~Diario di Corte ~ Il Regno di Alexandra Borgia

' Maps To The Stars ' : Tweet, Info e Curiosità

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CAT_IMG Posted on 1/6/2014, 14:37




Altro premio per mtts!
 
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CAT_IMG Posted on 10/6/2014, 14:54

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Maps to the Stars: Tra Fantasmi ed Evocazioni

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“Del resto mi è odioso tutto ciò che mi istruisce soltanto, senza accrescere o vivificare immediatamente la mia attività”. Con queste parole di Goethe, come un ceterum censeo energicamente espresso, può cominciare la nostra considerazione sul valore e la mancanza di valore della storia. In essa si esporrà infatti perché un’istruzione senza vivificazione, perché un sapere in cui l’attività si infiacchisce, perché la storia in quanto preziosa superfluità di conoscenza e in quanto lusso, ci debbano essere sul serio, secondo il detto di Goethe, odiosi – per il fatto cioè che mancano ancora del più necessario, e che il superfluo è nemico del necessario. ”

Così Nietzsche inizia la prefazione alla seconda delle sue Considerazioni Inattuali, testi nei quali la critica alla cultura del suo tempo emerge netta e puntaule, come in tutta la sua opera. Critica volta quasi totalmente al rapporto con il passato, qui c’è ancora un Nietzsche filologo che si prepara alla stesura dei suoi maggiori e più conosciuti testi.
Ma la storia è stata anche uno degli elementi caratterizzanti di Cronenberg in Cosmopolis e torna in questo suo nuovo lavoro, Maps to the stars, in maniera evidente attraverso il rapporto con i fantasmi.
In una Hollywood standardizzata la famiglia Weiss si pone in perfetta continuità con il luogo di appartenenza: padre psicoterapeuta televisivo (con libro in uscita), madre agente del figlio (Benjie) tredicenne e attore di successo. A loro si aggiungono Agatha, figlia ripudiata dalla famiglia Weiss perché ha appiccato un incendio in cui hanno rischiato di perdere la vita lei e il fratello, e Havana, attrice per la quale lavora Agatha che sogna di interpretare il ruolo di sua madre in un remake di un vecchio film.
La chiusura del mondo culturale rappresentato (in questo caso con l’apporto di Bruce Wagner autore della sceneggiatura) è evidente ed è tracciata attraverso la parentela: i genitori Weiss sono fratello e sorella e dal loro rapporto incestuoso nascono Agatha e Benjie. Nello stesso modo anche Havana si ritroverà spesso a contatto con il fantasma della madre tanto da ritrovarcisi anche a letto insieme. L’incesto diventa il simbolo di una cultura chiusa e assolutamente incapace di aprirsi al mondo, una cultura che rifiuta la storia se non come superfluo, come mera narrazione ininfluente. I personaggi non si modificano, gli eventi non li cambiano e alla fine del film sono esattamente com’erano all’inizio.

Qui il lavoro di Cronenberg sul capitalismo economico (fatto in Cosmopolis, grazie anche al testo di Don De Lillo) diventa una rappresentazione critica sul capitalismo culturale. Niente è più rappresentativo di un mondo pieno di fantasmi che non fanno altro che schiacciare e spaventare un sistema totalmente capovolto all’interno del quale solo l’età rappresenta un valore. Anche la poesia di Paul Eluard, ripetuta più e più volte all’interno del film, invoca una libertà che non può essere altro che liberazione da se stessi, quindi assenza di libertà.
L’altro mantra ripetuto durante tutto il film è: “L’amore vince sempre sulla morte”, ma si richiude anch’esso sulla onnipresenza della morte, attraverso i fantasmi, e sull’abbandono dell’amore ad un meccanismo sessuale replicato ed incestuoso.
Ogni parola viene pronunciata per pura propensione scenica, ogni gesto sembra far parte di un diorama nel quale viene riprodotto per mostrarne l’inutilità.
E così, in fine, tutto sembra esser dalle mani di Agatha, ustionate dall’incendio da lei stessa appiccato e sempre coperte dai guanti, guanti che le impediscono di toccare il mondo, di sentirlo, di percepirlo.
Cosa si può sentire toccando il mondo con i guanti? Niente.

(Luca Romano)

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CAT_IMG Posted on 28/6/2014, 17:24

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Maps to the Stars al Festival del Cinema della Nuova Zelanda!

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Ottime news in arrivo!
Il film corale di David Cronenberg sulla spietata Hollywood ed i suoi mille fantasmi in catene, Maps to the Stars, approda all'International film Festival della Nuova Zelanda, con due proiezioni.

- Venerdì, 25 Luglio, presso il The Civic Theatre alle ore 9:15 PM (locale)
- Martedì, 29 Luglio, sempre al The Civic Theatre alle ore 3:35 Pm.

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CAT_IMG Posted on 2/7/2014, 13:34

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Maps to the Stars: Uscita del DVD/BluRay in Francia

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Maps to the Stars uscirà in Francia il 24 settembre 2014. Ecco le cover per il Dvd (€ 20,06) ed il Blu-Ray (€ 25,07).

Se siete francesi oppure interessati ad averlo in questa lingua, potete prenotare la vostra copia qui:

Amazon fr Blu-Ray, clicca Qui per il pre-ordine.

Dvd. Clicca Qui per il pre- Ordine.
 
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CAT_IMG Posted on 2/7/2014, 14:39

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Maps to the Stars su Total Film Magazine (Uk). Scans e Traduzione

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"Mancava di certi elementi di cui abbiamo bisogno per commercializzare un film con successo.", dice il produttore hollywoodiano Griffin Mill (Tim Robbin) nella satira di Hollywood (1992) di Robert Altman , "The Player".

"Suspence, risate, violenza, speranza, cuore, nudità, sesso, lieto fine. Principalmente lieto fine".

Bene, Maps to the Stars di David Cronenberg, un film che osserva Tinseltown (termine slang per indicare Hollywood, NdT)con una crudeltà che fa sembrare The Player caldo e confortevole e, soprattutto, nega il lieto fine. Il che porta a mostrare che, a Hollywood, nessuno sa niente. Buona fortuna a questo atto di ferocia tra i supereroi che dominano l’estate…

Scritto da Bruce Wagner, uno scrittore e sceneggiatore emerso a LA, sposato con Rebecca De Mornay alla fine degli anni ’80, Maps to the Stars rappresenta un’aggiornamento del sotto-genere che ha prodotto classici come Sullivan’s travels, Sunset Boulevard, The Bad and The Beautiful, A Star is Borne (x3), Barton Fink e Mulholland Dr., per dirne alcuni. L'aspra sceneggiatura di Wagner offre una costellazione di protagonisti presi da se stessi, ossessionati dallo status e uniti nella paura del fallimento.

C’è un’attrice in declino, Havana (Julianne Moore); la sua assistente Agatha (Mia Wasikowska); il guru del “fai-da-te” Dr.Stafford (John Cusack); l’impertinente star adolescente Benjie (Evan Bird): ed un autista di limousine/aspirante sceneggiatore Jerome (Robert Pattinson).

All’ombra delle palme attraversano un mondo decadente, disseminato di agenti, produttori, set di film, cliniche di riabilitazione e sogni spezzati, mentre l’immagine specchiata che Wagner offre dell’industria cinematografica mostra ciò che accade quando a tipi privilegiati e viziati viene detto che non sono più i migliori di tutti.”

"Quando la tua carriera è al massimo e tutti ti vogliono, la gente t’incoraggia a pretendere cose bizzarre e riesci ad ottenerle" spiega Cronenberg. "E poi all'improvviso nessuno ti vuole.Nessuno è d’accordo con quello che chiedi. E questo genera una disperazione, che spesso produce crudeltà e panico – panico esistenziale, perché sappiamo tutti che dobbiamo morire, ma a Hollywood puoi morire prima di morire."

Total Film parla con Cronenberg a Cannes, dove lui e il cast stanno promuovendo Maps to the Stars nella sezione della competizione principale del festival.
Quando il direttore del festival Thierry Frémaux ha annunciato la sua inclusione nel programma, lo ha descritto come una satira nella vena di The Player, paragone che faceva eco alle notizie che salutavano la premiere mondiale del film. E’ una descrizione che irrita non poco l’autore canadese.

"Non è una satira, è solo un 'osservare'", minimizza il 71enne regista, sottolineando che non c’è una battuta del dialogo che lo sceneggiatore Wagner non abbia udito in prima persona.

"Mi sento come uno scienziato o un ricercatore. Questo è il modo più onesto e neutrale di vedere le cose. Non ce l’ho con Hollywood".Dice con un sorrisetto. "Non è una satira" ribadisce. "Jonahtan Swift era satira. I Viaggi di Gulliver erano satira. Erano esagerati.Ora, quando la gente dice che è satirico, intendono che è critico, con un po’ di humour. Questo film non è satirico. E’ critico su alcuni modi di vivere a Hollywood."

Finita la lezione letteraria, Cronenberg – che è l’uomo più piacevole che si possa incontrare – ammette che è nella posizione perfetta per vedere le macchinazioni di Hollywood. Non ha mai fatto un film con gli studios (A History of Violence si è avvicinato, ma New Line Cinema non è considerata una major), o, sicuramente, filmato in America (fino a Maps to the Stars, per il quale ha girato cinque giorni a LA per gli sfondi), ma è stato avvicinato diverse volte e ha avuto a che fare con abbastanza set per sapere di cosa si tratti.
"Ho incontrato tanti di quei produttori esecutivi da non credere" dice con un espressione che spazia dal sorriso alla smorfia. "Potresti pensare che me lo sia inventato, che sia una sorta di teatro dell’assurdo. Sul serio.Gente con potere e soldi e nessuna idea sulla vita, la creatività, civiltà, collaborazione. Incredibile."

Negli anni ’80, il regista, allora rinomato per gli agghiaccianti perversioni in Rabid Scanners e Videodrome, era stato che ci crediate o meno, contattato per dirigere Star Wars:Episodio VI – Il Ritorno dello Jedi, Top Gun e Flashdance (“Dawn Steel [produttore capo della Paramount Pictures] continuava a telefonarmi. pensava avrei potuto fare Flashdance, e io continuavo a dirgli:”Farò un film che odierai!”). Rifiutò e continuò a lavorare a Toronto, come fa ora – sebbene Maps to the Stars segua Cosmopolis (East Cost) e A History of Violence (America Centrale) nel formare una sorta di trilogia americana.

" È una tradizione per i canadesi avere punti di vista interessanti sull’America," dice. "Siamo molto diversi. Non se ne rendono conto, ovviamente perché non se ne preoccupano. Non ne hanno bisogno. Essi sono il potere. pensano che i canadesi siano come gli americani, solo più educati, con città più pulite.ma in realtà siamo molto diversi. Marshall McLuhan, filosofo canadese della comunicazione,disse che il motivo per cui aveva una tale visione dell’America e del linguaggio figurato della TV e dei film era perché ne era al di fuori . Un pesce non sa cosa sia l’acqua."

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Julianne Moore discute dei suoi movimenti intestinali. In un film pieno di momenti cruciali, questo è il più cruciale di tutti, quando la sua slavata attrice Havana insiste che la sua assistente entri nel bagno per ricevere ordini mentre è seduta sul water.
E’ una scena che ovviamente preoccupava diverse attrici interessate alla parte, ma non la Moore, che non ha chiesto fosse eliminata.
"Oh, è stato imbarazzante" ricorda con un sorriso radioso. "La sorella di David (Denise) era la costumista e mi disse: ' Ho intenzione di dirgli di tagliare la scena'. È terribile, ma così interessante secondo me. Riguardo qualcuno che è così sfrenato, infantile, ma anche offensivo. È quella dualità di Havana che mi affascinava, sempre. È il cinema – come si provocano emozioni nel pubblico?"

Il ruolo di Havana, che ha fatto vincere alla Moore il premio come Miglior Attrice a Cannes, è un’altra delle sue anime altamente nevrotiche, che mostra livelli di vulnerabilità e tormento , da competere con quelli del suo personaggio in “Magnolia”.
Con la carriera in declino, Havana si aggrappa alla possibilità di ottenere una parte nel remake di un melodramma degli anni ’50, in cui recitava la madre, un’attrice famosa, ora morta.
In un altro scenario imperdibile, Havana ha una scena di sesso con l’autista di limo Pattinson, nel retro dell’auto, ben sapendo che lui è l'oggetto delle timide attenzioni di Agatha. Forse ha bisogno di sentirsi desiderata, forse lo fa per riaffermare il proprio potere – non certo per erotismo o tenerezza ed è lontano dal Griffin Mill sessuale del film.

Pattinson si guarda i piedi. "Era la prima volta che incontravo Julianne", comincia. "Faceva così caldo a Toronto. È una di quelle persone che non sudano, ma io invece sudo da pazzi. Cercavo letteralmente di catturare le gocce di sudore, per fermarle prima che le cadessero sulla schiena. E’ stato così imbarazzante. Si è girata e ha detto, “Tutto bene? Hai un attacco di panico o roba simile?"

Cusack, dal canto suo, interpreta un terapista di manuali di autosuggestione , che si prende cura dei traumi psicologici dei suoi famosi clienti. L’attore aveva contattato anni prima Cronenberg esprimendogli il desiderio di lavorare con lui, e ha ottenuto il ruolo del Dr, Stafford dopo che Viggo Mortensen lo ha dovuto rifiutare per problemi di schedule. Il regista confessa di essersi concesso un super cast qui: "John è stato a suo tempo una baby star" sottolinea. “Ha detto di essere stato un “Benjie".

Ha detto: "Sono stato quel bambino". L’attore si appoggia indietro e aspira da una sigaretta elettronica. "LA è una città di frontiera, attira molti ciarlatani da fiera e vendotori di olio di serpente e vagabondi. Stafford è un personaggio molto cattivo. I personaggi del film sono tutti dei falliti. Non riescono a gestire le proprie vite, né la realtà.Ho pensato che la sceneggiatura fosse così adatta. Così crudele e scomoda. Molto provocativa. Non sapevi se dovevi ridere, essere disgustato, o piangere."
Non si è mai preoccupato delle ripercussioni che un simile ruolo negativo potesse generare? Nessuna paura di mordere la mano che ti nutre? Scuote la testa e dice: Non ero preoccupato di non essere scritturato nuovamente come persona piacevole, o protagonista, o per una commedia, perché ero sgradevole. Devi solo: "Fottitene e fallo!"
Almeno Cusack ha 30 anni di carriera dietro le spalle per permettersi cambiamenti.

A 24 anni, Mia Wasikowska è ancora relativamente una nuova arrivata a Hollywood. Arrivata adolescente dall’Australia, ebbe uno shock. "Stavo in un ostello fuori Hollywood Boulevard". Rabbrividisce, gli occhi nascosti dagli occhiali da sole (è timida, non una diva, assicura il PR). "È stato orribile. Pensavo fosse la LA che vedi nei film, con le palme e la spiaggia e la gente che corre lungo le strade sullo skate, ma West Hollywood è la parte peggiore di Hollywood. E’ uno dei posti più turistici, terribile. Uno va lì e dice: "Che ca**o?!"
Ora la star di Alice in Wonderland e attrice tenuta in gran conto, ha molto da perdere, ma non è preoccupata in particolar modo di non poter mangiare ancora qui.

"Il film è una versione del sogno febbrile di Hollywood. Ci sono similitudini e cose familiari, ma questa non è l’esperienza che io ho avuto.Ero curioso di come sarebbe stato accolto. Non pensavo che le gente si sarebbe offesa, anche se potrebbe essere successo – penso che qualcuno l’abbia presa sul personale, il che è buffo per me – non pensavo fosse un attacco. sarei sorpresa se ci fossero conseguenze."

Cronenberg esclude decisamente la possibilità di conseguenze, sottolineando che non puoi uccidere nessuno con una metafora. Inoltre, non è nemmeno un film su Hollywood, afferma – è sul potere, la ricchezza e l’eccitazione creativa, non su un luogo.

"Potrebbe essere Wall Street o Silicon Valley, o l’industria automobilistica" dice. "Ma è molto comprensibile, visivamente, per un regista, che è Hollywood. Hollywood è ancora perseguitata da James Dean, Marylin Monroe e Humpfhrey Bogart. Si tratta delle loro immagini, i momenti, le battute di dialogo. Non è solo Hollywood che è perseguitata da Hollywood. Rende speciale qualcosa che è universale in termini di ambizione umana, disperazione, e tutte quelle cose”. Fa un sorriso tenero. "È la condizione umana".

Traduzione

 
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CAT_IMG Posted on 4/7/2014, 11:01

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Maps to The Stars: Nuova Still dal Set + Bts!

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Nuova Still con Robert Pattinson (Jerome), Mia Wasikowska e David Cronenberg.(Agatha)

Edited by Alexandra Borgia - 4/7/2014, 13:00
 
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CAT_IMG Posted on 12/7/2014, 17:44

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'Maps to the Stars' al Sitges 2014

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David Cronenberg arriva al Sitges 2014, col suo ritratto decadente dell'industria cinematografica, Maps to the Stars, una satira spietata con un cast stellare tra cui Julianne Moore, Mia Wasikowska, Robert Pattinson e John Cusack.

David Cronenberg arrives at Sitges 2014 with his decadent portrayal of the film industry, Maps to the Stars, an unmerciful satire with an all-star cast including Julianne Moore, Mia Wasikowska, Robert Pattinson and John Cusack

Fonte

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'Maps to the Stars': la Premiere in Polonia!

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La parata di stelle tormentate portate in scena da David Cronenerbg nel discusso film 'Maps to the Stars' avrà una sua Premiere in Polonia, il 5 Settembre!

Robert Pattinson Journey

 
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milady
CAT_IMG Posted on 22/7/2014, 15:33




'Maps to the Stars' Parteciperà al TIFF di Toronto!

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Poco fa è stata resa ufficiale la lista dei titoli partecipanti al Toronto Film Festival. Maps to the Stars, il film di David Cronenberg, avrà la sua Premiere per il Nord America il 4 Settembre 2014!

Julianne Moore, che ha vinto il premio come migliore attrice al Festivald di Cannes di quest'anno, per il ruolo di Havana, sarà presente al TIFF anche con 'Still Alice', dove interpreta una giovane madre affetta dal morbo di alzheimer, accanto a Kristen Stewart e Alec Baldwin.


Edited by Alexandra Borgia - 22/7/2014, 19:03
 
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CAT_IMG Posted on 23/7/2014, 09:17

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'Maps to the Stars': Nuovi Poster per la Germania

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Julianne Moore e Mia Wasikowska, in secondo piano, dominano questo nuovo poster tedesco di Maps to the Stars!
Il fuoco domina la fotografia. Il Fuoco che avanza nelle anime tormentate dei protagonisti del film, il Fuoco che afferra e distrugge...senza pietà.

The Film Stage: Nuovo Poster Internazionale

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The Film Stage ha postato un nuovo poster internazionale di Maps To The Stars, con Julianne Moore in primo piano ed un simpatico quote dell'attrice su Robert Pattinson.

“Winningly played by Robert Pattinson”


Edited by Alexandra Borgia - 23/7/2014, 16:04
 
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brianne
CAT_IMG Posted on 5/8/2014, 16:04




'Maps to the Stars': Nuovo Poster UK

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Robert Pattinson, Mia Wasikowska, Julianne Moore e John Cusack campeggiano su Hollywood nel nuovo poster dedicato alla satira sul mondo dello spettacolo, diretta dal visionario David Cronenberg.

Edited by Alexandra Borgia - 5/8/2014, 17:29
 
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marliv2004
CAT_IMG Posted on 5/8/2014, 16:12




Mi piace molto questo poster!!
 
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brianne
CAT_IMG Posted on 10/8/2014, 18:21




Intervista sul set di Robert Pattinson

 
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CAT_IMG Posted on 13/8/2014, 17:45

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'Maps to the Stars' e 'Sils Maria' al NYFF del 2014!

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Olivier Assayas, Nick Broomfield, David Cronenberg, Asia Argento, the Dardennes, Hong Sang-soo, e tanti altri registi sono inclusi nella lista della 52° Edizione del New York Film Festival con 30 film selezionati per l'evento.
La lista principale comprende 5 film del Nord America e il 14 degli U.S Premieres con una serie di film che hanno ricevuto riconoscimenti importanti nei festival di tutto il mondo. Quattro film, quest'anno, hanno ricevuto premi a Cannes, tra cui Mpas to the Stars, di David Cronenberg, per il quale Julianne Moore ha preso il premio per la migliore attrice, e 'Clouds of Sil Maria' con Kristen Stewart e Juliette Binoche, per la regia di Olivier Assays, che ha fortemente entusiasmato il pubblico.

"A volte la larghezza pura del cinema mi stupisce. Nella lista di quest'anno, abbiamo grandi grandi film insieme a film realizzati su scala più intima, epopee personali e pezzi da camera finemente costruiti, film di grande serenità e film che ti lasciano storditi, opere prime e ultimi film, tutti ugualmente vivaci, vivi, ed essenziali, "ha dichiarato Kent Jones, direttore e presidente della commisione giudicatrice del New York Film Festival.

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CAT_IMG Posted on 14/8/2014, 16:59

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'Maps to the Stars' e 'Sils Maria' saranno al VIFF di Vancouver!

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'Maps to the Stars' e 'Sils Maria' fanno incetta di Festival, quest'anno. Entrambi i film, infatti, verranno presentati alla 33° Edizione del Vancouver International Film Festival presso il 'Vancity Theatre.'
Il VIFF è uno dei più grandi festival di cinema in Nord America ed accoglie i migliori film del mondo, in una delle più belle città del Pianeta. Per 16 giorni di fila, quasi 350 film provenienti da oltre 70 paesi verranno proiettati su nove schermi. Inoltre, decine di registi, scrittori e attori saranno a disposizione per alcune sessioni del Q&A (Domande e Risposte), con interventi provocatorie a fine screening. Oltre alla funzione di intrattenimento, indispensabile per gli amanti del cinema, il VIFF fornisce anche risorse preziose per i professionisti dei media grazie a vari settori come il Forum di discussione che si occupa di Film e Televisione, con incontri faccia a faccia e trasmissioni in diretta.

L'evento si terrà dal 25 settembre al 10 ottobre.

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brianne
CAT_IMG Posted on 14/8/2014, 17:07




bene!
 
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