~Diario di Corte ~ Il Regno di Alexandra Borgia

"Still Alice": News, Tweets, Varie

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;Kelly
CAT_IMG Posted on 18/10/2014, 13:16




No, non mi riferisco a coming soon ma a vari blog/siti che parlano di film. Della recensione di comingsoon ho capito poco e niente.. lol
 
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*Camille*
CAT_IMG Posted on 18/10/2014, 14:04




CITAZIONE (;Kelly @ 18/10/2014, 13:37) 
In realtà ho letto vari commenti negativi dalla critica (purtroppo) su Kristen in questo film.. molti continuano con la storia della monoespressiva, faccia da antipatica.. altri vanno pesanti e la chiamano con una parola che non voglio ripetere. Sono molto stupita anche di leggere commenti negativi sul film in generale e addirittura sulla Moore non da Oscar.. mi chiedo se la stampa italiana ha visto lo stesso film che hanno visto a Toronto o semplicemente si continua con i soliti pregiudizi.. mah!

Direi che in generale la critica italiana è divisa, c'è chi lo ritiene un bel film retto da ottime performance.. e a chi proprio non è piaciuto. Al pubblico sembra essere piaciuto molto di più..dai pochi commenti letti.

non a tutti può piacere tutto....ci sta . Penso che sia così per tutte le cose e in tutto il mondo.

In questo caso, ti riferisci solo alle critiche nazionali , mi pare di capire....allora è presto detto: sono rimasti tutti con un palmo di naso perchè a Roma non c'era nessuno del cast , secondo me. ^^ lol!

A questo punto hanno fatto bene a non venire....

Edited by *Camille* - 5/11/2014, 22:45
 
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milady
CAT_IMG Posted on 18/10/2014, 14:11




In realtà la maggiorparte della critica ha parlato bene sia del film che del cast , in molto hanno detto che Kris è sorprendente.............. Badtaste invece ha stroncato tutto , anche la Moore( che è tutto dire) e un aktro ha giudicato Kris sulla base che gli sta antipatica.

Per il resto il film a fine proiezione ha ottenuto una standing ovation e a quanto è stato detto da chi era in sala , si è pianto dall'inizio alla fine.
Questa è la video recensione di Best movie.

www.bestmovie.it/news/festival-di-r...stewart/324537/
 
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*Camille*
CAT_IMG Posted on 18/10/2014, 14:19




e questa è la miglior critica....
che piaccia a chi lo vede e paga il biglietto per farlo perchè sa che ne vale la pena.

...e io sono sempre più pentita di non esserci andata nonostante lei non ci fosse.
 
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brianne
CAT_IMG Posted on 18/10/2014, 17:25




Movie Player: Recensione su 'Still Alice' (2014)

Gli indipendenti Wash Westmoreland e Richard Glatzer dirigono un film toccante e rigoroso sul tema dell'Alzheimer, con uno sguardo credibile e privo di compiacimento sulla malattia e i suoi effetti; avvalendosi di una straordinaria Julianne Moore, nel ruolo di una donna che lotta per preservare la sua identità.

È appena arrivata al suo cinquantesimo compleanno, Alice Howland: donna di successo, docente universitaria e affermata ricercatrice nel campo delle neuroscienze, Alice ha una mente brillante, una carriera soddisfacente e ben lungi dall'essersi conclusa, e una famiglia che la copre di affetto ed ammirazione. Da qualche tempo, però, la donna soffre di piccole amnesie, che col passare dei giorni si fanno sempre più marcate: prima dimenticanze di nomi e parole, poi fenomeni di disorientamento e incapacità di localizzare anche i luoghi più familiari.

Esclusa una risposta traumatica a un periodo di stress o depressione, ed escluse, tramite i controlli neurologici, eventuali patologie tumorali, la diagnosi è impietosa: Alice è affetta da una rara forma di Alzheimer precoce. Una patologia degenerativa e dalla prognosi infausta, che lascia sgomenta la donna e i suoi familiari: mentre i disturbi cognitivi si fanno sempre più pesanti e invalidanti, Alice lotta per preservare la sua capacità di comunicare, e il suo contatto con la realtà. In più, la forma della malattia che ha colpito la donna ha carattere genetico, con una probabilità di ereditarietà del 50%: i tre figli, Lydia, Anna e Tom, vedono così una pesante ombra sul loro futuro. Ognuno reagirà a suo modo alla situazione, e al rapido deterioramento delle condizioni della madre.

Filmare l'oblio

Julianne-Moore-in-Still-Alice



Sono stati tanti, nel corso dell'ultimo decennio, i film che hanno provato a raccontare per immagini la realtà dell'Alzheimer. Un tema che, per le sue connessioni coi motivi della memoria e dell'identità, ha un carattere intrinsecamente filosofico, tanto impregnato di un naturale potenziale "narrativo", quanto, di fatto, difficile da portare sullo schermo. Eppure, l'aumento dell'incidenza di questa patologia nelle società industrializzate, nel corso degli ultimi anni, ha in qualche modo imposto che il cinema se ne facesse carico. Le pellicole finora prodotte sul tema, da Away from her - Lontano da lei di Sarah Polley, al nostrano Una sconfinata giovinezza di Pupi Avati, passando per il sudcoreano Poetry di Lee Chang-dong, hanno tuttavia utilizzato, in gran parte, il tema della malattia per parlare in realtà d'altro: affrontando i motivi più generali della memoria e dei rapporti col passato, o quelli della preservazione degli affetti, la maggior parti di queste opere hanno finito per offrire rappresentazioni, di fatto, inaccurate della patologia. Paradossalmente, il regista che più si è avvicinato a un racconto realistico dell'Alzheimer e dei suoi effetti è stato Asghar Farhadi: in un film (Una separazione) che trattava il tema solo come elemento collaterale. Gli indipendenti Wash Westmoreland e Richard Glatzer, britannici trapiantati negli USA, hanno invece deciso di prendere di petto l'argomento: Still Alice affonda il suo sguardo direttamente nella realtà della malattia, e soprattutto prova ad offrire il punto di vista di una donna (una straordinaria Julianne Moore) che sente lentamente sfumare via la sua mente, e la sua stessa identità.

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Una lotta silenziosa



Still Alice è un'opera preziosa, lo diciamo subito, principalmente per il suo coraggio: perché il punto di vista che adotta, così difficile da rendere, così (per sua natura) inconoscibile, è proprio quello della persona malata. Scegliendo di concentrarsi sulle fasi iniziali della patologia, ma ricostruendole tuttavia con assoluta precisione, il film di Westmoreland e Glatzer offre un ritratto intimo di una vita familiare sconvolta, violentata da un male che progressivamente si insinua in tutti gli spazi della quotidianità. Ma ciò che conta, più di ogni altra cosa, è proprio l'ottica: la sfida dei due registi è quella di descrivere la strenua lotta della protagonista per mantenere una presa sulla realtà, sui suoi ricordi e sulle sue proprietà di linguaggio, sulla sua capacità, attraverso questi ultimi, di riconoscere e di riconoscersi. La capacità di comunicare e quella di ricordare, per Alice, sono i cardini sulla base dei quali definire la sua stessa identità: nonostante il male la privi, progressivamente e inesorabilmente, di entrambe, la protagonista inizia una solitaria battaglia per preservare più a lungo possibile ciò che ne resta. Una battaglia combattuta attraverso domande memorizzate sul cellulare (a cui ogni giorno diventa più difficile rispondere) e la quotidiana visione di filmati di famiglia che restituiscono ciò che presto, si sa, diverrà solo una sequenza di immagini anonime. Un aggrapparsi tenace a ciò che si sente ancora come proprio, contrappuntato dal senso di vuoto e solitudine che contraddistingue la consapevolezza di una mente (e di un'anima) che scivola via. Tentando anche, in un messaggio proiettato in un futuro prossimo, verso un sé che non sarà più tale, di mettere la parola fine quando il male avrà infine compiuto la sua opera.

Il sé e gli altri

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La lotta silenziosamente combattuta dalla protagonista ha come contraltare lo sbigottimento, la confusione e l'incapacità di accettare la realtà da parte dei suoi familiari. La sceneggiatura è, in questo senso, attenta a descrivere la perversione, operata dalla malattia, di tutti i rituali familiari, la violenta alterazione delle modalità di interazione, il traumatico venir meno delle pratiche che definiscono (e perpetuano) i legami. Laddove, all'iniziale incredulità del marito (interpretato da un intenso Alec Baldwin) si sostituisce un'ansiosa rassegnazione, e laddove la frustrazione della figlia minore Lydia (una sorprendente Kristen Stewart) si traduce in un astio che nasconde paura, è di nuovo Alice a rivelare la maggiore progettualità: è lei a decidere, lucidamente, di usufruire di ciò che resta della propria capacità di comunicare, dell'affettività che non è stata ancora intaccata dal male, di quelle parole che, pur coi vuoti e le omissioni provocate dalla malattia, premono per essere dette. È lei a salire su un palco e a pronunciare, di fronte a una platea di medici, operatori sociali e familiari di malati, un discorso che rappresenta uno dei momenti emotivamente più forti dell'intero film. Proprio il tema dell'emotività, invero, è gestito con estrema attenzione dai due registi: il tono del racconto evita la cifra stilistica dell'urlo, l'emozione sfacciata, le scorciatoie di un pathos che, nella fattispecie, sarebbe risultato facile quanto posticcio. Il melò è nel racconto, e traspare spontaneamente da esso, offrendosi alla ricettività dello spettatore. E il personaggio di Alice, soprattutto, è quanto di più distante si possa immaginare da una vittima: a commuovere, semmai, è proprio la sua capacità di (r)esistere. Fino a quell'ultima parola, pronunciata con timbro strascicato, quanto intimamente limpida.

Conclusioni



A prescindere dalle voci che vorrebbero Julianne Moore già in odore di Oscar (l'intensità della sua performance autorizza qualsiasi previsione) Still Alice è un'opera lucida, intensa, da non mancare: un racconto intimamente umanista, capace di toccare, con semplicità e rigore, corde universali.

Fonte / Via Patrizia 2



Edited by Alexandra Borgia - 19/10/2014, 16:42
 
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CAT_IMG Posted on 19/10/2014, 16:24

Libraia, Scrittrice e Promoter Culturale

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Still Alice: I Candidati proposti dalla Sony Pictures all'Academy

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Nella lista ci sono tutte le nomination ed i candidati che la Sony Classic Picture ha proprosto all'Academy per la Campagna di Supporto degli Oscar 2015.

Miglior Film - Still Alice
Migliore Attrice - Julianne Moore
Miglior Regista - Richard Glatzer; Wash Westmoreland
Migliore Attrice non protagonista - Kristen Stewart; Kate Bosworth
Migliore Attore non protagonista - Alec Baldwin
Miglior Sceneggiatura non originale - Richard Glatzer; Wash Westmoreland
Migliore Fotografia - Denis Lenoir
Miglior Editing - Nicolas Chaudeurge
Miglior Designer di Produzione - Tommaso Ortino
Migliore Colonna Sonora Originale - Ilan Eshkeri
 
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brianne
CAT_IMG Posted on 19/10/2014, 23:18




Cloud Nine: Recensione al RFF di Still Alice



Buon pomeriggio a tutti miei carissimi cinefili, (preparatevi.. perchè stavolta ho in serbo per voi una vera chicca).
Proprio qualche giorno fa ha avuto inizio la nona edizione del festival del cinema di Roma, molti sono i film di cui si potrebbe discutere lo so bene, ma mi concederò su di uno in particolare.. un film che personalmente mi ha fatto venir voglia di rivederlo appena terminato.

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Still Alice è entrato nelle sale del festival con alle spalle un team promettente, un cast eccezionale con una Julianne Moore da brividi affiancata da una straordinaria Kristen Stewart (per la cronaca: non sono affatto di parte), accompagnate sul set da altri importanti nomi come il celebre Alec Baldwin, Kate Bosworth e Hunter Parrish.
Molta attenzione è stata dedicata e va dedicata a questo film, sia per l’argomento principale, il quale tratta uno dei problemi che tutt’oggi ci spaveta di più quale l’Alzheimer, sia per il fatto che date le eccellenti interpretazioni delle due attrici principali, le loro strade potrebbero essere state spianate sino agli oscar.

Il film ,diretto da Richard Glatzer e Wash Westmoreland, ho avuto il piacere di vederlo assieme ad altre due coordinatrici di questo blog mie amiche alla prima europea tenutasi al RFF in data 17 ottobre.

Per nostra sfortuna nessuno del cast è stato presente (forse solo i veri fan accaniti possono capire l’ansia di quel giorno) ma il secondo dei due registi menzionati, Wash Westmoreland era in sala, inebriato dagli applausi meritatissimi che sembravano non finire mai (noi intanto abbiamo fatto la nostra bella figura aprendo i rubinetti circondate dal suono di quelle mani che non smettevano di battere).

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Un’emozione indescrivibile; il film pur essendo drammatico entra dentro di te senza lasciare sbavature amare.

Trovo giusto aver affrontato un argomento forte come quello dell’Alzheimer, il film tratta la malattia dettagliatamente accompagnandoci stadio per stadio in tutte le fasi che le persone colpite attraversano, ma nel film non si tratta di un semplice caso di malattia; parliamo di una forma molto rara che oltre a colpire la protagonista Alice (Julianne Moore) alla giovane età di 50 anni, può colpire anche i tre figli in quanto malattia trasmissibile geneticamente.

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Un’interpretazione da oscar quella di Julianne, tiferò per lei fino alla fine, ha preso questo personaggio ed è riuscita a renderlo così reale e così rappresentativo che quasi non sembrava stesse recitando, per quanto orribile in questo caso possa sembrare.
Altra probabile candidatura potrebbe essere quella per Kristen, ho trovato il suo ruolo molto simile alla sua persona per quanto io da semplice fan accanita possa conoscerla; mi è sembrata spontanea e adulta, qualità che in fin dei conti ha sempre avuto.

Se dovesse vincere l’oscar penso che le verrebbe consegnato in merito alla scena finale, dove lascia la sua carriera alle spalle per rimanere sola con la madre, accudendola nella sua travagliata vita divorata dalla malattia; personalmente mi fa piacere come chiunque la stia rivalutando dal punto di vista della recitazione, date le note negative che ha ricevuto in passato da gente sempre poco informata sul suo conto.

Per fortuna la pellicola verrà distribuita qui in Italia e verrà fatto da Good Films perciò presto chiunque, e spero anche voi, potrà godere di questo meraviglioso spettacolo.

Ma adesso lasciatemi essere un pò curiosa.. eravamo sole quella sera? O c’era qualcuno di voi nel pubblico?

Scriveteci, fateci sapere le vostre opinioni e alla prossima!

-La vostra Lè.

Fonte



Edited by Alexandra Borgia - 23/10/2014, 20:24
 
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brianne
CAT_IMG Posted on 23/10/2014, 06:51




Still Alice all'American Film Institute

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Still Alice sarà proiettato il 12 e il 13 novembre all'American Film Institute.

Non si sa in questo momento se qualcuno del cast sarà presente alla proiezione

Ci sarà anche una Young Hollywood Roundtable il 7 novembre. Non c'è ancora nessuno elencato come presente, chissà se Kristen vi prenderà parte considerando che ha due film al festival.

Fonte

 
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*Clara Girasole*
CAT_IMG Posted on 23/10/2014, 07:45




Sarebbe magnifico se gli interpreti dei film visionabili ai vari festival italiani fossero presenti alla loro proiezione.
Ultimamente l'Italia è fanalino di coda in quasi tutto e ....mi pare......non troppo considerata all'estero!!!!!!
 
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brianne
CAT_IMG Posted on 27/10/2014, 21:05




Primo poster per Still Alice

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brianne
CAT_IMG Posted on 30/10/2014, 15:34




Fan made

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brianne
CAT_IMG Posted on 30/10/2014, 18:49




Prima clip



Lydia: Com'è....come ti fa sentire questo adesso?

Alice: Bhè non è sempre uguale....ho giornate buone, giornate cattive e nelle mie giornate buone mi sento come una persona quasi normale, nelle mie giornate cattive mi sento come se non trovassi me stessa, come se dovessi definire il mio intelletto, il mio linguaggio, la mia articolazione, come se a volte potessi vedere le parole lì di fronte a me e non posso capire chi sono io e non voglio perdere il loro significato dopo.

Lydia: Sembra orribile!

Alice: Grazie per averlo chiesto!

Traduzione di NickyJ



Edited by brianne - 31/10/2014, 17:37
 
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-trilly-
CAT_IMG Posted on 30/10/2014, 19:03




Lydia <3

Che grandi attrici!!!
 
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brianne
CAT_IMG Posted on 5/11/2014, 22:28




Oscar 2015: Previsioni MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA - Kristen Stewart (Still Alice) entra nel Race

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Dopo aver inserito grafico del mese scorso come un cavallo scuro, Still Alice di Kristen Stewart è ora ufficialmente tra i primi 5 della Gold Rush Gang. Il suo supporto è in crescita e molti di noi al Gold Rush Gang crede nella sua performance con il forte passaparola di coloro che lo hanno visto e nel successo della Sony Pictures Classic per ottenere Sally Hawkins in questa categoria (sulle code della indiscutibile Miglior Attrice capoclassifica) che Stewart è sulla buona strada per la sua prima nomination agli Oscar.La Stewart, la cui reputazione come scostante e sprezzante, sta lavorando al circuito con Julianne Moore e modifica attivamente la percezione dei media su di lei. Con le prestazioni molto apprezzate dalla critica in Camp X-Ray e di Nuvole di Sils Maria del 2015, la campagna della Stewart per essere presa sul serio sembra funzionare.

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estratto da Fonte



Edited by brianne - 5/11/2014, 22:57
 
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*Camille*
CAT_IMG Posted on 5/11/2014, 22:44




non ho capito se questa lista è interattiva: chi decide tra il + e il - ?


p.s.

povera Emma Stone....e la Carmen
 
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576 replies since 17/1/2014, 03:47   13210 views
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