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| Olivier Assays racconta della cancellazione di 'Idol's Eyes'
In sintesi l'articolo conferma le ragioni legate ai problemi di finanziamento del film, andando però più nello specifico in termini di tempi ed eventi. Ecco a voi la sintesi dell'articolo:
"Le quattro pagine dell'articolo raccontano del perché Idol's Eyes non si è più fatto. Scritto in prima persona, è lo stesso Assayas a parlare. Per sua stessa ammissione dice che 'era una barca che faceva acqua da tutte le parti'. Riassumiamo quanto ci interessa: i motivi per i quali il film è stato annullato. Era un film molto costoso, Assayas parla di un budget tra 23 e 25 milioni di dollari. Parla dei timori che lui e Charles Guilibert avevano ogni mattina da due mesi nell'aprire le mail. Il 14 settembre si trovava a Chicago assieme a De Niro per lavorare ai dettagli del suo personaggio. Il 10 ottobre ricevette una mail dall'avvocato del produttore americano che lo avvertiva che le riprese sarebbero state rimandate di una settimana. Olivier spiega che un tale ritardo ha delle conseguenze molto onerose che appesantiscono ulteriormente ill budget di un film. A colpi di botta e risposta giuridici la mail spiegava che era colpa dell'equipe del film, con a capo Assayas e Guilibert, e che dunque sarebbe stato il loro salario a subire una drastica riduzione per ridurre i costi. Avevano 6 ore di tempo per accettare i nuovi termini, altrimenti la produzione si sarebbe fermata e circa un centinaio di persone si sarebbero ritrovate senza lavoro. Benvenuti nella mia quotidianità dell'ottobre 2014!" Ma il film non è stato cancellato quel giorno bensì il 23 ottobre, poi è stato rimesso in pista per definitivamente chiudersi il 2 novembre. E' stato comunque il 10 ottobre, data in cui ricevette la mail, che comprese che aveva perso il controllo sul film e che il suo divenire o meno era ormai nelle mani di oscuri finanziatori di Los Angeles che conosceva appena e ai quali nessuno di buon senso avrebbe affidato la sia pur minima fiducia. Per farla breve eravamo messi molto male. Per Olivier il quadro era chiaro, ritardavano le riprese perché i finanziatori erano a secco e non potevano assicurare le scadenze della settimana successiva. Ritardavano di settimana in settimana nel tentativo di trovare i fondi necessari. E le settimane seguenti sono state di speranza e delusione.
Durante questo periodo Assayas ha dovuto fingere che tutto andasse per il meglio, fingendo di essere concentrato sulle prove costumi e il colore dei capelli di De Niro. Racconta di essersi ritrovato ostaggio di questa industria che non ha mai rappresentato nulla per lui. Ha realizzato, comunque, che tutto questo gli è servito per riportarlo a se stesso e a quello che ha sempre rappresentato il suo desiderio " stare lontano dalle passioni tossiche che distruggono il cinema americano, soldi, potere, perversioni, legge e ordine." Domenica 2 novembre, 36 ore prima dell'inizio delle riprese, il finanziatore del film non aveva i fondi necessari e la produzione si è arrestata, più alcuna fattura né salario è stato pagato. Il 3 novembre il finanziatore ha diramato un comunicato accusando i produttori e annunciando di voler affidare il film a una nuova equipe, ammissione delirante in quanto non possedeva i diritti del film.
L'indomani tutti hanno lasciato Toronto e tutto è stato smontato. Dopo un mese, quasi ogni giorno Assayas riceveva segnali dal finanziatore, decisamente patetici, che gli comunicava che stavolta era davvero in grado di finanziare il film. Si è parlato di dicembre, poi di gennaio, ora siamo a marzo-aprile... Conclude " Con tutti i ritardi vedo la cosa come un abominevole malinteso, nel migliore dei casi una parentesi, un film che potrei fare, forse, perché no, e forse meglio, ma senza illusioni e sapendo che è nell'intimità della scrittura, nella pratica di un cinema determinato dalla libertà d'ispirazione e di movimento che trovo il mio solo e vero cammino, esattamente all'opposto di quello che consuma (rode) il cinema americano di oggi".Source - Traduzione Edited by Alexandra Borgia - 18/12/2014, 20:20
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