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Titti, Titti, mi sopravvaluti...
Ero indecisa se scrivere o meno questo commento ma siccome ho capito che Manu ha poche possibilità, attualmente, di mettere piede in una sala cinematografica, e, allo stesso tempo, la voglia di conoscere qualche opinione su MTTS, eccomi qua. E' un film inquieto, visionario, tormentato, pieno di simbologia; l'acqua, il fuoco, il sangue,la distruzione e la rinascita. Si mescolano aspetti grotteschi e momenti thriller. Si prende spunto da ogni clichè hollywoodiano: l'attrice con la carriera compromessa, la star bambino, la mania del remake, il giovane alla ricerca di un posto nel mondo dorato, il guru, le feste, la droga, il sesso. Tutto esasperato ma tutto terribilmente vero. In questo mondo si mescolano i morti ed i vivi. I morti appaiono incredibilmente vivi ed i vivi sembrano morti ( perché terribilmente intrappolati dietro le loro maschere che non possono e non vogliono smettere di indossare). E' un film in cui vedo molto Cronenberg. Ho amato alcuni suoi films (A history of violence su tutti) non ne ho digeriti altri. Vedo nei suoi films alcuni spunti di genialità. E’ Cronenberg: si ama, si odia, è perverso, a tratti volutamente volgare, psicologico, violento nelle idee e nelle immagini. Al centro di MTTS ci sono gli incubi, le visioni che rappresentano, secondo me, la proiezione dell'inconscio e dei sensi di colpa di ciascun personaggio. Il fine dovrebbe essere la purificazione e la redenzione. L'unica scelta possibile. Quella che insegue Agatha. E Rob? Rob è l'unico protagonista veramente vivo. Ha detto nell'intervista che il suo personaggio è cinico ed opportunista" proprio come lui" Se io dovessi descrivere Jerome non lo definirei né cinico né opportunista ma solo un giovane ambizioso sognatore, attratto da un mondo che osserva da spettatore. Vuole varcare quella soglia ma non ha la consapevolezza completa dei costi dell'oltrepassare la linea. Non è ancora contaminato. Ed in alcuni momenti mi sembra smarrito, cerca di resistere, lo si percepisce in lotta con sé stesso. Un piccolo ruolo ,non difficile, ma delizioso. La Moore recita, convince, è straordinariamente stronza e disperata allo stesso tempo. Svetta ma gli altri sono tutti bravi. E' un film imperfetto, ha delle crepe, alcune cose non si lasciano capire perfettamente, ci pensi dopo, a casa, e non sei convinta di aver colto tutti i pezzi del puzzle. Però hai voglia di parlarne ed anche questo è un piccolo successo del film. P.S. Un abbraccio Manu. |