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| Maps to The Stars: Perché potrebbe Riuscire e perché no (awardscircuit.com)
Directed by: David Cronenberg Written by: Bruce Wagner Cast: Julianne Moore, John Cusack, Robert Pattinson, Mia Wasikowska, Olivia Williams, Sarah Gadon, Evan Bird Synopsis: Due ex bay-star navigano nelle loro relazioni disfunzionali e affrontano demoni personali in un’analisi satirica del mondo delle celebrità e della cultura occidentale.
Perché potrebbe riuscire :Qualunque cosa si possa pensare della sua produzione recente, saremmo negligenti a non menzionare l’ultimo progetto di David Cronenberg, un talento ancora singolare che è stato responsabile di alcuni dei film più impegnativi e potenti del loro tempo.
Alcuni dei più grandi successi premiati di autori celebri sono seguiti a grandi crolli ( No Country for Old Men di Joel e Ethan Coen è venuto dopo The Ladykillers; e Roman Polanski si è ripreso da La nona porta con Il pianista), e a 70 anni di età Cronenberg non mostra segni di stabilirsi in nessuna zona di comfort.
È anche un progetto che sembra essere vicino e caro al suo cuore, infatti sta cercando di farlo decollare da quasi otto anni. Non riuscì ad ottenere finanziamenti nel 2009 e per un pò sembrava che il film non sarebbe mai stato fatto. Tre anni dopo, le cose iniziarono a far ben sperare quando Rachel Weisz scritturata per il ruolo da protagonista, vinse il premio Oscar ma poi lei dopo pochi mesi si tiro fuori dal progetto. Durante tutta la produzione ci sono state difficoltà economiche a causa di quanto sia difficile lanciarlo anche per studios indipendenti. Cronenberg stesso ha ammesso “Non è , ovviamente, un grande film commerciale, e anche come film indipendente è difficile . Maps to the Stars è completamente diverso (da Cosmopolis) è molto pungente e satirico. Si tratta di una vendita difficile.
Stranamente, questa notizia, insieme ad altre battute d’arresto, come la speranza del regista di tornare a lavorare con Viggo Mortensen, sono cadute nel nulla insieme ad vari altri allontanamenti dal progetto, in realtà danno speranza che andrà a finire bene. Il fatto che si sia impantanato con questo per tutti questi anni e tutti i mille problemi che lo bombardano, mi dice che in realtà si preoccupa di portare- Maps to the Stars- alla vita mi ricordano un vecchio mantra “L’Arte dall'Avversità ?”. Si preoccupa così tanto di catturare con precisione lo stato dell’America e di Hollywood oggigiorno, che ha anche fatto persino qualcosa che mai aveva fatto prima con ognuna delle sue opere, ossia filmarne parte negli Stati Uniti. Proprio così, nella sua carriera cinematografica di quasi cinquant'anni, Cronenberg non ha mai fatto un film qui negli Stati Uniti fino ad ora. Tutto per assicurarsi che la sua fotografia istantanea dark della realtà colpisca in casa.
Ma lui non è l’unico motivo per essere entusiasti per Maps to the Stars, perché dopo aver perso la Weisz, nel 2013 Julianne Moore è stata proposta nel ruolo di Havana Segrand, prima collaborazione tra lei e questo regista! Ovviamente, Julianne Moore in ogni film è qualcosa di cui essere entusiasti , ma per me è quasi criminale che questi due non abbiano mai lavorato insieme prima, considerando come insieme abbiano "un senso". Mentre io non sono molto sicuro di quello che Cronenberg vede in Robert Pattinson, devo ammettere che quella di Cosmopolis è stata la miglior performance che abbia mai fatto. Tra questo e la sua parte nel thriller di David Michôd-The Rover-, l’attore sta aggressivamente prendendo le distanze da Edward Cullen; anche se prevedo che passerà molto tempo prima che l’Academy lo accolga.
Quelli di voi che non vedono l’ora che John Cusack riceva la sua prima nomination della carriera, può anche avere qualcosa da sperare da questo film dopo diversi anni di lavoro francamente imbarazzante da parte di Cusack. Mentre la sua parte è certamente meno succosa di quella di un attrice mentalmente disturbata e perseguitata da visioni di sua madre morta, c’è ancora una possibilità per lui di brillare qui come psicoterapeuta.
Un altro uomo che può intravedere i riflettori degli Oscar per la prima volta attraverso questo film è il romanziere Bruce Wagner, adattando in qualche modo il suo romanzo (in realtà ha scritto prima la sceneggiatura e poi ha pubblicato la storia come libro, mentre il film era in pieno svolgimento ..a riguardo penso che questo che questo potrà essere più di un piccolo problema se verrà considerato per i premi alla sceneggiatura). L’Academy elude spesso l’opportunità di premiare figure letterarie, e se la sceneggiatura qui è abbastanza tagliente, potrebbe essere un serio contendente indipendentemente dalle quotazioni del film come Miglior Film.Perché potrebbe non riuscire: Hey ragazzi , ricordate l’ultima volta che David Cronenberg ha adattato le parole di uno scrittore prolifico in una visione brutalmente satirica della moderna America con Robert Pattinson? Se sì , le mie condoglianze. È possibile che questo film sarà semplicemente il seguito della sua crisi e proprio come Cosmopolis saremo tutti frustrati da questo tentativo di raggiungere di nuovo il suo vecchio fascino, invece di tracciare un nuovo terreno dopo A History of Violence ( e che lui ha quasi, ma non proprio, raggiunto con A Dangerous Method). C'è qualcosa che m’insospettisce riguardo a qualsiasi satira che si annuncia tale anche nella trama più stringata fornita dallo studio, inoltre, davvero abbiamo bisogno di un altro film su questo argomento? Accidenti, vuoi venirmi a dire che la nostra cultura della celebrità può essere pericolosa e che l’industria dell’intrattenimento è seducente e marcia? Non so se la mia mente sarà in grado di gestire questi temi fuori di testa! E’ particolarmente sconcertante quando si ha la sensazione che le persone dietro questo film non riescano nemmeno a mettersi d’accordo sulle cose di base come il tono (è una satira ultra comica o un film molto cupo con elementi comici?).
È possibile che alla Moore sia stato dato un vero e proprio ruolo che miri all’ Oscar ed è più che possibile che lei possa portare questa collaborazione con Cronenberg alle stelle, ma si sa chi altro ci è riuscito nei film di Cronenberg? Christopher Walken, James Woods, Jeremy Irons, Geneviève Bujold, Judy Davis, e Maria Bello, nessuno di loro ha ricevuto nomination agli Oscar per le loro performance.
E alla fine della giornata, il film ha intenzione di lanciare frecciate a quel settore dello spettacolo, la stessa industria del divertimento che vota sull’eventualità o meno che un film meriti un Oscar. A prescindere che questo film possa essere buono o anche grande, l’handicap è che non credo che il film potrà mai vincere sul'Academy.
“Il giocatore”di Robert Altman è senza dubbio la satira su Hollywood più ampiamente amata durante la mia vita, e tuttavia ha ottenuto soltanto tre nomination senza cenno di Miglior Film.
È per queste ragioni che le sue migliori chance di riconoscimento da parte dell’Academy probabilmente riposano su Julianne Moore, che di solito fa bene con registi diversi come Cronenberg e ha il potenziale per stupire i giurati, se la sua parte è abbastanza appariscente. Per quanto riguarda la qualità effettiva del film, dita incrociate che Cosmopolis fosse semplicemente un’aberrazione e non l’inizio di un trend.
Oscar potenziali: Attrice protagonista ( Julianne Moore ) Attore Protagonista ( John Cusack ) Attrice non protagonista ( Mia Wasikowska ) Adattamento o sceneggiatura originale ( Bruce Wagner ) Colonna Sonora Originale ( Howard Shore ) Cinematografia ( Peter Suschitzky ) Montaggio ( Ronald Sanders )
- Articolo di Robert Hamer - 7 Marzo 2014 -Traduzione by Nella per Cosmopolis Italia FilmSource
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