee. Mi hai fatto leggere qualcosa dei tuoi scritti. Le tue idee sono buone. Quando ero bambina facevo dei sogni su cosa volevo diventare, ma non ho dovuto patire lo scrutinio che hai patito tu. Io, da giovane, ho sofferto solo perché ero una ragazza di campagna a New York. Sono stata presa in giro da molti componenti della Factory. Anche Andy Warhol mi considerava rozza. Ho conosciuto queste persone ed ho dovuto imparare ad essere forte. Le cose erano due: o venivo schiacciata da questi soggetti oppure mi tagliavo i capelli alla Keith Richards dicendo “Vaffanculo”. Ma quello scrutinio ferisce, le costanti cazzate, le speculazioni sulla tua vita privata.. deve essere difficile. Ma alla fine, tutte queste cose sono secondarie. Ciò che rimarrà in 20, 30 anni da ora - tutte quelle persone e i loro commenti stupidi e le loro previsioni, saranno dimenticati. Ma se il tuo lavoro continua a crescere ed è e sarà buono ,esso verrà ricordato. Alla fine tutto ruota attorno al lavoro. E tu non sei in ritardo, come hai detto prima. Tu hai imparato molte cose tecniche, molte discipline. E puoi applicare tutto ciò che hai imparato in generi diversi.

Kristen Stewart: Sono d'accordo.

Patty Smith: Ma volevo chiederti una cosa sulla scena in COSM in cui il tuo personaggio, Valentine, legge le battute con Maria Enders. Ho amato questa scena perchè ha così tante sfaccettature. Quando le attrici interpretano attrici, o attori interpretano attori, devono trovare, per forza, un livello più profondo. E' ciò che fa Michael Keaton in “Birdman”, in cui lui interpreta un attore sul palco, che si ritrova nel momento della performance della sua vita. Ma Juliette Binoche legge le sue battute-un'attrice che interpreta un'attrice- e tu la vedi andare su un altro livello, più alto, solo dalla lettura delle sue battute. Per me è stato molto affascinante. E il tuo personaggio è molto complesso: tu sei un'assistente che aiuta un'attrice, ma senza tradire te stessa, Kristen Stewart, anche tu attrice.

Kristen Stewart: [ride] Sì.

Patty Smith: È stato un grande pezzo di lavoro perché richiede una certa dose di moderazione, di controllo.

Kristen Stewart: Il film parla del lavoro e del suo costo, soprattutto se sei qualcuno che non riesce a relazionarsi al concetto di quanto sia difficile rinunciare a grandi parti di te stessa. Ma Valentine ammira di Maria proprio questo. C'è compassione, ma c'è anche la consapevolezza che lei sarà per sempre isolata. La guarda e pensa: “Tu sei geniale. C'è qualcosa di magico, innegabile ed intoccabile in te e io ne sono affascinata. Voglio avvicinarmi più che posso”. Ma c'è anche distanza tra lei e Maria, e ne sono entrambe ossessionate ma non riescono a superarla. Una è l'appassionata d'arte e l'altra è l'artista. C'è questo disperato bisogno di capirsi a vicenda -questa è l'attrazione- ma al tempo stesso, penso che il motivo per il quale siano attratte l'una dall'altra è proprio questo fatto di non capirsi a vicenda.

Patty Smith: Hai un dono per mostrare moderazione. Anche Bella Swan, ha una vena pratica, anche se non del tutto , lo sai....-

Kristen Stewart: Da idioti.

Patty Smith: [ride] “No, lei rinuncia a tutto per l'amore. E va fino in fondo. Ma questa schiettezza che ti caratterizza, mista ad un certo grado di compostezza ed anche un po' di distacco, amplifica un certo aspetto del personaggio. In “On the Road”, Marylou era assolutamente naturale. Ho percepito il personaggio. Ho amato il lavoro che hai fatto su di lei. Molto spesso accade che le persone, per rendere dei personaggi spensierati, siano troppo aggressivi o odiosi. E negli anni '40 e '50, una ragazza con uno spirito libero doveva sempre vivere in quel contesto: un mondo di uomini. Ma lei illumina lo schermo quando balla e anche quando viene lasciata.

Kristen Stewart: Grazie. Questo è stato probabilmente il più difficile per me, il lasciarsi andare e mostrare un po' di esuberanza.

Patty Smith:Sei la più esuberante. Anche con tutti i leggendari personaggi intorno a te, questa ragazza si distingue.

Kristen Stewart: Beh, probabilmente MaryLou era l'unica ad essere considerata eguale a Kerouac. Abbiamo parlato con molte persone che li conoscevano. I biografi ci hanno raccontato che lei, probabilmente, era la versione più pura dell'idea di spirito libero che caratterizza la Beat Generation, perché non aveva aspettative. Nessuno la conosceva. A nessuno importava. Per cui lei è sempre riuscita a rimanere nello stato d'animo che ha inspirato quel libro. Mentre i due ragazzi, come dici tu, si sono montati la testa.

Patty Smith: Mi piace molto quello. Quale film hai in uscita?

Kristen Stewart: Ho avuto una bella esperienza sul set di “Equals” grazie a Drake Doremus, che ha diretto il film. In genere lui lavora solo seguendo delle linee guida. Questo è stato il suo primo film con un copione perchè era un concetto un po' complesso e con un budget più corposo rispetto a ciò a cui era abituato, per cui è stato necessario avere una sceneggiatura. Ma è stato come se io, Nick (Hoult) e Drake fossimo complementari. Molti registi usano paroloni e dicono che scopriremo qualcosa insieme e come, recitare in un film, sia una specie di meditazione e che alla fine capiremo il perché siamo su quel set, che risponderanno a tutte le nostre domande e poi, al quinto giorno, i tempi stringono e loro se ne escono fuori dicendo “Ok! Ora facciamo in questo modo!!”. Il processo di creazione del film prende il sopravvento e tu ti ritrovi a dover pensare a come essere spontanea, che è palesemente contraddittorio. Per cui, a volte, succede che bisogna accontentarsi e fingere. Invece, sul set di “Equals”, non c'erano aspettative. Magari succedeva che un giorno non giravamo una certa scena, vuoi perché non c'era tempo, vuoi perché non ce la sentivamo, per cui la posticipavamo. Non c'è stato un solo momento in cui abbiamo riempito dei vuoti con delle bugie. Sia che il film faccia pena, sia che abbia successo, non mi sono mai sentita così libera in questo ambiente. Ecco quando sai di aver fatto un buon lavoro.

Patty Smith: Ogni volta che saliamo sul palco per fare un concerto, ovviamente vogliamo trasmettere il più possibile alla gente. A volte solo attraverso battute stupide e, a volte, è un po' di improvvisazione trascendente o qualcosa di molto semplice. La chiave è che è un momento umano. E per raggiungere questo all'interno di un film, che, come hai detto tu, con tanto di preparazione, è necessario preparare la spontaneità.

Kristen Stewart: È così raro.

Patty Smith: Ma questo è un dono. Ho alcuni amici che sono attori. Ho visto il loro lavoro. E vorrei dire che di tutte le arti, la recitazione è la più estenuante, ingrata. Mai chiedere scusa per il tuo lavoro. Se la gente non accetta la serie di Twilight per quello che è, beh,che si fottano. Milioni di persone amano quella serie. Ha dato loro qualcosa. Ha detto qualcosa a proposito di amore e di onore. E la recitazione è un lavoro davvero difficile. Non è un lavoro romantico. Ho visto le ore di trucco, ore seduti in attesa per le luci, o perché si perde l'inquadratura, la luce giusta , o inizia a piovere, o qualsiasi altra cosa. E anche se ti senti una merda o hai un'emicrania, devi farlo, 12, 13 ore al giorno.

Kristen Stewart: È divertente perché tutto ciò che è situazione di merda è quello che mi piace di più. [ride] Mi piace questa sensazione, seduti intorno sul set e di essere come, "Ugh, altre quattro fottute ore fino a quando siamo in grado di andare a fare quello che abbiamo intenzione di fare per mesi."

Patty Smith: Sei come il personaggio di Robert Duvall in Apocalypse Now. "Mi piace l'odore del Napalm al mattino."

Kristen Stewart: Yeah! Esattamente.

Patty Smith: Io sono allo stesso modo. Ho, come, nove ragazzi su un tour bus, un 12, 13 ore di auto da Portland, e non c'è niente da mangiare e si arriva in città e tutto è chiuso e 'proprio come ... mi piace.

Kristen Stewart: Lo so.

Patty Smith: Ma è estenuante. La gente pensa che si vive una vita così romantica, ma ha i suoi ritmi da caserma. Allora, cosa stai facendo ora? Cosa stai facendo per te stessa?

Kristen Stewart: Sto scrivendo una poesia per il matrimonio di una delle mie migliori amiche (Riley Keough). E questo stranamente mi ha coinvolta tanto, di recente. Sto cercando di sviluppare un po' più di fiducia alla mia mano, perché tutto quello che faccio in termini di produttività è sempre molto cerebrale. Così ho fatto un paio di dipinti. Sto cercando di trovare un team, anche, perché ci tengo a iniziare a fare i miei film. Ho solo bisogno di trovare i miei ragazzi. Devo solo trovare le persone giuste. Devo trovare un direttore della fotografia, soprattutto. Ho un paio di produttori che mi stanno aiutando nella ricerca. Tu hai letto il mio cortometraggio

Patty Smith: Mi è piaciuto molto. Mi è piaciuta la scrittura. Era un po' come un lungo poema in prosa.

Kristen Stewart: Speriamo che nel film questo si senta.

Patty Smith: Alla fine, vuoi dare il tuo lavoro alla gente e speri che lo capiscano e lo condividano, ma non essere dura con te stessa.

Kristen Stewart: Giusto. Devo sicuramente ricordarmelo.

Patty Smith: Non lasciare che i commenti di altre persone su ciò che stai facendo o che hai fatto ti mettano in discussione. Hai detto una cosa davvero cool allo Show di Seth Meyers.

Kristen Stewart: [ride] Oh mio Dio. Hai fatto un bel po' di ricerche. È così carino da parte tua.

Patty Smith: Non ho fatto nessuna ricerca. Ero in giro e ho acceso la TV ti ho vista inquadrata e così ho guardato. E, prima di tutto, non so come si può camminare in quelle scarpe perché io sono così goffa.

Kristen Stewart: Amica, io posso farlo per circa tre minuti.

Patty Smith: [ride] Seth Meyeras ti chiedeva circa la serie di Twilight e ha detto che era una parte importante e che c'era un filo conduttore, ti ricordi?

Kristen Stewart: Sì. C'è un filo conduttore. Le persone cercano sempre di comparare/confrontare Twilight con le scelte che faccio, cercando di capire il motivo per cui ho fatto certe scelte che ho fatto; devo dire che ogni singolo momento che mi ha portata qui, ora, mi ha reso quello che sono. Ogni film che ho fatto, è collegato l'uno all'altro anche se in modo indipendente, perché un po' di me è in ognuno di questi, ed è parte della mia crescita personale. Non credo che gli attori possono fare molto per nascondersi agli altri. Se stai facendo un buon lavoro, stai mostrando una parte di te a qualcuno, quindi non posso dire che Twilight non ha nulla a che fare con Still Alice e Sils Maria. Hanno a che fare con l'uno con l'altro. Sono quello che sono.

Patty Smith: Mi piace, il filo conduttore. Perché alcuni lavori la gente li ama e qualche lavoro rimane ai limiti. So cosa che vuol dire essere lodato un mese e poi un paio di mesi più tardi, si fa qualcosa e agiscono come...

Kristen Stewart: Se li avessi delusi.

Patty Smith: O che hai completamente cambiato il tuo modo di essere. E tu stai esplorando. Come diceva Walt Whitman.... "contengo moltitudini". E un attore dà voce alle tante moltitudini che contengono tutti. Ecco perché amiamo i film, perché amiamo i nostri programmi TV: guardiamo persone diverse che rappresentano un aspetto di noi stessi, forse anche quello che non ci piace. E dobbiamo fare tutto il lavoro che facciamo per arrivare dove siamo in questo momento e stiamo facendo il lavoro che stiamo facendo. In questo istante. E il momento del lavoro che farai in futuro. Non c'è motivo di rimpiangere nulla. Il rimpianto è uno spreco. Ogni singola cosa che facciamo ci arricchisce. Basta sapere che sto dalla tua parte anche se da lontano.

Fonte / Traduzione by Donna Carmen



Edited by Alexandra Borgia - 1/3/2015, 12:19
 
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Robert su Yahoo Singapore - 'Life' Berlinale Press Junket

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EN Interview 1 - Da quando i film di Twilight lo hanno trasformato in un oggetto di attenzione di massa, Robert Pattinson ha cercato di trovare la sua strada libera dall’ossessione delle fan e di lasciare il segno come un attore serio. Film come Cosmopolis e Bel Ami hanno aiutato a distanziare il pubblico dal suo alter ego come vampiro, e ora, in Life di Anton Corbijn, Pattinson dà quella che è probabilmente la migliore performance della sua carriera. Il ventottenne rubacuori interpreta Dennis Stock, il fotografo le cui iconiche foto di James Dean durante gli ultimi mesi della sua vita, hanno sostenuto la leggenda dell'attore, ancor più dei i suoi film.

"James Dean è una figura molto iconica per me", dice Pattinson. "Lui rappresenta i giovani insoddisfatti e l’alienazione in un modo (così) potente che risuona ancora con noi (inteso come “ancora oggi”). Quelle foto di Dean, come quella in cui cammina in Times Square, sono parte della nostra immagine e impressione su di lui, molto più di quanto lo siano i suoi film. È possibile sentire la sua aura mistica in quelle foto. "

È stata un’ironica scelta di ruoli per Pattinson, che era già in grado di provare com'è la vita dall’altra parte dell'obiettivo della fotocamera: "Quando sei sul tappeto rosso, è un'esperienza inquietante perché non vedi i fotografi in quanto sei accecato dalle luci e dai flash la maggior parte del tempo! Da fotografo, ti nascondi dietro la tua fotocamera."

Uno dei film più attesi al recentemente conclusosi Film Festival Internazionale di Berlino, LIFE esplora le vite parallele di James Dean - interpretato da Dane DeHaan - e Dennis Stock (Pattinson), mentre il secondo sta compiendo un viaggio scattando foto di Dean come parte di un incarico per Life Magazine, una delle riviste più famose della sua epoca. Le foto, successivamente, sono diventate cose leggendarie e poster che i giovani mettevano sulle loro pareti come simbolo di ribellione giovanile e di moda.

Pattinson non solo ne capisce qualcosa di come James Dean dev’essersi sentito quando la sua carriera a Hollywood è salita alle stelle nel giro di pochissimo tempo, ma anche del modo in cui le stelle di oggi - Pattinson incluso - sono così sovraesposte che perdono tutto il mistero.

"La gente non sa molto della vita privata di Dean e le foto che Stock gli ha scattato hanno avuto molto più impatto e significato di quanto si possa immaginare oggi," Pattinson riflette sul lavoro del fotografo scomparso nel 2010.

Per il regista Anton Corbijn, il film ha anche un significato più profondo in quanto, prima di diventare meglio conosciuto come regista, ha ottenuto una notevole fama per il suo servizio fotografico fatto per NME (è una rivista musicale britannica) al frontman dei Joy Division, Ian Curtis, poco prima che si impiccasse. Così come ha fatto Stock con le sue foto di Dean, le immagini di Curtis scattate da Corbijn hanno a loro modo amplificato la leggenda del mitico cantante, e Corbijn ha, successivamente, diretto il film “Control” che rappresentava la vita oscura e difficile di Curtis.

Con addosso una barba piuttosto rigogliosa e dall’aspetto piacevolmente arruffato, Robert Pattison è stato salutato da folle adoranti durante la sua permanenza al festival di Berlino. Indossava una giacca grigia di Armani e dei jeans per la nostra chiacchierata nell’hotel a cinque stelle “de Rome”.

Oltre che in Life, il pubblico vedrà Pattinson interpretare il Colonnelo T. E. Lawrence in Queen of the Desert, un film interpretato da Nicole Kidman e diretto da Werner Herzog.

L'INTERVISTA



Domanda: Robert, è stato fonte di ispirazione interpretare un fotografo iconico come Dennis Stock?

Pattinson: Le sue foto hanno giocato (svolto) un ruolo enorme della nostra coscienza collettiva su James Dean e sul mito che ancora lo circonda 55 anni dopo la sua morte. Quasi tutti hanno visto alcune di quelle foto e tante persone, me compreso, sono state influenzate dalla propria immagine e percezione di Dean e di come egli rappresenti i giovani insoddisfatti. Dean è ancora una delle figure chiave che rappresentano una sorta di sfida e di ribellione e qualcuno che sentiva la confusione dell’essere giovani e non del non voler adeguarsi o attenersi alle regole. Ci sono davvero pochi fotografi che sono stati in grado di catturare questo tipo di mistica, allo stesso modo in cui l’ha fatto Dennis Stock.

Domanda: Come ti sei relazionato a Dennis Stock e al suo lavoro come fotografo?

Pattinson: Ciò che mi affascinava era che lui era un artista che lottava per soddisfare le proprie aspettative su quello che avrebbe dovuto fare in quanto artista. Lui non si sentiva abbastanza compiaciuto e non sentiva di star facendo il lavoro che voleva fare. Ho avuto a che fare con lo stesso tipo di problema per molto tempo, cercando di raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato e volendo fare il miglior lavoro possibile. Sono ancora molto spinto a fare un lavoro che mi sfidi.

Domanda: Hai attraversato una fase alla James Dean nei giorni della tua giovinezza?

Pattinson: (Ride) Penso che quasi ogni attore abbia un momento nella sua vita in cui o è ossessionato da James Dean o cerca di imitare qualche aspetto della sua personalità o del suo stile di recitazione. Ero un suo fan ancor prima di voler diventare un attore. Tutti noi vogliamo apparire fantastici quanto lui anche se è praticamente impossibile! (Ride) Io ammiro molto il suo lavoro anche se non penso di essere simile a lui e non avrei il coraggio di confrontarmi con lui.

Domanda: Avresti voluto interpretare Dean tu stesso?

Pattinson: No! Non avrei osato. E penso che Dane (DeHaan) abbia fatto un lavoro brillante.

Domanda: Che tipo di ricerca hai fatto per prepararti al film?

Pattinson: Anton (Corbijn) mi ha mostrato una intervista registrata di Dennis Stock in cui lui era molto scortese con l'intervistatore. Era sempre una figura molto complessa e aveva un sacco di rabbia dentro perché era molto ambizioso e voleva lasciare il segno come artista. Era molto geloso degli altri artisti.

Ho anche trascorso diversi mesi imparando ad usare una macchina fotografica e lavorando con le fotocamere allo stesso modo in cui lo farebbe un professionista. Ho scattato un sacco di foto e praticato lo stesso tipo di movimento che fa un fotografo mentre lavora. Per un fotografo, la macchina fotografica è sostanzialmente un'estensione del proprio corpo e lui si nasconde dietro di essa mentre sta scattando le foto.

Domanda: Dennis Stock è stato molto combattuto circa il suo lavoro. Ti sentivi allo stesso modo?

Pattinson: Ho sofferto di una mancanza di fiducia in me stesso. Ti preoccupi che stai solo fingendo e la gente inizierà a vedere attraverso di te. Così la paura mi fa andare avanti e mi spinge a raccogliere quante più sfide possibili. Stavo facendo cose molto più difficili per me, da sempre preoccupato del mio lavoro, e poi ho cominciato a capire che dovevo solo semplificare il mio approccio e lasciare che i miei istinti prendessero il sopravvento. Mi sento molto più sicuro ora, ma ho ancora abbastanza dubbi che mi fanno venire voglia di continuare a migliorare ed evolvere come individuo e come attore.

Domanda: Questo tipo di film affronta il tema della celebrità e di come un attore diventa esasperato. Tu hai sperimentato questo con il tuo ruolo di Edward Cullen nei film di Twilight. Come hai attraversato questa parte della tua carriera?

Pattinson: E’ diventato molto più facile con il passare degli anni. Non è solo il fatto che siano passati alcuni anni dall’ultimo Twilight, è anche che io sono diventato molto più bravo a maneggiare l'attenzione.
Una delle cose interessanti del film è che tratta di come qualcuno come Stock può bloccare se stesso e stare (fermo) sulla propria strada a causa delle sue paure e gelosie. Voleva essere visto come un artista nello stesso modo in cui era visto Dean e questa è stata una questione complessa per lui. Ho anche affrontato le mie ansie in merito a ciò che volevo raggiungere e ai miei obiettivi artistici.

Domanda: Come senti che stia andando avanti il processo? (in merito alla carriera di Rob)

Pattinson: Sento di essere dove voglio essere. Non mi sento più frustrato dall'eredità di Twilight e dal fatto di essere stato identificato per il mio lavoro in questi film. Sapevo che ci sarebbe voluto un po' di tempo prima che la gente fosse stata in grado di vedermi in modo diverso e che avrei dovuto interpretare un sacco di ruoli diversi così da ribaltare le aspettative della gente su di me. E' normale a causa del grande successo di quei film. Ma nel lungo periodo ho cercato di trarre vantaggio dall’attenzione che ho guadagnato e di trovare più ruoli interessanti possibili. Penso che le persone stiano cominciando a vedermi in modo diverso ora.

Domanda: C’è stato un film in particolare che ti ha aiutato a farti sentire di essere sulla strada giusta per la tua carriera?

Pattinson: Ero un po' alla deriva ed insicuro su che tipo di film volevo fare, fino a quando non ho fatto Cosmopolis con David Cronenberg. Mi ha offerto il ruolo dal nulla solo poche settimane dopo aver finito l'ultimo film di Twilight e all'improvviso sono stato gettato in questa storia incredibile ad interpretare un personaggio molto complicato. Questo ha cambiato la mia prospettiva e ho capito che questo era il tipo di lavoro che volevo fare. Ha fatto una grande differenza per me.

Domanda: E’ più facile essere Robert Pattinson ora?

Pattinson: (Ride) Non lo so... ma mi sto divertendo molto di più ora. Devi superare tutte le cose che ti frenano, e poi tutto inizia a diventare molto più facile in generale.


Fonte / Traduzione *rosamy*

 
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CAT_IMG Posted on 7/3/2015, 09:54

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CR Fashion Book - Issue 6: Nel letto con Kristen Stewart

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Per me, la cosa più interessante in una persona è quando è guidata da un impulso genuino nel fare una cosa, non solo per farlo, non per come verrà percepito. Penso che sia figo. Ogni volta che vedo qualcuno fare qualcosa come se non potesse non farla farla, come avesse solo bisogno di tirarla fuori. Come avessero il bisogno di creare. E’ una costrizione e la condivido. Queste persone sono interessanti e misteriose, un po’ dark e un po’ eleganti. Questo impulso viene da qualche parte. Viene dal desiderio, dalla curiosità, e non si può fingere.

E’ indescrivibile. E’ come una bruciatura. Si può avvertire quasi all’istante, questa curiosità innata, perché non tutti ce l’hanno. Questo è quello che mi attrae, cazzo. Se incontri qualcuno che ti infiamma, o sei in una stanza e qualcuno entra e ti dà quella vibrazione, è quello che la gente vuole. La persona che ti trasmette una vibrazione, attrae sempre di più.

Questa attrazione è fottutamente magnetica. Ti senti come volessi qualcosa da questa persona e sei come ..Wow, non ti conosco nemmeno, ma vorrei qualcosa da te. Ti senti come se puoi dare qualcosa. Non è una cosa egoistica, sta accadendo tra di voi, ed è reciproca. Ed è quasi sempre istantanea. Non è difficile per me capirlo, ne sapere chi sono miei amici. Mi fido del mio contatore di energia, ma non ho paura neanche ad avvicinare gente che potrebbe ferirmi.

Non affronto la mia vita con tatto, tutt’altro. Sono incredibilmente impulsiva e sono sicuramente molto anticonformista. Amo vivere e amo la gente. Mi fa uscire fuori (da me stessa) e voglio conoscere tutto su di essa ogni volta. Questo non è qualcosa che posso accendere e spegnere.

Io personalizzo assolutamente tutto e la maggior parte delle persone che mi piace avere intorno sono allo stesso modo. Devi sicuramente essere una persona che si fa un po’ coinvolgere per poter creare qualcosa. La maggior parte delle persone creative sono piuttosto consapevoli di essere auto-ossessionate, ma se hai un po’ di fiducia in te stesso, cazzo, e sei sicuro del tuo lavoro, sarai abbastanza pazzo da credere che riuscirai a farlo davvero.

Quando scelgo un personaggio ho lo stesso impulso ardente, quasi un bisogno sociopatico. Questa sensazione di ..”Oh mio Dio, perché mi sento in questo modo? Perché mi sento come se potessi morire per questo? Devi sentirti davvero altamente impalata/polverizzata (stakes: bastone altamente tagliente che si usa per infilzare i vampiri nel cuore e polverizzarli. n.d.t.), come, se non ti impegnassi e non fossi totalmente lì per questa persona e poi hai la capacità di poterlo fare. Interpretare un personaggio è una grossa responsabilità verso un gruppo di persone che stanno mettendo i loro cuori, le loro anime e il loro sangue in qualcosa. Alla fine stai rendendo giustizia a qualcuno.

Questa pressione mi guida, sono un po' un' estremista. Fare cinema a volte significa girare solo per 20 giorni e ho la capacità di resistenza per immergermi pienamente e farmi ossessionare da qualcosa per quel lasso di tempo. Posso farlo. Posso davvero uscire da me stessa e mi piace sentirmi fuori controllo. Mi piace questa idea, solo sentirsi assoggettata a qualcosa, come se questo mondo esistesse separatamente da me. Mi piace spingermi attraverso l'inferno e sperimentare davvero quel dolore. Quello è il momento in cui mi sento più soddisfatta, quando alla fine mi sento come se avessi distrutto me stessa. E' per questo che ne vale la pena. E' come mettere un tuono in bottiglia (penso sia un modo di dire). Se non lo prendi al volo, allora non lo prendi più. La cosa strana è quando finisce, è veramente surreale cadere sul tuo sedere e ritrovarti in un altro mondo di sensazioni. E' finita, è completamente finita.

Ma ogni ragazza che ho interpretato è ancora molto dentro di me. Si, ovviamente vi è una separazione. Noi non siamo le persone che interpretiamo. Allo stesso tempo, ogni ruolo rappresenta una fase della mia vita con la quale mi sento personalmente in contatto. Stranamente i ricordi del mio personaggio sono miei.

Fonte / Traduzione di Nicky

 
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CAT_IMG Posted on 14/3/2015, 09:30

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Robert Pattinson su Hoy Magazine: "La gente può impazzire con la pressione mediatica'

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C'è poco o nulla in Robert Pattinson del giovane timido protagonista del franchising vampiresco della saga di "Twilight", che lo ha sottratto all'anonimato per il resto dei suoi giorni. Bisogna immergersi nei social network e scoprire il fenomeno Pattinson per capire il distacco dell'attore dalla febbre della fama. "Ho imparato a difendermi, a non parlare più. Ho scoperto che nessuno è interessato ai dettagli e preferisco stare lontano da queste reazioni in massa. "

"Maps to the Stars" trasforma Pattinson in un autista di limousine che trasporta le celebrità del cinema da un posto all'altro a Hollywood, mentre a sua volta va ad audizioni che cercando di trovare la propria nicchia. "Quando ho letto la sceneggiatura l'ho trovata divertente, mi è piaciuto il dialogo e l'architettura della storia. Questo è Cronenberg, un regista che con i suoi 71 anni rimane sovversivo e combattivo. "

È un po' macabro che il regista canadese ha scelto per il ruolo di perdente uno dei più ricercati attori di Hollywood. "Questo fa parte del suo senso dell'umorismo. Conosco molte persone che appaiono come i personaggi. Si tratta di una storia onesta e molte attrici come Havana (interpretato da Julianne Moore), diventano un po' pazze per la pressione. Nel settore c'è un sacco di energia negativa e non saprei dire perché, ma c'è, è davvero strano. "

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Pattinson è diventato uno degli attori preferiti di Cronenberg, con il quale ha lavorato lo scorso anno anche in "Cosmopolis". "Sono il primo ad essere sorpreso e sono molto grato per l'opportunità che mi ha dato. La sua fiducia ha aperto molte porte che altrimenti rimarrebbero chiuse a me. Collaborare con un "autore" è stato molto positivo per la mia carriera. "

«Troppa pressione intorno a me»



L'industria cinematografica aveva bisogno urgentemente di un ragazzo come Robert Pattinson, in grado di sentirsi sicuro e al tempo stesso capace di non prendersi troppo sul serio, accettando la situazione con una dose di umorismo. "Come attore voglio essere parte di progetti che abbiano un senso. Per qualche tempo non è apparso nessun film commerciale che ha richiamato la mia attenzione. C'è troppa pressione intorno a me e non mi interessa alimentare quella bestia. Io preferisco essere protagonista in film indipendenti piuttosto che in un film di supereroi con cui non sento alcun collegamento. "

In relazione con la cantante FKA Twig, l'attore ha superato il dramma della sua relazione con Kristen Stewart e guarda al futuro scrivendo un nuovo capitolo, che non include la produzione di un disco musicale. "Non affronto le critiche molto bene e ne ho abbastanza di quelle che ricevo come attore, per mostrare anche la mia musica. Non sento il bisogno di essere criticato per questo. "

Fonte Spagnola - Fonte Inglese



Edited by Alexandra Borgia - 14/3/2015, 10:02
 
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CAT_IMG Posted on 21/3/2015, 10:08

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Kristen su Madame Le Figaro: "Non sono diventata folle"

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All'ex star adolescente di Twilight, è riuscita l'impresa di portare un Cesare per la sua vibrante performance in Sils Maria, di Olivier Assayas. Oggi la cattiva ragazza di Hollywood, l'inquietante musa di Chanel, impone il suo talento radicale con Still Alice.

L'usignolo canta, il cane abbaia, la pioggia bagna e Kristen Stewart è naturalmente abbagliante. Tutto questo fa parte di un ordine immutabile. Di per sé, è l'incarnazione di una nuova generazione di attrici che coltivano l'aria burbera e diffidente degli stanchi cow-boys. Una copertura diabolica, un fisico androgino, un'aria ribelle, una bellezza paradossale - rude e femminile - miscela di un sex appeal incandescente, insomma, una certa idea del fascino moderno, che coltiva una "tendenza trash" raffinata. La ribelle di Hollywood che sembra "il nuovo maschiaccio" ripete all'infinito:

"Io metto i guanti da boxe con "NO" scritto sopra. "

E questo le porta delle opportunità. Lei è la prima americana ad aver vinto un César, la migliore attrice non protagonista per Sils Maria, l'ultimo film di Olivier Assayas.

Dal César all'Oscars


È nel bianco e vaporoso abito Chanel - è una delle muse magnetiche della casa di Rue Cambon - la fronte attraversata da un ciuffo ribelle, che l'attrice siè fiondata sul palcoscenico del Teatro Châtelet per ricevere la sua ricompensa, lasciando cadere un "Wow! " lapidario, seguito da qualche parola a bocca asciutta in francese e una dichiarazione d'amore indirizzata a Juliette Binoche, sua partner nel film.

"Tu sei quello che amo di più al mondo. Grazie per questo trofeo. Stasera sono la più felice "
ha detto con questa frase al laser. Un fraseggio lucido, preciso, fatto con fermezza, al ritmo di un Kalashnikov, con questa voce bassa che è diventata la sua firma. Una prestazione breve, seguita da una piroetta, e hop! Nel backstage, prima di partire per una nuova avventura, quella degli Oscar, dove lei si recherà per sostenere Julianne Moore, con la quale è co-protagonista nel film Still Alice.

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Kristen Stewart indossa un cappotto di tweed e la collana a forma di cinghia firmata Chanel.
Intorno al collo, mostra il Première Rock, in acciaio. Orologio Chanel.
Anelli Midnight, in oro bianco, diamanti e onice, e Sole, in oro bianco e diamanti, gioielli Chanel.
Scarpe col Tacco: Christian Louboutin.
Foto: Vincent Peters



Due ruoli stranamente simili.

"Due ruoli di sostegno, suggerisce Kristen. Mi piace aiutare. Io non sono un leader, ma un supporter."

Nel film di Assayas, interpreta il ruolo di assistente di star invecchiata, alla quale serve da ripetitrice, da compagna, da confidente, da sostegno. In 'Still Alice' lei è quella che abbandona i suoi sogni teatrali per occuparsi di sua madre, affetta dai sintomi precoci dell'Alzheimer.

"Questi due personaggi sono personaggi di donne che crescono e che mi fanno crescere. Con Juliette, io assisto ad un'attrice piena di dubbi, di fronte alla nuova generazione di giovani attrici brutali e piuttosto irrispettose. Con Julianne, prendo coscienza della fragilità delle cose. Mi rendo conto, con questo personaggio, che nulla è mai acquisito e che in un secondo uno tsunami può cambiare la situazione. Lo tsunami è la malattia irreversibile che si abbatte su una madre di 50 anni che, inoltre, è una brillante intellettuale. Io, nel film, sono la più forte, sono quella che si adatta rapidamente alla situazione, accettando di rinunciare alla mia carriera per prendermi cura di mia madre. Se lo faccio, è più per necessità che per dovere. È per riuscire a guardarmi nello specchio."


E dove Kristen ritrova, nella sua così giovane testa di bambina preservata dalla vita, ciò che l'aiuta a incarnare questi ruoli impegnativi?

"Io penso a Sean Penn, che ha diretto Into The Wild, in cui ho svolto il ruolo di Marylou (in realtà Marylou è il personaggio di OTR, in ITW interpreta Tracy). E 'stato lui che mi ha insegnato a entrare in modo emotivo in un personaggio, andando a cercare dentro te stessa ciò che non immagini di poter trovare. È stato lui che mi ha mostrato come un ruolo può essere una introduzione all'introspezione. Fu lui che mi ha suggerito che il cinema potrebbe condurre ad una sorta di spiritualità e che il mestiere d'attore potrebbe essere più di un semplice lavoro: che potrebbe cambiare una vita.»


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Jodie, Charlize e Juliette


Kristen Stewart è stata accompagnata nella sua giovane carriera da attori e grandi registi che l'hanno aiutata a svilupparsi. C'era Jodie Foster, madre divorziata in Panic Room, di David Fincher. Kristen, 12 anni, all'epoca, interpreta il ruolo della figlia diabetica.

"La mia fortuna in quel momento è stata di non mostrarmi troppo all'altezza. Jodie Foster mi ha incoraggiato, mi ha preso sotto la sua ala, mi ha mostrato il cammino e, soprattutto, mi ha dato quello che c'è di più prezioso in questo mestiere: una lezione di umiltà. Continuava a dirmi che un attore è in primo luogo uno strumento al servizio del film."

C'è stato Speak, di Jessica Sharzer, dove interpreta il ruolo di un'adolescente traumatizzata da uno stupro.

"Là non, non ho interpretato, ha fatto tutto il mio intestino", ha detto.

Charlize Theron in Biancaneve e il Cacciatore, ha accettato di essere la sua confidente.

"Charlize è semplice, è la perfezione. Quando arriva in una stanza, tu non vedi che lei."

E, naturalmente, Juliette Binoche.

"Ho avuto le gambe molli la prima volta che la vidi. Lei ha questa capacità che vi obbliga a svestirvi e a scoprire in te esattamente ciò che non vuoi che lei veda."

Prossimamente cinque film, tra cui un progetto di Woody Allen, e, soprattutto, ha detto: " Delle lunghe vacanze. "


Un fenomeno generazionale



Con tali partner, la giovane donna è stata veloce a imparare.

"Non avevo scelta. Le ho osservate. Su una ripresa, Juliette lavora i suoi ruoli senza fermarsi, legge, discute, analizza, confronta. Julianne Moore si avvantaggia nell'introspezione. E io, in mezzo a tutto questo, ho cercato di alleggerirmi, di levarmi gradualmente gli spessori che mi impediscono di andare al cuore del problema e a trovare il modo di essere rigorosa senza perdere la mia spontaneità. »

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Kristen in blusa in Crêpe De Chine in seta e cravatta, Chanel.
Foto: Vincent Peters

Kristen Stewart è una roccia. Assomiglia al suo personaggio di Bella Swan in Twilight: solida, guerriera, pronta ad affrontare dei mostri tre volte più grandi di lei. Aggiungendo a questa presenza immediata la potenza critica di una giovane donna che si prende il diritto, dall'alto dei suoi 24 anni, di affermare delle cose, a partire dai i suoi dubbi e dalle sue contraddizioni.

"Sì, ho amato Sils Maria, è perché io amo i film che parlano del cinema. E mi è piaciuto molto come Olivier Assayas ha evidenziato il lato ridicolo di queste attrici così narcisistiche. Adoro il mio lavoro. Sarei pronta a morire per lui. Ho sempre voluto fare l'attrice, ma non vale la pena fare un polverone ... Quello che voglio dire è che bisogna farlo per se stessi, non per gli altri. Oggi, la fama è considerata più sexy della felicità. Non ha senso, non è vero? "

A scuola, la chiamavano "il Muro". Lei era silenziosa, soffriva di iperattività e di disturbi d'attenzione. Da bambina non si adattava. A 13 anni, ha lasciato la scuola, tenendo corsi per corrispondenza e impegnandosi in cucina.

"Se non fossi diventata attrice, sarei diventata una campionessa in cucina", ha detto.
C'era poco possibilità che succedesse. Il cinema l'ha afferrata in culla. Sua madre è sceneggiatrice e suo padre manager. Quando Kristen disse ai suoi genitori che lei voleva diventare un'attrice, la madre la mise in guardia:

"Conosco, li conosco, quei ragazzi che fanno i film. Finiscono per impazzire ... " Ma io, io non solo diventata pazza " dice Kristen.

Eppure lei aveva tutto per diventarlo. All'uscita del primo Twilight, ha 18 anni e diventa in un istante famosa quasi come i Beatles. Un fenomeno generazionale. La sua vita è passata al setaccio. Il suo ragazzo si chiama Robert Pattinson. I suoi fan si contano a milioni. Non un tweet che non parli dei suoi amori.

"È stato stupefacente, ricorda. Da allora, io diffido della tecnologia ... "

E allora? Niente più filtra sulla sua vita privata. I tabloid dicono che vive con la sua migliore amica. Non è importante. Alla domanda "Chi oggi è il tuo amore? "La risposta è meccanica:

" No comment."

"Il super sexy, è banale"


Lei si rifugia in film che sceglie con cura. Sempre ruoli a fil' di pelle che mettono in risalto la sua oscurità ribelle.

"Mi piace correre dei rischi", ha detto. Lavorare in un film francese lo era? "Non proprio. È stata una scommessa molto controllata. E poi mi piace il cinema francese, perché lascia la parte bella all'immaginazione, alla spontaneità, all'audacia. In Francia, quando tu cominci un film, non chiedi se funzionerà ancor prima di averlo terminato. Il film è portato da un desiderio più forte della logica economica. Mi piace quest'atteggiamento di accettare una parte di imprevisto e di poesia che spesso ritrovi nel mondo della moda. È per questo che amo e rispetto tanto Karl Lagerfeld. Lui non è un ideologo della moda, ma un visionario sensibile. Ha fatto di Chanel una maison rock e lui pensa come me, che il super sexy è banale ... "

Senza nemmeno volerlo, l'ultra moderna Kristen Stewart è diventata una grande della moda. Questo è anche fatto del tutto in modo naturale.

Still Alice, di Richard Glatzer e Wash Westmoreland, è attualmente nei cinema.

Fonte

 
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CAT_IMG Posted on 25/3/2015, 10:42

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Robert: Photoshoot per BlackBook Magazine (Settembre 2012)

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L'Intervista: Io, il Cuore di Robert

Sono il battito del cuore di Robert Pattinson e ti sto parlando dalla mia casa all'interno della sua cassa toracica. Siamo a riposo adesso. Io faccio 70 battiti al minuto, il che è abbastanza comune per un ventiseienne uomo bianco, che, come Robert, è in buona forma e non un super uomo. Rob, vorrei ricordare, che ormai hai attraversato, quello che lui chiama 'una cosa'.
"Sto facendo una dieta tutta di liquidi" spiega all'interlocutore nel suo non più aristocratico accento di Londra, che ha sorpreso così tante persone che non avevano realizzato che Robert Pattinson non è assolutamente un vampiro di nome Edward Cullen.

"Dovevo stare a torso nudo per un servizio fotografico" spiega Rob, "così avevo chiesto ad un nutrizionista quale fosse la dieta in cui potevi bere quanto vuoi. Lui disse una dieta liquida".

E' un ulteriore prova che Rob non è un vampiro. I vampiri, in generale, evitano di fare servizi fotografici, poichè il loro luccichio, aggravato dal flash della camera, confonde anche il più esperto dei fotografi. Inoltre i vampiri raramente hanno problemi di immagine corporea e poi non bevono mai. (Il loro sangue non circola)

Non di rado, Rob e io siamo soli e le poche persone in questa stanza - un club molto caldo nascosto dietro un Papaya King in West Hollywood, il quale, essendo un caldo pomeriggio di sole, è molto tranquillo - stanno tutti prestando attenzione a noi. Rob, è, dopotutto, il più grande rubacuori del mondo, e io sono il cuore che batte al suo interno.
Posso sentire gli altri cuori che aumentano di velocità quando parlano con noi, come il cuore del venditore di hot dog qui di fronte che ha chiesto, mentre consegnava i succhi di mango e hot dog con crauti nella loro vivace carta, a Rob di firmare una striscia di carta della ricevuta. "La mia fidanzata ti ama" dice, quasi scusandosi.
Non accellero, Rob scribacchia il suo nome e quello di lei (Mallory) e glielo restituisce come una polizza di carico per una nave, piena di improbabili fantasie sessuali.

Rob è vestito, come si consueto, secondo il non-scritto codice di Hollywood, con la quale, la maggior parte è pagato con attenzioni più per il suo aspetto esteriore. E pensare che valiamo 62 milioni di dollari, nel caso di Rob, te lo posso dire, la nonchalance è genuina.
Questo cappellino da baseball, queste sneakers nere, la maglietta denim, una sorta di giovane Rob Howard; questi sono i nostri vestiti. Questa allampanata andatura un po' pigra, con lo stesso passo di James Dean in Giant; questa è la nostra camminata.

Siamo arrivati qui in un SUV bianco con l'autista, un ragazzo di nome Jeff. E' di Phoenix ed è il nostro autista. Si presentò qualche anno fa vestito con un abito squadrato ed una spessa cravatta. "Un look di tempi antichi" dice Rob. Ora indossa una stretta t-shirt nera. All'interno dell'oscurato finestrino del SUV, sulla via per il club, Rob esamina i negozi della via di Hollywood Boulevard. Suonano come in un gioco di Duck Duck Goose: Negozio di Souvenir. Negozio di Souvenir. Negozio di Souvenir. Strip club. Quest'ultimo offre "Più di 1000 ragazze attraenti. E solo 3 brutte". Mi chiedo come potrebbe essere, essere il cuore di una di quelle brutte. Non lo saprò mai. Sono uno di quelli fortunati.

Nella vetrina di molti di quei negozi di souvenir, Rob si è visto su calendari, poster, su portachiavi fatti in qualche industria cinese sottoterra, fatti da lavoratori che fissano la faccia di Rob e i suoi grandi occhi blu e i suoi denti lupeschi, dietro le sue labbra imbronciate, e ancora non mi sente battere. Il battito del cuore di Rob. E io non sento il lavoratore o il suo cuore.
Passata la spazzatura a basso costo con la faccia di Rob su di essi, non mi ha fatto battere velocemente, sfiorire. Il pensiero che qualche persona attacchi le sue chiavi alla faccia di Rob, quale camere apriranno e quale segreti contengono, mi fa accellerare leggermente, dato che raramente incontriamo qualcuno fuori 'dall'industria' in questi giorni, e anche se lo facciamo, non sarebbe mai me e ancora più raramente sarebbe Rob che vedono. Loro vogliono che sia Edward Cullen, l'insensibile vampiro che ha spadroneggiato su di me dal 2008 e che non vuole lasciare la sua presa fino a questo Novembre, a quel punto lui non può morire perchè è già morto, ma noi possiamo, perchè noi abbiamo costruito la sua immagine, o lui la nostra. In entrambi i casi, siamo così intrecciati che la separazione potrebbe uccidere Rob e spezzare me.

Rob e io spendiamo un sacco di tempo seduti nel retro delle macchine questi giorni, scaraventati dalle conferenze stampe alle interviste ai set e ancora alle conferenze stampe. Così tante sedute mi rendono leggermente nervoso. Una vita sedentaria è una delle principali cause di malattie cardiovascolari e diabeti di Tipo 2. Così come il fumare, il che, fortunatamente, Rob ha appena smesso. Ora si porta queste stupide sigarette elettroniche luminose e seduto nel retro dell'auto le succhia, guardando questa faccia, ancora in riflessione e scivolando fuori, viene spinto in giro.

Rob sa, ovviamente, come guidare. Ha fatto un corso intensivo di 10 ore in Oregon penso per Breaking Dawn [In realtà mi pare fosse durante Twilight]. Potrei sbagliarmi; Siamo entrambi annebbiati. Lui è un terribile guidatore. "Ho imparato dalle persone che si schiantavano contro di me" spiega. Una storia divertente, questo è quello che ha raccontato: "La prima volta che qualcuno ha parlato del mio essere diventato famoso è stato quando ho cercato di comprare una macchina qualche anno fa. Era una BMW dell 89 convertibile per 1000 dollari che ho trovato su Craiglist. Sono sceso dalle colline per prenderla per un test di guida e, ovviamente, mi sono quasi schiantato. Qualche giorno dopo sono tornato per prenderla. Ho dovuto dire che ero un attore e il ragazzo mi fissava dall'alto. Quando me ne stavo andando, mi disse 'Amico, lo sai che sei al secondo posto della lista di IMBD?', ho pensato 'Merda, ora non posso chiedere 200 dollari di sconto.'"

Anche il nostro ultimo film, Cosmopolis, si è largamente tenuto nel retro di una macchina, una macchina davvero lunga. E' stato diretto da David Cronenberg. Rob ha interpretato Eric Packer, un estremamente annoiato, miliardario che attraversa Manhattan letteralmente da est a ovest in una limousine appositamente progettata. Durante questo spostamento, perde molti dei suoi miliardi in mal consigliate speculazioni valutarie sullo Yen, mentre il mondo scende nel caos intorno a lui. Questo caos, ovviamente, avviene a causa delle sbagliate speculazioni valutarie. Spende un sacco di tempo guardando la sua faccia, come una riflessione, e il caos è la causa, scivolando nel silenzio. Alla fine è colpito a morte o non è colpito a morte da un suo ex dipendente scontento, interpretato da Paul Giamatti. Chi lui sia o non sia non importa molto. A Eric non importa molto dato che è in difficoltà a connettersi con il mondo, al di là dei numeri. Comunque, fa molto sesso. Qualcuno anche con Juliette Binoche. La scena mi ha fatto accellerare quando abbiamo filmato, ma non tanto per le spinte, ma per le risate. "Juliette continuava a battere la testa sul tetto dell'auto" ricorda Rob. Riesco a sentire lo scorrere delle endorfine che lui irrompe con un largo sorriso che istantaneamente lo trasforma da rubacuori meditabondo in un bravo ragazzo inglese che avremmo potuto incontrare al pub. Per questa ragione, raramente lo fa. Sorridere non è il suo marchio. [Come personaggio, perchè Robert è sempre tutto un sorriso :/ ]

Il film è basato sul libro di Don DeLillo, così è confusionario. La prima riga è come tutte quelle che ne derivano, molto profonda e assurda. "Voglio tagliarmi i capelli" dice Eric, fuori da un grande edificio. Confusione, penso che ci piaccia. "Sono facile da accontentare" dice Rob, "Quando non capisco qualcosa, sono immediatamente interessato." Mi suscita confusione. Così riesco a confrontarmi. Quanto Cosmopolis è stato a Cannes in Maggio, ho battuto più forte di sempre, e per molto tempo. "Mi stavo tipo cagando addosso" dice Rob. Parlando del suo colon, ho concluso che questo è un po' un iperbole. Tuttavia è stato emozionante. C'è stato un silenzio quando i crediti sono finiti di passare e quando le luci si sono accese, un momento di silenziosa grazia, interrotto solo da mio battito assordante. Questo è stato l'istante prima che tutto il pubblico battesse le mani o fischiasse, quando la nostra carriera post-Twilight era, tipo un gatto Shrodinger, contemporaneamente vivo e morto. E in quel momento, io battevo, tamburellavo e colpivo nel petto di Pattinson un milione di volte al minuto.
"ho perso la testa" dice Rob. "Mi ero preparato per battermi con 1500 persone. Ero davvero sovraeccitato".
La posta in gioco era alta per lui. E' entrato in Twilight da quello che lui chiama 'fortuna'. E, dato che aveva firmato un contratto, è stato trascinato dalla marea. Si potrebbe dire che era un autista, oppure guidado.
"Ero li solo, tipo che correvo in giro con i miei pantaloni e le mie scarpe slacciate e sorprendentemente non sono caduto. Fino a questo. Ho pensato "oh cazzo! La maggior parte delle persone ci mette 15 anni per fare film che qualcuno vuole vedere. Ora sono a Cannes".

In quel momento, prima che l'ondata di equazione della nostra carriera sprofondasse nella realtà, vale la pena notare che Rob fortunato, in parte, come ha ottenuto la parte di Edward Cullen. Come gli autori del tema 'Twilight and the Production of the 21st Century Teen Idol' notarono che era una sorta di punto. "La strategia di marketing degli studio ha intensificato la celebrità di Pattinson come una merce, prodotta e mercificata dai media e dalle industrie pubblicitarie. La mercificazione ha portato alla fusione all'appeal di Edward con la celebrità di Pattinson...La bisogno dell'attore di essere riconosciuto in pubblico è stata usata (dallo studio) per fondere le persone reali con il personaggio di Twilight che erano stati assunti per interpretare, questo ha fatto di loro delle celebrità."
Così, il momento dopo che i crediti sono passati a Cannes e prima che il giudizio venisse emesso, è stato il momento del doloroso divorzio tra Edward Cullen e me, senza spargimenti di sangue. Non ho idea di quanto a lungo ci sono stati i crediti. C'è stata una pausa e poi un applauso, un applauso liberatorio, un torrente di applausi, fino a che tutto l'auditorium stava applaudendo. Stanno applaudendo noi? Stanno applaudendo David? Stanno applaudendo Paul? Non importava.
Una cosa era certa: Non stavano applaudendo a Edward.

Anche se ho fatto battere altri cuori, ci sono davvero un sacco di cose o persone o attività che hanno effetto su di me. La chimica essenziale di lottare-o-fuggire, è causa di confusione e di confronto, per fare il trucco. Poi ci sono un sacco di altre cose: ho battuto forte recentemente, quando Rob ha impartato a fare skateboard. Ma non era davvero l'atterraggio di un kickflip che faceva di me un ondeggiare; era, come ha detto Rob, l'assurdo fatto che "potevo essere citato in giudizio per 800 milioni di dollari".
Recentemente sono stato anche eccitato mentre faceva pipì.

"Sono rimasto sorpreso da me stesso ieri" ha detto Rob, "Ho fatto una pipì che è durata più di 4 minuti.".
Cindy, la sua vescica, mi ha detto che è colpa della dieta liquida. Siamo entusiasti anche con gli scandali, ma, come Rob si lamenta, in questi giorni sono difficili da trovare.

Una volta che ho iniziato un rumor su Entertainment Tonight che c’era una scena di sesso scat (sesso che implichi l’uso di escrementi) eliminata in Twilight e non è stato nemmeno raccolto.

Ho pensato: “Che cazzo? Ti sto dando questa roba!”. La cosa scat, tra l’altro, era particolarmente vicino a me da quando ci siamo trasferiti a Los Angeles, abbiamo vissuto negli Oakwoods, un complesso di appartamenti tra Burbank e Hollywood al largo della strada 101, popolato quasi esclusivamente da attori bambini che si ritrovano tutti per passare le giornate in piscina. E ‘stato, inoltre ovviamente, dove ha vissuto Screech. E anche dove proprio un video scat è stato girato .
Cos’altro si può fare per costringermi ad andare ancora agli incontri con la stampa, prendermi a schiaffi con quei guanti brutali d’aria riciclata? Come Rob lamenta: “Si tenta di dire le cose in modo perfetto, ma si sa che a meno che tu non dica qualcosa di stupido, da cui la gente penserà che sei un coglione , non avrai nessuna rilevanza. E se non si dice qualcosa di stupido, qualcuno farà in modo che lo sembri comunque ” (monterà il servizio in modo che appaia stupido, intende, ndt). Prendete la fidanzata di Rob, Kristen Stewart. Lei è una delle poche cose che mi fanno accelerare il ritmo.

La nostra storia d’amore è, felicemente, sancita dal complesso industriale di Twilight. Mentre “Twilight e la produzione” dice, “I fan sembrano disposti ad accettare un coinvolgimento romantico di Pattinson al di fuori del mercato se si traduce letteralmente in un amore tra i loro personaggi amati”. E così il cuore di Kristen e il mio veniamo messi insieme quasi ogni giorno. Ma non stiamo a giurare l’uno all’altra finchè morte non ci separi. Rob letto che in un tabloid di recente e lui ha pensato che fosse ridicolo. “C’era una rivista, con queste foto, diceva che stavo per sposarmi. Nessuno sa mai che cosa è vero o ciò che non è”, dice esasperato. “Anche mia mamma stessa mi ha chiamato per chiedermi se era vero”. E non lo è. Almeno, non ancora.

Ma è vero che Kristen ha sempre fatto qualcosa per me che gli altri non hanno fatto. Anche se Dio sa Rob non è stato un avaro quando si tratta di amore carnale, anche quando siamo stati a contatto con cuori di altre , sono rimasto dietro una porta chiusa. Quando arrivò per la prima volta a Los Angeles, uscì con una cerchia di donne molto attraenti che conosceva in luoghi come il Bar Bronson, ma Rob finiva a sbattere le ciglia furiosamente a fumare fuori con una felpa con cappuccio tirato sugli occhi. Stava scrivendo canzoni per Kristen Stewart. A quel tempo, mi riempiva di nostalgia quasi fino al punto di rompermi, quindi erano canzoni tristi che suonavano come se avrebbero potuto essere prese da Astral Weeks di Van Morrison. “In effetti”, ammette Rob “Stavo solo cercando di mettere in allerta Van Morrison!”. A volte ha preso queste canzoni per aprire i microfoni come il Pig’n Whistle e la Rainbow Room per eseguire tali canzoni davanti a altri artisti, oltre, ovviamente alle cameriere, che, dice, sono diventate all’epoca alcune dei suoi unici amici.

Ho ancora il pensiero nostalgico di quei giorni, e mi rende leggero e tenero a pensare se quei tristi cantanti o autori da due soldi o cantautori che cantavano guaendo Halleluyah, o quelle cameriere con accento dell’ Oklaoma e tette belle sapevano chi fosse o cosa Rob sarebbe diventato. Mi chiedo lui lo sapesse.
Dopo il successo di Twilight, le cose sono cambiate. Rob come si suol dire, è esploso. “La mia ristretta cerchia di amici è aumentata piuttosto velocemente”, dice Rob, “Mi piace essere il parassita non il contrario” (nb: quello che viene portato, non che porta,ndt) . Abbiamo smesso di andare fuori. Abbiamo smesso di esibirci a microfoni aperti. Ora non corro quasi mai più. Ora, quando non è Edward o Eric o qualcun altro, Rob vive come l’Eremita di Silver Lake. Si sveglia e si fa un po ‘ di succo d frutta Legge sinossi di libri su Amazon per alcune ore. Lui si fa la minestra e analizza alcuni copioni. In gran parte queste sono solo parole, prefatte e blande come il porridge del giorno prima,riscaldato al microonde ,altri poemi epici soprannaturali. Di tanto in tanto mi fa avere un battito forte con qualcosa che legge e che mi intriga. Come il suo prossimo film, un dramma dal regista francese-liberiano Jean- Stephane Sauvaire, il cui ultimo film, Johnny Mad Dog, trattava di bambini soldato congolesi.

Questo sarà girato interamente in Iraq. Partiamo il mese prossimo (nb importante: l’articolo esce su Black Book di Settembre). Forse lì ,dove le pallottole fischiano, o c’è almeno la possibilità che un proiettile possa fischiare , mi farà pulsare. Fino ad allora, passiamo il nostro tempo nella parte posteriore di una macchina, al minimo ad un incrocio in attesa che il semaforo diventi verde. Jeff chiede se vogliamo andare da qualche parte in particolare, ma non siamo sicuri. “Non vado mai da qualche parte”, dice Rob come una constatazione realistica”Io non so nemmeno dove si trova qualche parte”

Traduzione - Gallery Completa - Gallery Completa - Trascrizione Originale



Edited by Alexandra Borgia - 25/3/2015, 11:07
 
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CAT_IMG Posted on 7/4/2015, 19:25

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Film Independent: Kristen tra Strati di Realtà e Recitazione

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"Quando ho letto la sceneggiatura, ho pensato solo che fosse divertente," ha detto Kristen Stewart a Film Indipendent venerdì scorso in occasione della proiezione al LACMA del film di Olivier Assayas ‘Clouds of Sils Maria '.

Il film racconta di Maria, una star di film internazionali avanti con l’età — interpretata da Juliette Binoche — che deve ritornare a recitare nell’opera che ha lanciato la sua carriera 20 anni prima. Questa volta, però, lei avrà il ruolo dell'attrice più anziana mentre una esuberante giovane attricetta di Hollywood, con i paparazzi alle calcagna, interpreterà la parte che l'ha resa una star.

"[Assayas] non aveva idea che sarei stata nel cast quando ha scritto la sceneggiatura", ha detto la Stewart. "E’ stato davvero, molto appropriato. Ho aggiunto un sacco di ironia e peso ad alcune delle parole che stavo dicendo. "
Ma nel film, Stewart non interpreta la giovane stella con il tabloid che le danno la caccia. (Che sarebbe Chloë Grace Moretz). Invece, Stewart interpreta Valentine, l’assistente personale di Maria.

"E' stato perfetto per me interpretare questo personaggio," ha detto l'attrice di 24 anni, "perché non puoi essere così congenitamente protettivo a meno che tu non ci sia già passato."

Il ruolo ha anche permesso alla Stewart di offrire commenti sulla propria celebrità. Per tutto il film, Stewart dà alla Binoche aggiornamenti sugli exploit scandalistici della Moretz. A un certo punto, discute sul perché i tormenti scandalistici delle stars sono importanti per un artista, anche se sta facendo blockbuster Hollywoodiani serializzati rivolti ai pre-adolescenti.
"Perché sono così dentro, Ero come, 'Sì, è così vero, è ridicolo. È esilarante'" Dice ridendo la Stewart. "Eppure ora lo guardo, e sono come 'Wow... in realtà è [una situazione] abbastanza pesante."

Anche durante l’interpretazione di un assistente personale, Stewart dice di aver portato molto di se stessa nel ruolo. "Finora, ho interpretato persone che non sono state troppo lontane dalla mia sfera di comprensione, E così ogni ostentazione, cercando di allontanarmi in un modo da mostrare al pubblico che non sono io — è come, ' No, no, è me. È completamente fottutamente al 100 per cento me.'"
Stewart ha raccontato che il suo approccio istintivo è entrato in gioco nel lavoro con la Binoche.
"Non volevo provare con lei. Lei era come un wrestling che vuole mettermi a terra per fare le prove con lei. Ero come, ' No! Stai lontano da me.'"

"È perché si vuole salvare qualcosa per il palco e se si prova troppo, non resta nulla?" ha chiesto il curatore di Film indipendente, Elvis Mitchell.

Stewart annuì. "Ho tanta paura di perdere quello. E penso che man mano che invecchio mi rendo conto che questa paura è in realtà invalidante. " Continua: "Anche se dici qualcosa una volta e hai questo vago ricordo di una sensazione, non alteri quello che potrebbe venire dopo. Juliette ha tanta fede in questo. E io sono come, 'No, deve essere quello. Deve essere la prima volta, e se non è la prima volta, poi non so cosa sia!'"

"Per un regista sono la persona più fastidiosa in tutto il mondo da assumere", ha aggiunto, poi inarcando un sopracciglio e diventando un regista: "'Così abbiamo intenzione di girare da qui oggi’, e io sono come, ' Oh davvero? L’ho già fatto.'"

Mitchell ha chiesto se inclinazione dell'attrice nel <farlo una volta e rendendo reale> l’ha mai portata a pensare al teatro. In risposta, Stewart ha appena guardato verso il pubblico con una sardonica espressione sul viso. La sala è scoppiata a ridere.

La Stewart ha scosso la testa. "È solo che non ho esperienza con esso [il teatro] e non ho visto molte rappresentazioni. No, io sono di LA, uomo."

In risposta, Mitchell ha chinato la testa e ha lasciato il microfono scivolare a terra.

"Cosa vuol dire?" ha chiesto la Stewart. "Io non sono come un idiota, giusto?" Poi si è ha lanciata in una difesa del suo atteggiamento anti-teatro: 'Se ho raggiunto il punto dove sono come sono, ' questo è quello che mi serve, questo è il massimo.' È sempre quando mi sento soggetta a qualcosa di completamente fuori dal mio controllo," continua. "Non voglio vederti mostrarmi qualcosa. Voglio guardarti trovare qualcosa. Voglio guardarti cadere di faccia e andare avanti, 'cos'era quello?' E come, in relazione al teatro, sono sicuro che potresti farlo... Adoro fare film."

E nella sua carriera cinematografica -che ha già attraversato più di 15 anni — la Stewart ha detto che sta trovandosi sempre più attratta per piccoli film realizzati da registi ispirati. Per i suoi prossimi progetti lavorerà con nomi affermati come Ang Lee, Kelly Reichardt e Woody Allen, così come talenti nascenti come Neimah Nourizadeh e Drake Doremus.
Sia che faccia film perché c’è questa compulsione a raccontare una storia o perché si vuole fare un mucchio di soldi, e diventare super famoso e roba così", ha detto Stewart. "Sto parlando da una posizione di 'L'ho già fatto', ma sinceramente avrei fatto questo per le stesse identiche ragioni. Giuro su Dio. "

(Tom Sveen / Film Independent Blogger)

Fonte / Traduzione Simo68

 
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CAT_IMG Posted on 14/4/2015, 18:04

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Come Kristen Stewart abbraccia se stessa con Juliette Binoche in 'Sils Maria' - e vince un Cesar

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Kristen Stewart è un'attrice tagliente ed esperta con progetti redditizi: questo le dà molte scelte, e lei sta facendo la maggior parte di loro.

È difficile credere che Kristen Stewart abbia solo 24 anni (l'articolo è uscito il giorno del suo compleanno). Con la serie "Twilight" alle spalle, si sta godendo la libertà di fare le proprie scelte senza preoccuparsi delle considerazioni commerciali. Ha conseguito critiche entusiastiche nel ruolo della figlia del premio Oscar, Julianne Moore, in "Still Alice", ed ha messo a punto una lista corposa di film, dai vincitori Oscar come Woody Allen e Ang Lee, fino agli indies Kelly Reichardt (Wendy e Lucy) e Drake Doremus (Crazy Love). La verità è, che ha sempre fatto scelte intelligenti. Mentre alcuni dei suoi maggiori sforzi nel cinema indipendemte ("On the Road", "Yellow Handkerchief", "Camp X-Ray") sono state delle delusioni, erano tuttavia nobili - e lei ha imparato da tutti loro.

Il suo ultimo film, in concorso a Cannes "Clouds of Sils Maria," è un dramma intimo in lingua inglese ambientato in Europa e diretto dall'autore francese Olivier Assayas ("Ore d'estate", "Carlos"). Interpreta Valentine, l'assistente fedele con un grande potere sull'attrice teatrale ormai invecchiata Maria Enders (Juliette Binoche), che si sta preparando ad interpretare il ruolo più anziano nel revival di una rappresentazione a due mani in cui aveva brillato anni prima nella parte della donna più giovane . Il duo, chiuso e isolato in un nido di montagna, impara a con oscersi attraverso il dramma - fino a scoprire di più l'una dell'altra rispetto a ciò che sapevano prima.

Mentre la Binoche ha sfidato Assayas a scrivere un film basato sulle donne, il regista ha lasciato alle attrici la possibilità di capire i loro ruoli, e il premio Oscar Binoche ("Il paziente inglese") ha spinto la Stewart a scavare in profondità. La Stewart ha avuto un vero e proprio tatuaggio inciso nel suo avambraccio per quel film. "Penso che abbia una carriera straordinaria davanti a lei", ha detto la Binoche a Indiewire, "e lei ci sorprenderà."

"Sono d'accordo. La Stewart e io abbiamo parlato nel cortile deserto del Museo delle Arti della contea di Los Angeles nel corso di una proiezione di "Clouds of Sils Maria," con i suoi rappresentanti a un tavolo vicino, i suoi tacchi a spillo e lo smartphone su un altro. Lei ammette che tutte le attrici limitano la quantità di tempo trascorso in bilico su tacchi a spillo - lei indossa scarpe basse.

Anne Thompson: Sei andata a Cannes sia con "On the Road" che "Clouds of Sils Maria" per il quale hai vinto il César. Com'è stato? Non qualcosa che ti aspettavi??

Kristen Stewart: No. A quei Francesi [ride] non piace dare riconoscimenti a chi non è dei loro. Ero veramente scioccata. Anche Juliette era come, "Hey, è davvero cool che ti abbiano nominata. È folle che sei stata nominata, in realtà. "Se si guarda a ciò, lei sembra più scioccata. Quando hanno detto il mio nome, letteralmente mi ha urlato in un orecchio così forte che non avevo idea di cosa stesse succedendo. Non ho nemmeno sentito chiamare il mio nome. Ero come, "Aspetta, cosa?" Era come, "Hai vinto! Hai vinto! " Era così sconvolta, ed è così che ho misurato la mia reazione. "Wow, questo deve essere davvero un grande affare, perché Juliette non può crederci."

A T: Te lo meriti. Questo è il mio genere di film. Ma io rispetto anche le tue scelte passate. C'è un modus operandi lì - qualcosa che stai cercando - e non è la comodità.

Kristen: Questo è sempre molto difficile da trovare. Si potrebbe trovare una trama lì ... Ho avuto la fortuna di interpretare personaggi che in realtà risaltano come persone che raccontano storie uniche. Io leggo molto. mi vengono mandati un sacco di script che sono molto superficiali, cose che abbiamo visto prima, e, recentemente, davvero incredibile persone di talento mi hanno chiamata per aiutarle a fare i loro film. Ma queste cose davvero spuntano all'improvviso, e ho avuto la fortuna di saltarci sopra.

A T: In altre parole, ce n'è un mucchio enorme. Stai guadando in mezzo a tanta roba, un sacco è ciarpame, e quelli che hai fatto sono quelli che ti sono sembrati come dei progetti più sensati. Cosa c'è di sbagliato nella roba che stai ricevendo, in linea di massima?

Kristen: Probabilmente è solo che sono abbastanza arcaici, noiosi, con idee precedentemente sviluppate di ciò che una donna potrebbe essere in un racconto-popolare. Ho fatto un sacco di cose più piccole indipendenti, di recente, che non mancano di storie interessanti da raccontare sulle donne.

A T: Hai in fila alcuni progetti imponenti. Percepisco una maturità attraversarti, ora. So che che tu valuti il franchise di "Twilight" e la libertà che ti ha dato - quello che chiamano il fottuto denaro "Quindi sei in grado di dire:" Farò un film con Kelly Reichardt Puoi dare un senso.. di ciò che hai imparato da questi registi con cui hai lavorato nel corso dell'ultimo anno?

Kristen: Sono stata abbastanza fortunata, ad una reale giovane età, di lavorare con persone che affermano ciò in cui credo, ogni catalizzatore che è esistito per me. Tutto quello che mai mi ha dato calci in culo e finito con un "Questo è ciò che si dovrebbe fare per questi film." È sempre stato un regista; è sempre stato qualcuno che sta raccontando una storia che, subliminalmente, infonde un progetto con questo onore che è proprio impossibile rifiutare e mancare di rispetto. Quindi, basta dargli tutto quello che si può.

A T: Può David Fincher qualificarsi con "Panic Room"?

Kristen: Assolutamente. Quello era il mio secondo film, e si è cominciato lì.

A T: Jon Favreau con "Zathura?" Ti ho scoperto in questi due film.

Kristen: Sì. Si tratta di due reali grandi registi con cui ho lavorato veramente in giovane età. Sono stata plasmata da ogni passo che ho fatto fino al punto che sono ora. Voglio dire, un sacco di esso ha a che fare con la fortuna, perché mi capita di aver lavorato con queste persone che sono incredibilmente influenti, e nel modo giusto, ma, a questo punto, ho lavorato e identificato molto chiaramente quello che faccio e perché lo faccio, ed è così facile da individuare o eliminare le persone che sono con questo o contro di questo.

A T: Che ne dici di Olivier Assayas? Che cosa porta?

Kristen: Era così fuori mano, volendo essere onesta con te. È come se i più grandi passaggi che ci ha dato fosse il lavoro che ha compiuto con lo script, e poi semplicemente è venuta l'assegnazione delle parti. In ultima analisi, lui ha un modo di farci vivere all'interno di esso.

A T: Com'è stato lavorare con Juliette Binoche giorno per giorno?

Kristen: Qualsiasi domanda, nel momento in cui era molto cruciale per noi andare avanti - qualsiasi domanda che ci era proprio necessaria fare e dalla quale non siamo riusciti ad ottenere una risposta, è stato frustrante - forse ci sono stati giorni in cui sono andata a casa e mi dicevo, "Non ho idea. Non sono sicura di questo scenario. Non so come mi sentivo su questo. Non so quello che dice. "Io ora guardo e dico," Oh, mio Dio. È assoluto, magistrale, connivente, manipolatorio,un genio intelligente. Come ci ha messo lì? "A quel tempo, mi interrogavo se era ancora veramente consapevole della complessità di ciò che stava scrivendo, e ora vedo che doveva esserlo. Non ho mai nemmeno ancora parlato di questo con lui in merito al film, fino ad oggi.

A T: Lui riprende con più telecamere?

Kristen: No, sono due. Principalmente si va da uno a due telecamere. E gira un sacco. Molto decisivo. Realmente.

A T: Hai fatto un film con un regista francese, ed è un film molto europeo. Questo ti attira per il futuro?

Kristen: Sì. Sì, assolutamente.

A T: Così, Woody Allen: è qualcosa che avresti voluto fare da molto tempo? Che personaggio stai interpretando?

Kristen: Sì, perché no? In realtà, ad essere onesti, non so quanto abbia il permesso di parlarne. Mi hanno mandato una sceneggiatura e c'era qualcuno seduto fuori casa mia. Quando ho finito di leggere, sono dovuta tornare fuori e consegnarla a loro. Nelle scene che ho fatto per un provino per ottenere la parte, non avevo idea del loro contesto. Ho avuto una colloquio con lui.


A T: Lui ti lascia anche da sola. Cate Blanchett era un po 'fuori di testa su "Blue Jasmine". Ma ha funzionato bene per lei.

Kristen: Apparentemente è così. Tipicamente francese per lui. Lo ha fatto, sì [ride].

A T: È finito “American Ultra” (Lionsgate) di Nima Nourizadeh, con il tuo amico di "Adventureland", Jesse Eisenberg? ( tutto il cast era incredibile -. Bill Hader e Kristen Wiig e Ryan Reynolds)

Kristen: È stato incredibile. È finito. È molto commerciale, in realtà, che è diverso per me ultimamente. Molto divertente. Si tratta di una storia d'amore ultra violenta, davvero ampiamente comica. Jesse è la star del film, ed è così incredibile che non c'è modo che film non sia fantastico.

A T: Hai lavorato con Kelly Reichardt: Com'è stato? Lei è una donna brillante.

Kristen: Oddio. Lei è un genio! Avrei voluto trascorrere più tempo con lei.

A T: Avrà voluto che tu studiassi gli strutturalisti. Quale parte hai interpretato per lei?

Kristen: Onestamente. Lei è una regista molto definita. Non è una regista di ricerca; lei sa quello che sta cercando, sempre. Ho interpretato una parte in un film che è soprattutto incentrato su personaggi guidati, i quali pensano di sapere chi sono e sono molto desiderosi di qualcosa che non possono avere.

A T: Questo sembra come Kelly Reichardt.

Kristen: Sì, giusto? E sono andata in questo piccolo bar in Montana, quando stavamo girando, e c'erano un sacco di cittadini lì a giocare a biliardo mentre giravamo. Erano come, "Qual è il film? Cosa stai facendo qui? Sappiamo che siete qui, così ci dicono quello di cui tratta il film. «E non ho potuto dire loro in una frase su quello che era questo film. E questo è quello che mi piace del film, è che ero letteralmente, "Beh ..." e ho detto quello che ho appena detto. Questo la dice lunga sul modo in cui lei fa film.

A T: E poi c'è "Equals"?

Kristen: L'ho appena visto, ed è anche piuttosto buono. La mentalità di Drake [Doremus] è interamente europea.

A T: Ebbene, lui mantiene la fotocamera in modalità posteriore, giusto?

Kristen: Ha le riprese lunghe con questo. Anche se ti punta diritto in faccia, la fotocamera è nella parte posteriore. Tutto il resto è sfocato, e tutto quello che è in rilievo è la faccia. Quello che cerco in un regista americano è quello che è più standardizzato in Europa e in Francia: la gente che sfacciatamente fa le cose a pieno rischio, è come una fede religiosa per quello che devono fare, piuttosto che ciò che li renderà ricchi e famosi. È solo più facile da trovare lì, perché è più tipico. Ma, qui, sto gravitando per trovare le stesse cose in registi americani. È solo che è più raro.

A T: Guarda, lo hai capito in giovane età. Alla maggior parte delle persone ci vuole più tempo. Matthew McConaughey ci ha messo un po' per arrivare dove sei. Anche se penso che le persone del settore stanno iniziando a capire che il modello di studio non è dove tu vuoi andare.

Kristen: Non è interessante. È solo sicuro. È solo una scommessa infallibile, e quanto è così eccitante, se sai che stai andando a vincere?

A T: "Equals " è stato girato a Singapore. Perché quella location?

Kristen: Si svolge in una sorta di mondo alternativo. Non è necessariamente ambientato nel futuro, ma è molto realistico e sci-fi, e il mondo è molto ultraterreno, quindi è stato un bene girare lì.

A T: Sei stata fuori in una serie di luoghi esotici. Quando sei in missione, hai in realtà la possibilità di uscire e vedere il mondo?

Kristen: Sì. [Ride] Tu potresti non crederci, ma soprattutto quando si si gira in località. Quando c'è la pubblicità, tutto quello che vedo sono le pareti delle camere d'albergo. Ma le riprese in un posto davvero consente di immergersi in una cultura. Questo è un modo, sono così fortunata. Fin da giovane, sono stata in grado di vivere a Portland e New York e nel centro del paese, in mezzo al nulla, Columbus, Ohio per un po '. Figurati.

A T: E quale sarebbe il luogo più esotico che ha avuto il maggior impatto su di te?

Kristen: [Ride] Mi piace lavorare a New Orleans. Abbiamo fatto "American Ultra" e "On the Road" e un film intitolato "Yellow Handkerchief".

A T: Il film di Ang Lee della Sony " Billy Lynn's Long Halftime Walk" è una denuncia basata su una storia vera. Quale parte interpreti?? Si gira a fine estate in Texas?

Kristen: Sì, e si svolge in Texas. Interpreto a sua sorella, mi comporto come un portavoce di tutti coloro che potrebbero essere in disaccordo con il motivo per cui la guerra viene combattuta, e anche per tutti coloro che potrebbero essere strettamente legati a qualcuno che ha combattuto per qualcosa su cui non sanno cosa ci sia dietro. Io sono l'unica persona in tutto il film che pone la domanda ovvia.

A T: E incontrare Ang Lee deve essere stato fantastico. L'ho intervistato molte volte, e lui è un uomo speciale, molto intelligente. Non puoi andare da un genere all'altro senza una certa finezza.

Kristen: Ho parlato solo a lui una volta al telefono. Era davvero, davvero bello. Lo so! È folle.

A T: In "Sils Maria" hai interpretato un personaggio, l'assistente di un a stella che è il contrario di ciò che sei, in un certo senso. La conosci bene, perché le donne di questo tipo sono nella tua vita. Questo deve averti dato un po' di comfort. Allo stesso tempo, tu hai approfondito in un molto intimo, molto preciso il duetto con questa superba attrice. Deve essere stato difficile.

Kristen: La parte più facile per me, personalmente, è stata interpretare qualcuno che potesse prendersi cura di una donna nella sua posizione. Sono il meglio che si possa trovare per un'attrice! Personalmente, ho questa esperienza, e ho un' innata natura protettiva, perché so cosa vuol dire trovarsi in quella posizione. È stato divertente per me, perché è stato divertente da usare questo boccaglio come ... non è come una grande dichiarazione. È una dichiarazione abbastanza evidente nel film che stiamo facendo sulla natura superficiale del business, ma l'attrazione iniziale era quella di essere in grado di servire qualcuno in una posizione più simile a quello che sono, e anche parlare di questo aspetto della l'azienda che conosco così tanto di in un modo molto sincero.

Squillò fedele a me.

Bene. E, poi, guardando indietro al film - l'ho vista a Cannes per la seconda volta - proprio a parlarne con i giornalisti e Olivier a cose fatte, in realtà si è sviluppata in qualcosa che era molto forte. All'inizio ho pensato che fosse divertente - era uno sguardo personale in qualcosa che era esoterico e interessante, perché non troppe persone fanno ciò che fanno. Ma, allo stesso tempo, tiene una certa distanza, la guardo e vado, "Wow. Questo è un bel fardello sublime da sopportare. "E davvero parla di come consumiamo altre persone artistiche, e in realtà parla di come idolatriamo e gettiamo via le cose.

A T: L'ho trovato molto commovente, ma mi sono identificata con il personaggio della Binoche. Non credo che il tuo personaggio sia superficiale. Io la vedo come subdola e manipolatrice e facilmente la identifico con il personaggio che sta leggendo, quando scorrono le trame. Questo era inquietante per lei, perché stai facendo due cose contemporaneamente. E c'era una carica erotica tra i personaggi.

Kristen: Sì. Si manipolano a vicenda quasi inconsciamente durante tutto il film.

A T: ALLERTA SPOILER Ma Valentine ama Maria giusto? Lei scava quando Maria fa bene. È orgogliosa di lei.

Kristen: Assolutamente. Entrambe si amano così tanto. Una cosa importante per me era di rendere Valentine qualcuno che non fosse una persona tipica. Non qualcuno che ti aspetti possa assistere qualcun'altro, ma qualcuno che ti rende curioso su - dove tu possa andare, "Okay, allora che cosa ti ha messo in questa posizione? Tu non sei la tipica persona che seguirebbe adattandosi a qualcuno, a cui aderire. "E 'chiaramente qualcuno che sopporta per quello che pensa e quello in cui crede, ma lei è l'assunzione di questo ruolo come assistente, e quindi dovrebbe essere senza voce.

A T: In qualche modo lei sta vivendo attraverso l'altra donna, ma poi, in questa forzata, situazione intima, i propri bisogni vengono a galla. Ha bisogno di rispetto.

Kristen: Assolutamente. Penso che sia l'unica ragione per cui lei è lì perché, se non c'è il rispetto reciproco, allora lei dovrebbe essere altrove.

A T: Lei garantisce, e mi piace il modo in cui Assayas la lascia. Appare misterioso, ma lei ha lasciato!

Kristen: Ha rinunciato. Per me, l'intero film stava cercando di fare punti per lei, per arrivare attraverso lei, verbalmente, e Maria avrebbe potuto prendere in considerazione le sue opinioni e pensieri per un momento, e un attimo dopo se ne sono andati. Tutto ciò che ha lasciato con la sua reale personalità e la vista accurata della sua anima. Alla fine, Valentine è come, "Sono stata sgridata da voi per un intero film. Ora ho intenzione di mostrare quello che voglio dire e ho intenzione di lasciare. Quindi questo è quello che voglio dire. "

Fonte

 
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Kristen su "Harper's Bazaar"(Giugno 2015)

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Un incontro con una star di Hollywood di solito comporta una grande suite in un albergo a cinque stelle e una cerimonia a livelli che il Re Sole avrebbe approvato. Allora cosa dire di Kristen Stewart che arriva in un piccolo, accogliente caffè a Los Feliz, un tranquillo quartiere di Los Angeles, tutta sola; che rimane a parlare con me per tre ore e quando va via cerca di pagare il conto per il mio decaffeinato e il suo latte di mandorla? E questo da un' attrice che ha la reputazione di essere difficile e ostile nelle interviste.

La Stewart si è guadagnata questa reputazione quando la febbre di Twilight era al suo apice. Recitava da quando aveva nove anni, ma niente l'aveva preparata all'isteria globale che ha accompagnato il rapporto tormentato di Bella Swan con un incredibilmente bel vampiro, Edward Cullen, interpretato dal suo fidanzato nella vita reale Robert Pattinson. A 18 anni, la Stewart, è stata spintonata, perseguitata, assalita e inseguita, ogni suo commento e il suo abbigliamento sottoposti a duri controlli da tutto il mondo dei siti internet. Nessuna meraviglia che sembrasse guardinga durante le apparizioni sui tappeti rossi e alle confererenze stampa.

"Avere così tanta attenzione della gente su di te ed essere analizzata criticamente, è ovviamente disarmante" dice, curva sul suo caffè, "Le cose che hanno a che fare con il controllo mi rendono nervosa. Non puoi sapere cosa sta per succedere. Quindi ciò che la gente vedeva era ciò che accade quando si è terrorizzati. Le mie mani sudano, le mie ginocchia tremano, penso di non riuscire a stare sui tacchi, ho il respiro pesante e la nausea. Sono nervosissima e poi il mio corpo crea qualcosa che mi calma e alla fine sono così stanca che ...." e crolla sul tavolo.

La Stewart ha chiaramente bisogno di forza. Un pò di questa le viene da dentro : "Ho fatto un passo indietro e ho lasciato un po' di controllo. Ora la prendo alla leggera (breeze through, letteralmente uno/una da una botta e via n.d. t.), anche se ci sono alcune cose che mi rendono molto nervosa, per cui ne faccio ancora una questione personale. Se ci sedessimo per un'intervista di 5 minuti davanti ad una telecamera, sarei molto nervosa. Non è difficile sconvolgermi."

Ma ha anche imparato ad usare la moda a suo vantaggio. "Ho iniziato con situazioni che erano del tutto estranee per me, servizi fotografici, fotografi di fama e avere a che fare con progettisti. Mi sentivo abbastanza fuori luogo e giovane. E ricordo di aver incontrato alcune delle persone peggiori che si possa immaginare. E' estremamente straziante, la gente della moda è spietata, come ne "Il diavolo veste Prada". Poi ne ho incontrati altri che erano così rispettosi, naturali, creativi e coinvolgenti. Tutti quelli che ho incontrato di Chanel sono stati meravigliosi e lavorare con loro è stato sorprendente."

Domanda: Così Chanel Couture è la tua armatura?

"Certamente" Karl Lagerfeld è, per lei, "un pozzo " della conoscenza su tutto "Da estranea (a quel mondo) ho pensato " Probabilmente è follemente pretenzioso", ma è il contrario di quello che si pensa. E' divertente, è veloce e può parlare con te di qualsiasi cosa, dai film alle fontane romane o inchiodare completamente un fotografo o stroncare una situazione del tutto candidamente".

Il suo rapporto con la casa di moda è stato approfondito durante le riprese di Sils Maria, un film che è un piccolo gioiello, che è stato sostenuto da Chanel, in cui la Stewart è Valentine, l'assistente enigmatica di una famosa attrice europea interpretata da Juliette Binoche. Scritto e diretto da Olivier Assayas e girato in gran parte in Svizzera, esamina la fama, l'isolamento, l'invecchiamento e il complesso flusso d'amore tra le due donne.

"Sono stata intimidita, in tutta onestà" dice la Stewart dell'esperienza. "Non ero solo fuori dal mio elemento culturale, ma ho lavorato anche con una delle più famose attrici francesi di tutti i tempi. Quindi è stato un rapido processo per dimostrare qualcosa di me a lei e anche a me stessa, credo. Al primo incontro si capisce se c'è o non c'è la scintilla tra due persone. E noi ci siamo amate."

Valentine deve proteggere il suo capo, Maria Enders, dai paparazzi (Valentine li chiama "scarafaggi" che è anche il termine che usa la Stewart per la stampa scandalistica), far rimuovere i cesti di fiori cellofanati dalle stanze d'albergo di Maria, leggere le sue battute con lei, farla uscire dal casinò quando è ubriaca e tra le telefonate del suo ex marito e del suo avvocato.

Il terzo personaggio è la chiassosa starlet, Jo -Ann Ellis , seguita da fans e fotografi, in termini di scandali e attenzione, la cui vita, rispecchia quella della stessa Stewart .

"Trovo che ciò sia divertente, puramente casuale, mi capita spesso di aggiungere ironia ad alcuni di quei tratti" dice la Stewart.

Lei originariamente avrebbe dovuto interpretare il ruolo di Jo Ann,ricoperto da Chloe Grace Moertz.

" Ma ciò per me non era accettabile nemmeno per un secondo"dice "è una grande parte , ma vorresti cogliere l'ironia al di fuori di esso. Io sarei un'interprete, una versione sensazionale di me stessa per fare una critica su come tutto ciò è ridicolo. Ma interpretare il ruolo più sottomesso, periferico e attento , era molto più soddisfacente, ovviamente. Mi piacevano le parole, tanto che dentro di me sorridevo" . L'esperienza è quella di essere una celebrità -radicata e alienata, viziata, illuminata dai riflettori e sola - lei dice "molto corretto, ovviamente conosco ciò molto bene ".

La Stewart ha vinto un Cesar Award per il suo ruolo, la prima attrice americana ad aver mai fatto ciò. "Penso che abbia creato un pò di consapevolezza qui " dice "Appena prima degli Oscar , l'ho visto ovunque, il che forse ha aiutato l'andamento del film negli States."

Un altro suo film recente, Still Alice, è stato premiato agli Academy Awards quando sua madre sullo schermo Julianne Moore , ha vinto l'Oscar per la migliore attrice protagonista, per la sua interpretazione di una professoressa di linguistica, assalita precocemente dall'Alzheimer. Io sfido chiunque a guardarlo senza abbattersi, e la Stewart dice:

Dì a qualcuno la sinossi della storia e tutti avranno le mani sul loro cuore. È un film devastante " Il suo personaggio, Lydia, è la figlia più giovane della Moore, un'aspirante attrice e lei condivide la maggior parte delle scene con sua madre. " Julie è veramente geniale. Lei capisce il corso delle riprese. La rispetto davvero. C'era una tale affinità di base con lei. Noi eravamo una così buona squadra. Non smettevamo mai di parlare".

Ci sono attori che fingono di non leggere mai di loro sulla stampa. La Stewart non è una di loro.

" Io voglio sapere cosa sta succedendo " dice "Assolutamente, non sono il tipo di persona che non vuole leggere le recensioni. Io leggo le recensioni. È il completamento del processo".

Anche lei legge su google ( legge di lei su google) "Se sono nervosa su un vestito o qualcosa. Non voglio andare fuori e non sapere cosa la gente sta dicendo su di me. Quando iniziarono ad esistere i commenti su di me, è stato molto sconfortante, ma questo è lontano, ora è lontano dalla memoria"."Non me ne frega un cazzo di cosa un ragazzino del Montana sta scrivendo su di me. Ma in generale mi piace sapere cosa è stato detto, solo perchè spesso devo interagire con questo, mi vengono fatte delle domande"

La Stewart ha avuto una lunga relazione con Robert Pattinson, finita nel 2012, quando fu fotografata con il marito della super modella Liberty Ross, Rupert Sanders, che l'aveva diretta in Snow White and the Hunstman. Più recentemente la relazione della Stewart con la sua ex assistente personale, Alicia Cargile, ora produttrice di effetti visivi, è stata messa sotto esame. Fotografie di loro due che passeggiano mano nella mano, su una spiaggia alle Hawaii, con uno sguardo affettuoso. Ma si investiga su queste immagini con troppa importanza, a causa della tendenza a confondere i ruoli della Stewart sullo schermo, con la sua vita privata. Lei ha scelto occasionalmente di interpretare personaggi sessualmente ambigui.

La sua eccellente interpretazione della rockstar Joan Jett in The Runaways, include scene d'amore con Dakota Fanning, e in Clouds of Sils Maria, la relazione di Valentine con Maria per lo più contiene molto desiderio inespresso."

Io non sto cercando di prendere in giro la gente"dice la Stewart " Io gravito verso i personaggi, non ho fatto un passo lontano dall'interpretare me stessa." " Naturalmente, diciamo che mi piace vivere nella zona grigia della vita. Non trovo logico definire le cose chiaramente - ciò non ha senso per me. Quindi c'è un ambiguità che io ero in grado di interpretare in entrambi questi film". Le chiedo se pensa che la sessualità sia fluida, un oscillare, una tendenza.

"Assolutamente. Sì. Questo è qualcosa che io tollero. Qualcosa che sento"

Questa ambiguità è anche qualcosa che lei mette in scena nelle scelte dei suoi vestiti. " Io ho bisogno dell'elyener nero, sarebbe strano stare senza. Ma in entrambi i casi, mi piace essere davvero sexy o follemente androgina " dice " Non mi piace mai avere i capelli belli. C'è qualcosa su questo che mi spinge al di là della sensazione di indossare un costume. A condizione che possa avere i miei capelli in modo naturale, in seguito poi posso fare ogni altra cosa ".

Oggi lei è più un androgino e di tendenza, in una maglia a strisce a maniche corte con una pesante collana d'argento intorno al suo esile collo.

Un nuovo tatuaggio di un particolare del Guernica di Picasso adorna il suo avambraccio destro mentre lei si appoggia in avanti, rispondendo alle domande argutamente, in modo intelligente e con onestà assoluta. E questo è ciò che è così sorprendente su di lei: è completamente vulnerabile. Tanto è vero che lei non può nemmeno dire una bugia per salvare la faccia.

"Direi che è così evidente quando sto mentendo che non è nemmeno mentire."

Nelle interviste, lei sempre trova qualcosa su un film che possa elogiare, dice, così:"Non mi resta che essere veramente brava a concentrarmi su ciò che era OK. Se non mi connetto con il regista, parlerò del grande rapporto che ho avuto con la troupe. "Oppure, come ultima risorsa ", il catering è stato incredibile, siamo stati così ben nutriti in quel film." Non che la ristorazione deve essere particolarmente speciale, anche se Stewart ama cucinare, lei può, dice, "Mangiare terribilmente per lunghi periodi di tempo. Posso consumare i pasti presso le stazioni del gas "Non sono a conoscenza del suo peso fluttuante, ma lei dice:". "Sono un po' più grande della taglia modello quando mangio cheeseburger e sono felice e a mio agio. Se sono stressata o sto lavorando il peso diminuisce. Il mio peso e il mio sonno sono legati al mio sistema nervoso. A volte dormo 12 ore a notte e a volte il sonno non esiste proprio per me per un paio di mesi". Sono una persona piccola, ma se sono sconvolta divento troppo sottile. Ma quando, se sono davvero felice ...Mi piace il cibo immensamente e mi piace un bicchiere di vino rosso ".

Per rimettersi in forma "fenomenale", ha bisogno di un mese e un personal trainer, ma può essere abbastanza in forma in due settimane, semplicemente facendo le flessioni.

"Se non sono in buona forma, posso farne 10. Se sto cercando di mettermi in forma, farò flessioni e ne farò 20 ogni mezz'ora per tutta la giornata. Posso fare 250 flessioni in un giorno, che è abbastanza impressionante. Ma io sono come quello superiore. Io sono sempre il ragazzo che fa a braccio di ferro con i suoi amici e cerca di destreggiarsi tra quattro palle invece di tre dicendo: 'Ooh, puoi accendere questo accendino con il mignolo ? Io posso. '"

I suoi ruoli in 'Sils Maria' e 'Still Alice' sono entrambi celebrali, tranquille performance, ma la Stewart è anche un'eroina d'azione. Lei ricorda di carica con 100 altri cavalieri lungo una spiaggia in Galles durante le riprese di Biancaneve e il Cacciatore.

"Entrambi i miei piedi erano fuori dalle staffe e il mio pollice era rotto ed ero inarrestabile lì, e alla fine, dissero: 'E' stato grande! Possiamo farlo ancora? 'e ho detto: 'No. Sono appena quasi morta laggiù' ".

Domanda: Per quanto riguarda come ha rotto il pollice?

"Ho colpito un nano o qualcosa del genere"
, lei impassibile.

La Stewart ha una propensione per la commedia: lei quasi ammette che il suo ruolo nel prossimo progetto di Woody Allen, al fianco di Jess Eisenberg e Bruce Willis, è allegro, ma dice: "Ho letto solo la sceneggiatura una volta con qualcuno seduto fuori casa mia, mi aspettava per averla indietro. Quindi immagino che non mi è probabilmente permesso di dirvi che cosa si tratta. Ma io sono onorata di poter lavorare con lui. Mi sento abbastanza fortunata. Non tutti ottengono necessariamente questa possibilità."Lei ha anche un piccolo ruolo in un nuovo film di Ang Lee, ed è chiaramente rilassato se lei non è la protagonista in un film. "L'unica mia riserva circa fare piccole parti", spiega, "è che se si cerca di mettermi come seconda nel cartellone o qualcosa del genere e sono in tre scene. È inadeguato e imbarazzante."

Io commento che non ci possono essere un paio di attori che lottano per apparire nel trailer di un film.

"È una situazione abbastanza particolare quella in cui mi trovo," lei conviene. "Sono sicura che per Jennifer Lawrence, dice, se fa una piccola parte in un film, o per Emma Watson, è la stessa cosa."

Le compagnie cinematografiche usano chiaramente queste tattiche per fare più soldi, e con buona ragione. Nel 2012, la Stewart è stato una stella bancabile che per ogni dollaro speso in un film in cui era in, ha consegnato 40 dollari di entrate. "Questo è stato solo per Twilight" dice con una scrollata di spalle. "È l'unico film che abbia mai fatto, che ha fatto i soldi. Voglio dire, un paio di altri sono andati bene, ma questo è 'quello'. Ora sono sulla lista e ora posso avere progetti con la luce verde"

Per quanto riguarda quello che vuole fare nel futuro:

" Mi piacciono i grandi film americani molto quando sono buoni "La macchina di Hollywood può, lei dice" Essere fruttuosa, ma è una scommessa rischiosa ogni volta, e ci vuole così tanto del tuo tempo e di energia, e potrebbe lasciarti con niente. "

Fare anche film Indie

" È lo stesso in tutto il mondo. Ognuno sta facendo qualcosa per nessun altro motivo che l'impulso e la compulsione a creare, che è impressionante e mi piace. È puro. Non per diventare famoso o ricco. La fama è la cosa peggiore del mondo. Soprattutto se è inutile. Quando la gente dice, 'Voglio essere famoso' - perché? Tu non fai niente? "

Se lei dipinge grandi astratti con acrilici e illustrazioni esplosive nel suo garage, o scrive una poesia a forma libera, armeggia con uno script o si prepara a dirigere il suo primo cortometraggio, la Stewart è una creatrice. E quello che ama di più su un film è di essere parte di una squadra. Le uniche volte che lei assale con intemperanza sono, dice: "Non senza ragione. Se qualcuno non tratta gli altri bene, mi sento una sorta di diritto per essere in grado di dirlo. Ho lavorato con alcuni uomini - registi e direttori della fotografia - che erano semplicemente ridicoli, ed è tutta questione di ego "

Il suo primo esempio di come una donna dovrebbe essere emergente fu Jodie Foster, quando hanno fatto Panic Room insieme quando la Stewart aveva 9 anni.

"Ciò che era importante per lei era se la gente veniva curata bene. Era una tale matriarca modesta e si è presa cura di tutti ".

Lavorare con donne forti è un'attrazione spettacolare per Stewart.

"Io lavoro meglio con le donne", dice. "Ho imparato cose immense dagli uomini e sono stata altrettanto ispirata dagli uomini, ma credo che le donne per lavorare abbiano inevitabilmente un po' più di difficoltà ad essere ascoltate. E ci sono alcuni modi in cui le donne riescano a farsi ascoltare che sono unici per loro."

Alla Stewart piace pensare a se stessa anche come una persona materna, una madre putativa: "Si, sono già così con il mio piccolo gruppo di amici. Almeno lo spero. Amo cucinare, amo i miei cani, mi piace stare a casa. Sono una persona che sa stare da sola. E il fatto di essere super riconoscibile mi fa piacere di più il tempo che trascorro in casa."

Le chiedo se pensa che Hollywood sia sessista e quasi urla nel mio registratore :

"Oh mio Dio, disgustosamente. Disgustosamente. E' pazzesco. E' così offensivo. E' pazzesco!"

Lei è orgogliosa del discorso sulla parità di guadagno fatto da Patricia Arquette agli Oscar e dice: " Recentemente ho ricevuto un paio di offerte che erano ridicole 'Ho intenzione di fare questo film? Ho intenzione di vendere questo film? Non ho intenzione di essere pagato, tu si? Ma che cazzo? Gli Oscar sono una piattaforma, un palco da cui raggiungere una vasta platea. Quando ho visto Patricia è stato come 'Si! Forse considererò me stessa un po' di più!' Perchè a un certo punto pensi ' Per una ragazza questo è va bene' E che non è più sufficente. "

Mi chiedo se i giovani attori di sesso mschile con cui lavora la pensano come lei. "Oh no, sono più del tipo "Woo hoo vuoi ottenere più soldi per lo stesso lavoro"

Per quanto riguarda il sessismo più denigrante, la Stewart dice che non le è mai successo: "Sono stata davvero fortunata. Non mi sono mai sentita usata da un regista o sfruttata."

Questo forse anche perchè la sua famiglia è dentro questo mondo. E' nata a Los Angeles , sua madre è un supervisore di sceneggiature e regista, suo padre un produttore televisivo e i set cinematografici la fanno sentire a casa. Forse anche per questo quando deve girare scene di sesso la Stewart è molto rilassata.

"Non mi importa" scrolla le spalle, "Odio solo quando sono artificiose. Questo succede quando diventano grottesche. In Twilight abbiamo dovuto girare la scena di sesso più epica di tutti i tempi [Quando Bella Swan finalmente sposa il suo bel vampiro] Doveva essere trascendente e ultraterreno, inumano, il miglior sesso che tu possa immaginare e ci siamo detti "Cazzo. Come si arriva a fare questo? Eravamo così consapevolmente consapevoli di questo, io e Rob [Pattinson] e i produttori. E' stata un' agonia. Il che fa schifo, perché volevo che fosse bellissimo. Oltre a questo, le scene di sesso sono uguali a qualsiasasi altra scena."

Quando le chiedo se davvero non fa alcuna differenza essere in topless o giacere sotto qualcuno, lei protesta.

"No, davvero. Penso che saremmo davvero strani se ci vergognassimo del sesso. Mi stranisce anche quando un'attrice di un certo successo finalmente fa una scena in un film in cui mostra le sue tette e non lo aveve mai fatto fino a quel momento e forse lo ha fatto solo perchè la parte è prestigiosa e quindi va bene farlo perchè è di classe e io penso 'Oh Dio, grazie per aver rivelato al mondo il tuo tesoro!' io dico 'Falli entrare' Tutto il mio pensiero è su come ridurre la distanza tra te e il pubblico, tra te e il tuo personaggio. Penso solo che le persone sono tese e strane riguardo questo."

E così, una delle persone meno tese e strane di Hollywood si alza e lascia tranquillamente il caffè, senza essere notata da nessuno. Cosa che è, quando ci si pensa, il più notevole di tutti gli atti....

Fonte Traduzione by Nicky / Milady / Brianne



Edited by Alexandra Borgia - 30/4/2015, 17:33
 
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CarVersation: Suzie intervista Kristen in macchina

Video

Ecco la traduzione della 'CarVersation'in auto avvenuta mentre Suzie stava accompagnando Kristen al LACMA per lo screening di Clouds of Sils Maria.

Kristen: “Ciao, come va? C'è caldo qua dentro,sono felice di indossare un vestito. Stiamo facendo una... car-versation”
(Kristen cerca di spegnere le luci in macchina)

Suzie: “No, dobbiamo tenerle accese,sennò non si vede nulla. Metti il sedile più avanti, per favore”

Kristen: “Ma così sembra che tu voglia tutte le attenzioni su te stessa, o qualcosa del genere”

Suzie: “Eh lo so,ma altrimenti come faccio? Allora... come ti chiami?”

Kristen: “Eh... Kristen”

Suzie: “Allora, dove stiamo andando adesso?”

Kristen: “Stiamo andando ad uno screening di Sils Maria”

Suzie: “Davvero?”

Kristen: “Gli Americani hanno voluto cambiare il nome del film, perchè altrimenti non l'avrebbero capito. Abbiamo girato il film a Berlino, Leipzig e Sils Maria”.

Suzie: “Ed io sono stata abbastanza fortunata da stare là con te.”

Kristen: “Tu sei stata una dei componenti più importanti del nostro gruppo”

Suzie: “Stai facendo un pisolino?”

Kristen: “No, improvvisamente mi sono resa conto di cosa sto indossando”

Suzie: “Che? Ma è molto carino... Ho una cosa per te,ma so che ti rende nervosa parlarne,per cui ho pensato di portartelo. (* prende il César *) Ho pensato di portarti il mio piccolo César francese che, ironia della sorte, hai vinto per questo film che stiamo andando a vedere”.

Kristen: “Oh mio Dio, mi sono appena accorta della telecamera”

Suzie: “Davvero?”

Kristen: “Questo è quello che le persone fanno nelle tue brutte car-versation, fanno così..” ( Fissa la telecamera ed imita gli intervistati)

Suzie: “L'hai notato?”

Kristen: “Sì!!”

Suzie: “Ma io nooo... Pepsi o Coca-Cola?”

Kristen: “Coca-Cola”

Suzie: “Cucina Cinese o Thai?”

Kristen: “Thai”

Suzie: “Cosa avresti fatto se non fossi diventata attrice?”

Kristen: “Probabilmente avrei avuto una ditta di catering tutta mia ed avrei scritto il mio primo copione, speranzosa di poter cambiare il mondo del cinema. Ovviamente è un'ipotesi ”

Suzie: “Io credo in te”

Kristen: “Un giorno lo farò”

Suzie: “Tu credi in me?”

Kristen: “Sì... cazzo, Signore Iddio, certo che sì”

Suzie: “Tu sei gentile, sei speciale e sei nella mia macchina... Sei nervosa? Stiamo per arrivare”

Kristen: “Ora si.. inizio ad agitarmi”

Suzie: “Non devi essere nervosa. Là ci saremo tutti noi, il tuo gruppo di amici, a supportarti... Qual è uno snack che ami? Di cui non potresti fare a meno e che mangeresti ora, se avessi fame?”

Kristen: “Amo i cheeseburger”

Suzie: “Sì??... Ma,oddio, mi sono accorta che per tutto questo tempo i fari erano spenti!! Oh porca vacca! Scusa, davvero!!”

Suzie: “Sai qual è una cosa che amo davvero di te?”

Kristen: “Cosa?”

Suzie: “Quando sei davvero eccitata all'idea di parlare di qualcosa ed inizi a fare...” (* imita Kristen e Kristen la segue a ruota, imitando se stessa * )

Suzie: “Ed Sheeran?”

Kristen: “Ha una voce davvero incredibile”

Suzie: “Com'è stato quando ci siamo conosciute?”

Kristen: “Io e Suzie ci siamo conosciute alle medie e poi abbiamo avuto amici in comune per anni. C'è freddo qua dentro, davvero”

Suzie: “Si, c'è freddo, scusa”

Kristen: “Mi ricordo che all'epoca tu eri Ghetto Suzie, perchè indossavi gli orecchini a cerchio e riuscivi a cantare le canzoni rap”

Suzie: “Via quel telefono. Qua dentro i telefoni sono vietati”

Kristen: “Scusa... Ad ogni modo, lei era diversa da qualunque altra ragazza bianca “che veniva dalla Valle”... vorrei spezzare una lancia in tuo favore, per tutti quelli che stanno guardando e per i nostri amici. Io ti supporto davvero. E sono orgogliosa di essere parte delle tue carversation, perché sono interessanti. E sono seria. Ad essere sinceri, ogni cosa che fa Suzie o che le interessa? Ne faccio parte anche io e piacciono anche a me. Mi piace vedere con chi vuole parlare, mi piace vedere le loro conversazioni assurde, il che è divertente perché sono cose che facciamo tutti i giorni...ok, penso che ora dovremo fermarci, perché sto per andare a lavoro”

Suzie: “Tu sei fantastica. Hai appena fatto un'intervista”

Kristen: “Lo so!!”

Suzie: “Potresti rifarlo, basta che fai finta che il giornalista sia me... ah, un consiglio!! Quando farai le foto, metti le mani in tasca, sai.. fa figo”

Kristen: “Ok, perfetto.. altri consigli? Prima che io entri...”

Suzie: “Mi piacciono i tuoi capelli. Sei una bellissima persona”

Kristen: “Ti voglio bene”

Suzie: “Sarai fantastica, ti voglio bene anche io”

Kristen: “Grazie... Suzie, ti voglio bene davvero.. A dopo”

Traduzione

 
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marliv2004
CAT_IMG Posted on 23/5/2015, 19:37




Grazie Alex bellissima interviste fra due grandi amiche!
Ho una particolare simpatia per Suzie
 
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145 replies since 23/5/2014, 08:57   6199 views
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