~Diario di Corte ~ Il Regno di Alexandra Borgia

Posts written by Morgane Le Faye

CAT_IMG Posted: 3/10/2014, 23:28 The wrestler - Profumi e Ventagli
Il tempo di riordinare i miei appunti presi molto alla cappero di cane per non dire peggio con relativa guardata di video annessi, ma credo se tutto va bene di non metterci più di 7-10 giorni...
CAT_IMG Posted: 3/10/2014, 22:59 The wrestler -
Altre Fiction e Storie Originali
Dopo varie vicissitudini nuovo capitolo sono pronta a tornare a scrivere più spedita... Diciamo che sia io che il protagonista ispiratore di sta ff abbiamo avuto momenti migliori... Ma va bene così...


POV JACK

Malgrado la notte io l’abbia passata prevalentemente a far l’amore con Cassie, le poche ore di sono state comunque sufficienti a ristorarmi un po’, tanto il prossimo match sarebbe stato tra tre giorni in modo da darci il tempo di fare le valigie e prepararsi per il tour.
Un raggio di sole mi investe in pieno volto, mi giro a guardare Cassie per vedere se è sveglia ma quando la guardo la trovo ancora teneramente addormentata, mi giro verso di lei e col mio corpo cerco di evitare che i raggi del sole la sveglino.
La guardo dormire serena e con un sorriso accennato sulle labbra, chissà cosa sta sognando per sorridere così, quanto è bella, quanto ho paura di perderla per quel che faccio per guadagnarmi da vivere. Ma sono così io, se sento il bisogno di fare una cosa la faccio e la faccio fino in fondo, se penso che questo mio sacrificio possa essere d’aiuto alla generazione di lottatori dopo la mia allora perseguo questa strada fino in fondo, chiamatelo complesso del buon samaritano, chiamatelo complesso del lupo alfa nel branco, la mia coscienza e la mia natura mi chiedono di agire così. E per fortuna ho una donna accanto a me che finora ha capito ed ha accettato tutto questo perché un’altra al suo posto non so come avrebbe reagito, tra colpi veri colpi finti, sangue e lividi chiunque al suo posto sarebbe uscito di testa e avrebbe fatto le valigie per non tornare mai più.
Non so neanche quanto lei sia mai stata vicino a farle, anche quando le ho fatto quella sfuriata dopo l’addio di Mark lei ha lasciato decidere a me se doveva farle quelle valigie… Ma lei spontaneamente? Decido che è meglio non pormi queste domande o rischio di svegliarla con contorsioni dentro il letto da paranoico e non voglio, per cui la abbraccio e me la stringo al petto come ho fatto stanotte.
La sento mugolare per cui mi scosto un po’ da lei per vedere se l’ho svegliata ma quando le guardo il volto la scopro ancora addormentata e con l’espressione sorridente. Non posso non essere contento del fatto che mi segua nel tour, non posso non essere contento del fatto che sarà con me qualunque cosa potrà accadermi, avrò lei che si prenderà cura di me se mai dovessero ferirmi, avrò lei al mio fianco se dovessi vincere, avrò lei con cui confidarmi se avrò dei dubbi e delle paure, avrò lei con me e non solo dentro di me come invece accade quando stiamo lontani, perché che Dio mi perdoni per quel che sto per dire ma averla solo dentro di me in questi momenti non mi sta bastando più, magari sbaglio a ragionare così, ma signore e signori Jack è questo, è anche un uomo che può sbagliare e che è fragile…
Mi sono sentito perso quando ha detto che una delle due opzioni era restare qui e trovare un lavoro, ho avuto paura che potesse rendersi conto di quanto una vita senza me che torno a casa malmenato e dolorante o senza capoccia fra i piedi potesse essere gradevole ed ho avuto il terrore che potesse andarsene mentre io non c’ero… Non è da lei, ma anche io ho le mie paure.
Sono un uomo, sono un lottatore, sono carne e sono sangue… Sono una persona che ha un disperato bisogno della sua donna e del suo amore per andare avanti nella missione in cui crede… Sì è anche l’amore per lei e per le persone che mi seguono che trovo la forza di combattere e di non arrendermi mai.
La guardo. Ti guardo, Cassie…
-Sei bellissima- penso mentre la vedo con gli occhi chiusi qui accanto a me. –Ma te lo dico abbastanza spesso? O pensi che dovrei dirtelo di più? Sei felice con me Cassie? Cassie me lo diresti se vuoi qualcosa di più, o ti faresti andare bene tutto perché sono io? Dio Cassie quando mi faccio queste domande mi odio quasi, ma ho anche di queste paure. -
Le accarezzo piano piano il petto e scendo piano piano verso il basso, mi fermo al ventre e ci poggio una mano sopra, penso, penso che prima o poi mi piacerebbe ci crescesse una parte di me dentro di lei, una parte che resterà quando noi non ci saremo più a testimonianza del nostro amore.
A testimonianza delle nostre vittorie, della nostra vittoria più grande, quella del nostro amore sopra tutto e tutti.
L’idea di avere un figlio da lei mi fa venire voglia di fare l’amore nuovamente, sì lo so dopo averlo fatto per buona parte della notte dovrei darmi una calmata, ma proprio non ce la faccio, c’è qualcosa quando entro in lei che riesce a calmarmi completamente, a darmi quella pace che cerco.
La bacio dolcemente, conscio che comunque lei sta ancora dormendo e che potrebbe non averne voglia, per cui procedo lentamente in modo che possa dirmi di no se non ne ha voglia, non si è mai tirata indietro, anche quando ho usato il sesso per sfogarmi dopo un incontro, ha sempre saputo che dentro di lei io mi calmo, dentro di lei io sono io…
La sento muoversi e stringermi la schiena come ha fatto stanotte, segno che non si sta tirando indietro e che mi vuole nella stessa misura in cui io voglio lei, ma il segnale inequivocabile arriva quando Cassie si sdraia sulla schiena e mi tira sopra di sé. Ricordo quando i primi tempi avevo paura di schiacciarla e mi puntellavo sulle braccia per evitare il contatto col suo busto per paura di schiacciarla; me lo dovette dire lei che non c’era bisogno che le stessi distante, non la schiacciavo e non le facevo male, anzi sentire il mio peso sul suo corpo la faceva sentire protetta e sicura.
Allarga le gambe e mi ci posiziono in mezzo, baciandola con una dolcezza infinita, conscio che il miracolo di stanotte forse non potrà mai essere ripetuto in altri rapporti, ma conscio anche che questa notte ha aperto la strada ad un nuovo tipo di amore.
Entro di nuovo in lei, e ogni volta la stessa sensazione di pace mi coglie, la amerei all’infinito ogni ora della mia vita, perché se sono quello che sono ora, un uomo che combatte per dei valori, è anche per merito suo. Ti amo Cassie, ti amo mia unica ragione di vita…
Le spinte sono lente ma profonde, il modo in cui Cassie mi cinge con le gambe alla ricerca di un contatto sempre più profondo fa sì che almeno nei primi movimenti io debba essere cauto o rischio di farle male, ma in fondo adoro farlo anche così, non c’è modo migliore per dimostrare la dolcezza e l’amore, amore che cresce dentro di me ogni giorno di più.
Man mano che la rapidità delle spinte aumenta, sento di essere oramai al limite l’orgasmo si avvicina sempre di più e dai movimenti e dai gemiti di Cassie capisco che neanche lei è molto lontano per cui quando sento la sua stretta serrarsi ancora di più capisco che è il momento ed esplodo dentro di lei.
“Scusami” le dico dopo qualche tempo, dopo essermi ripreso. “Ti ho svegliata quando tu magari avevi bisogno di dormire.”
“Jack tranquillo, abbiamo ancora tre giorni per noi prima del prossimo match, abbiamo tempo per riposare e fare tutto.”
“Sempre decisa a partire allora?” le chiedo, ma in tono scherzoso, non ho alcun dubbio che Cassie voglia seguirmi. I suoi occhi ieri sera non mentivano.
“E chi ti lascia a te? Davvero non voglio stare qui a crogiolarmi i nervi in attesa di sentirti, vengo con te e non si discute.” Il tenero bacio che mi posa sulla spalla mi fa capire che è sincera, e che verrà davvero con me.
Ci alziamo un po’ a malincuore dal letto, ma comunque consapevoli che è il momento di organizzarsi un po’ anche per il viaggio tra bagagli aereo e tutto. Cassie va dalla vicina a prendere accordi per le piante e poi cominciamo a preparare le valigie.
Sono un po’ in tensione per questi match che mi aspettano, non è la prima volta che gareggio per le cinture, l’anno passato quando ero ancora un mercenario nelle mani dei piani alti della federazione ero riuscito ad ottenere la cintura del team champion proprio per la sintonia mostrata con Rick, stavolta sono qui, da solo a combattere per me stesso e per avere i miei riconoscimenti.
Mentre prepariamo i bagagli squilla il mio telefono, guardo il display per vedere chi è. E’ Mark.
“Ehi Mark, ma dov’eri finito? Alla commemorazione del lottatore non c’eri ed anche alla serata della Battle Royal ti ho visto di sfuggita, che è successo stai bene?”
“Tutto okay, ma ho preso una decisione…” e quando Mark prende una decisione io comincio a sudare freddo, ho sempre paura che si cacci nei guai e che la federazione gli farà pagare conseguenze amare, non che a me stia andando meglio, ma lui….
“E che hai deciso?” gli chiedo deglutendo a fatica…
“Voglio essere inserito nella competizione per vincere in contratto che consentirà di sfidare il possessore delle cinture in qualunque momento.”
“Mark lo sai che c’è Rick in quella competizione e lo sai che JD farà di tutto per far vincere a lui il contratto e al suo pupillo le cinture”
“Lo so Jack, e proprio perché c’è Rick che voglio essere inserito in quella competizione. Jack io voglio fargliela pagare in tutti i modi, voglio essere il suo incubo peggiore, voglio che abbia il terrore di me. Jack sono un cazzaro nel dimostrare i miei sentimenti ma a me pesa non poter più combattere con te perché i capoccia hanno deciso così, Jack tu sei il mio migliore amico e l’idea che tutto ciò che eravamo sia stato distrutto da un venduto come Rick mi manda in bestia. Sai che la sera ripenso a tutta la strada fatta insieme? Alle bevute fatte per fare pace, alle risate per stemperare la tensione? Sai che mi mancano? Perché si passo da cane pazzo, ma sono un uomo anche io Jack”.
Sentire Mark parlare così mi fa venire le lacrime agli occhi, mancano anche a me quei momenti e molto. Lo sento deciso, determinato. Non cederà, per quanto possa tentare di parlargli non rinuncerà ai suoi propositi, ha troppo odio e troppa rabbia.
“Mark se è questo quello che vuoi io non ti fermerò, ma ti chiedo solo di stare attento, non potrei sopportare che ti facessero fare la fine di Matt okay?”
Matt. Sì che l’intervento al rachide cervicale era andato bene, ma la convalescenza si stava rivelando più lunga del previsto, e la sua assenza si faceva sentire tra i suoi fans.
“Promesso Jack, e scusa se alla commemorazione non sono venuto, ma stare in disparte proprio non fa per me quindi ho preferito non venire proprio, ma ho visto tutto in tv e la scena con Rhonda è stata spettacolare lasciatelo dire”
“Beh ma mi è dispiaciuto che si sia sporcata”
“Però è stata mitica.” Già, era stata davvero mitica.
“Emozionato per il tour?” Mi fa strano parlarsi così, ma Rick ha rotto ogni equilibrio ed io mi devo adattare ad ogni piccola modifica meglio che posso.
“Abbastanza, ma più altro ansioso di prendermi la mia vendetta. E tu?”
“Mi sento strano, mi manchi anche tu e per la prima volta sono da solo, meno male che viene Cassie con me”
“Santa donna.” Eh? Ma se pensavo che quei due non si prendessero…
Meglio che per ora io non indaghi oltre o ci esco pazzo…
“Eh già, senti Mark vado a finire di preparare i bagagli, ci sentiamo e ci vediamo presto.”
“Okay, bro, a presto”.
Mi asciugo rapido gli occhi, sentire Mark parlare di quanto gli manco ha aperto delle ferite che non sono ancora del tutto chiuse e che non so quando si chiuderanno…
“Amore chi era?”, mi chiede Cassie.
“Era Mark, mi ha detto che ha deciso di farsi mettere nella competizione per vincere il contratto che consente di sfidare il campione titolare delle due cinture”.
“Vuole la sua vendetta su Rick, e credo anche che gli sia dovuta, quel poveretto si è visto in una notte portare via tutte le sue certezze, aveva una faccia mente Rick ti colpiva, che sembrava stesse vivendo un incubo, poi ha cercato di difenderti ma senza successo… Spero che riesca a farcela e ad entrare, e magari a portarsi pure la valigetta col contratto a casa”.
Fermate il mondo vi prego, da quando Cassie fa il tifo per Mark? Mi scoppia la testa…
“Sarà, ma sono preoccupato per lui, ho paura che scateni le ire dei capi della federazione e che questi possano fargli davvero molto male”
“E tu allora?” Mi chiede Cassie.
“Io cosa?”
“Tu non corri lo stesso rischio di Mark?”
“Beh io…”
“Per favore Jack, non dire che con te è diverso, perché sei a rischio di colpi e scorrettezze tanto quanto lui se non di più, visto che molte persone ora che sei stato vittima del tradimento di Rick ti stanno guardando con occhi diversi, e vedono in te un probabile protagonista della federazione. Mark è stato e purtroppo sarà sempre considerato quello mezzo folle del gruppo. La gente ha capito che il 60 per certo del gruppo eri tu, e sta cominciando a rispettarti e a darti quelle attenzioni che prima non ti dava, come puoi pensare che per te la federazione avrà un trattamento diverso?”
“Hai ragione, lo sto di nuovo facendo vero? Sto cercando di minimizzare il rischio con te per non farti preoccupare…”
“Penso sia normale Jack, penso che lo farai sempre, perché vuoi proteggermi. Solo che stavolta la verità la so anche io e comunque ora lo fai molto meno di prima. Ci stiamo lavorando bene… “
Me la abbraccio stretta, inspirando l’odore dei suoi capelli, cercando un po’ di serenità in quel contatto e ringraziando Dio di avermi mandato lei al mio fianco.
Ma di nuovo il mio telefono squilla, tento di ignorarlo ma a quanto pare l’interlocutore ha deciso che necessita di me proprio in quel momento…
“Dai Jack, rispondi, magari è importante.” Mi esorta Cassie.
Peccato, il contatto con lei mi piaceva e mi calmava molto.
“E’ Dave,” le dico mentre afferro il telefono.
Strano che chiami, ci eravamo scambiati i numeri tempo fa ma non avevamo mai avuto modo di chiamarci, né reputavamo ce ne fosse la necessità.
“Rispondi, se ti chiama è importante”
Già, lo penso anche io…
“Jack, sono Dave, mi spiace disturbarti al telefono ma ho ritenuto opportuno informarti che la federazione ha organizzato un rematch del 4 contro tre che abbiamo fatto ieri, e JD ha annunciato che ci sarà anche una sorpresa sempre per il bene del business, non so cosa sia ma la cosa non mi piace. Ora scusami devo andare, ci vediamo sull’aereo. A presto”
E rimette giù senza darmi tempo di dire altro se non il pronto iniziale
“Jack? Che è successo?”
“Dave, mi ha chiamato solo per dirmi che è stato organizzato un rematch del 4 contro tre di ieri con sorpresa finale…”
“Sai cosa è?”
“No, non la neanche Dave e non è tranquillo. Ha detto che ne avremmo parlato meglio durante il viaggio. “
“Aspettiamo allora,” mi dice Cassie mentre mi prende la mano.
“Aspettiamo… Insieme…”
“Sempre.”


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CAT_IMG Posted: 28/9/2014, 22:14 The wrestler - Profumi e Ventagli
Arrivano arrivano... Sto finendo un capitolo di Jack...
Aleeeeeeeeeeeex ma io ti leggo sempre quando non ho i fazzoletti con me... cry
CAT_IMG Posted: 14/9/2014, 22:11 The wrestler - Profumi e Ventagli
Io divento sempre più rossa quando entro qui... Mi piace sapere che vi emoziona leggere questa storia anche perché a me piace scriverla. Ottima lettura Camille... Sean O'Haire non lo ricordavo molto neanche io, ma il modo in cui è morto mi apre sempre di più dei dubbi su tutto
CAT_IMG Posted: 12/9/2014, 00:33 The wrestler - Profumi e Ventagli
Tranquilla che ne faranno di sesso questi due per la gioia mia che devo scrivere e per la vostra che leggete...
CAT_IMG Posted: 11/9/2014, 14:46 The wrestler - Profumi e Ventagli
Ho sudato per quella scena lo giuro, le altre mi verranno meglio ma questa è stata un mezzo parto...
CAT_IMG Posted: 10/9/2014, 23:23 The wrestler -
Altre Fiction e Storie Originali
RIP Sean


POV JACK

“Chiudo casa e ti seguo.” Queste sono le parole che sento da Cassie mentre mi riaccompagna a casa. Alla fine del match, mi è passata a prendere con la macchina e mentre mi porta a casa mi dice che ha deciso di seguirmi nel tour che la federazione ha programmato.
Dovrei essere felice, lo so, la mia donna accetta di seguirmi, ma il fatto che abbia pensato anche solo per un secondo che era preferibile trovare un lavoro quando sa che non ce n’è bisogno e in questo frangente poi, mi lascia l’amaro in bocca.
Le avrò ripetuto cento volte che anche se lei avesse un lavoro tutto suo io continuerei ancora per un po’ a fare questo mestiere, ce l’ho nel sangue da generazioni, mio padre, mio zio, e tanti altri miei parenti prima di me hanno percorso questa strada, non posso e non voglio mollare ora, voglio andarmene solo quando avrò trasformato la federazione in un posto migliore rispetto a quello che ho trovato io quando sono arrivato qui e se questo vorrà dire che dovrò metterci degli anni sono pronto a farlo.
Basta mandare lottatori al massacro, basta faide, basta giochi decisi a tavolino, sarebbe bello che questo venisse riconosciuto come uno sport a tutti gli effetti e non come un immenso circo.
Ma non posso farcela da solo, a parte Mark ancora non ho il pieno rispetto da parte degli altri del circuito, del resto non me la sento neanche di dar loro torto, ho perso il conto di quante volte ho menato chi, che mi stupisco ancora del fatto che qualcuno mi saluti, lei al momento è la mia unica parte buona, la mia ancora di salvezza…
“Jack… Tutto okay? Non parli…” mi chiede lei.
“Che dovrei dirti Cassie? Io ci provo a capirti ti giuro, ma ci posso essere rimasto di merda prima? Ed anche ora questa tua risposta non è che mi riempia di gioia. Cassie mettitelo in testa io lotterei anche se tu avessi un lavoro perché voglio migliorare questa federazione, non ti devi sentire in colpa se vengo menato per portare a casa i soldi, l’ho scelto io, l’ho voluto io, e mi sta bene per ora. Ma non ce la faccio a fare tutto questo se non ho il tuo appoggio, se tu ti senti in colpa per cose che non esistono, Cassie non mi puoi dire che hai fanculizzato la normalità e poi dirmi che se vado da solo tu sei più libera di trovare lavoro, perché per me scusa se te le dico è una contraddizione bella e buona. Io non so che ti prende Cassie, per favore fai chiarezza e prendi delle decisioni perché mi stai quasi mandando fuori di testa più tu di JD.”
“In che senso Jack?” le trema la voce… Mi spiace farle questo ma io davvero non la capisco, non ora…
“Cassie, io lotterò ancora, comincia il tour e la lotta per le cinture, ci sarà di tutto e di più, casini, lotte, colpi duri, e qualche gita più frequente in infermeria da parte di molti lottatori, forse anche da parte mia, cosa vuoi Cassie? Da me che vuoi? Vuoi una vita normale? Vuoi che mi pianti in un ufficio? Potrei farlo se volessi e lo sai, ma non voglio, vuoi che nessuno mi ferisca? Non è possibile lo hai visto. Cosa vuoi da me Cassie? Parla chiaro per favore, ma parla ora cazzo.”
Mentre parlavo siamo arrivati a casa, scendo dalla macchina, arrabbiato e mi dirigo verso la nostra camera, non so da dove mi venga questa rabbia, io… Io so solo che ora voglio risposte chiare. Di prese per il culo ne ho già avute abbastanza. Tempo fa, prima del tradimento anche Rick se ne uscì con un gesto incoerente ma alla fine dopo l’arrabbiatura iniziale ci chiarimmo, o almeno così sembrava…
Se ci penso mi dico che avremmo dovuto insistere nel metterlo alle strette e chiarire allora, forse il trio sarebbe morto allora senza tutta sta sofferenza.
Eravamo sul ring, match tre contro tre, in particolare contro la famiglia di contadini invasati, io e Mark ne avevamo prese veramente tante, Mark aveva dato il cambio a me e dopo una strenua lotta si era girato verso Rick per farsi dare il cambio, lui in tutta risposta aveva voltato le spalle e se ne era andato, aveva uno sguardo triste, cupo, ci aveva guardato, si era girato e se ne era andato.
Avevo provato a fermarlo ma lui aveva detto che ce la potevamo cavare benissimo da soli senza di lui ed era andato a cambiarsi.
Sì una volta l’avevo fatto anche io, ma mai in un match che avevamo fortemente voluto, dopo mesi di torture piscologiche subite da parte di quei tre pazzi.
Il mancato cambio di Rick aveva fatto sì che quei tre salissero tutti e tre sul ring e ci riempissero di mazzate, fino a che l’arbitro pietoso non aveva chiuso il match per squalifica.
Sveglio coglione dovevi farlo prima di farci pestare in quel modo non a fine pestaggio…
Eravamo scesi praticamente distrutti io e Mark, la mia schiena era a pezzi e camminavo zoppicando mentre Mark per sfogarsi prendeva a calci tutto ciò che trovava nel corridoio, mentre un giornalista ci seguiva per chiedere un commento. Io non mi ero neanche girato e gli avevo fatto segno con la mano di andarsene, Mark si era girato e l’aveva liquidato con due parole.
A casa non so neanche come ci ero arrivato, ricordo solo di non aver dormito per la fretta di affrontare Rick il giorno dopo.
La sua risposta era stata che aveva visto la sintonia tra me e Mark in quel match e si era sentito messo da parte, la tensione psicologica di quei giorni poi gli aveva fatto credere che noi non avevamo più bisogno di lui e si era sentito abbandonato da noi.
Alla luce di tutto ciò mi chiedo se questa risposta non sia stata solo una solenne presa per il culo per poi tradirci di lì a tre mesi.
Comunque lì per lì non ci avevamo pensato troppo, anzi lo avevamo rassicurato dicendo che saremmo stati per sempre fratelli anche se non di sangue e avevamo proseguito così, fino al momento del tradimento, fino a che Rick, dopo che lo avevo chiamato fratello aveva preso una sedia e me l’aveva spaccata sulla schiena.
Per questo forse la risposta di Cassie mi ha fatto male, perché se a parole dice una cosa con i fatti oggi ha dimostrato altro, ed io non voglio più vivere nel dubbio e nell’incertezza.
Forse non mi sbagliavo quando dopo la nostra lite di giorni prima dicevo che doveva essere lei a scegliere e non io. Io la amo, la amo da sempre e forse la amo da altre vite, e l’amerò anche se lei non vorrà più stare con me, ma lei? Lei cosa prova per me?
Quando mi guarda lo vedo l’amore nei suoi occhi, vedo la luce che emanano mentre mi parla ma poi mi parla così ed io non capisco più nulla.
So quanto adori lavorare, quanto la faccia sentire viva, ma in questo momento proprio non è possibile, ci sono altre priorità in gioco, e per queste è necessaria la sua presenza.
Lei è la mia vita, la mia coscienza, la mia parte buona, colei a cui posso confidare tutto perché solo lei mi è rimasto, colei che riesce a curare le mie ferite senza bisogno di alcuna medicina, perché lei è la mia medicina.
Non è stato bello sentirsi messo in secondo piano per un lavoro. Lavoro che neanche si trova al momento.
Forse non sono stato tenero con lei in macchina, forse ci sarà tempo per le tenerezze dopo, forse quelle di ieri sono state le nostre ultime, chi può dirlo?
La stanza si fa sempre più buia, ma non mi sento di accendere la luce, mi darebbe un che di artificiale, di artefatto, di emozioni che stonano con quello che sto provando.
Perché lei non è ancora entrata? Che stia meditando davvero come sarebbe vivere una vita normale con un altro uomo che non sono io? Che stia pensando di chiedermi di lasciare la lotta? Che si renda conto di non poter sopportare tutto questo? Non so che pensare.
Vorrei alzarmi e girare per la camera, ma stasera non voglio sentire neanche il rumore dei miei passi, se potessi tratterrei anche il fiato, ma il respiro mi serve.
Dopo non so quanto tempo la porta si apre, intravedo un’ombra proiettata dalla luce del corridoio.
“Jack? Posso entrare?”
“Spegni la luce del corridoio per favore.” Lo so, non è né un sì né un no, ma forse voglio solo ritardare l’inevitabile.
Cassie fa come le dico, non è ancora entrata, e l’unica luce che entra nella camera è il pallido riflesso della luna…
“Allora, posso entrare?”
“Entra.”
La sento entrare e chiudere la porta, mi aspetto che si sieda sul materasso accanto a me, ed invece Cassie raggiunta la mia parte di letto, si inginocchia per terra tra le mie gambe…
“Ammetto di essermi comportata in maniera alquanto incoerente, oggi. Ho detto che non mi interessava una vita normale, se non ti potevo avere accanto, poi quando mi hai chiesto di seguirti ti ho detto che se restavo qui avevo più possibilità di trovare lavoro. Ti amo Jack, ti amo da impazzire, ma so anche che una parte di me ha la tendenza masochista di farsi dei film mentali per premere il pulsante dell’autodistruzione, e per quanto tu dica che non devo una parte di me si sentirà sempre in colpa per il fatto che spende i soldi che tu guadagni combattendo. Sono infantile lo ammetto ma a volte ho la speranza che portando qualche soldo di più in casa tu possa rifiutare qualche incontro. Lo so che non è così, che non puoi, che anche se io lavorassi tu lotteresti lo stesso. E’ solo il mio lato di donna ansiosa che mi fa parlare e ragionare così. Quando ti ho detto che ci volevo pensare mi sono resa conto subito che la mia risposta ti aveva deluso e sono stata tentata di seguirti in camera, ma ho avuto paura di far degenerare la discussione in una lite furiosa che ti avrebbe deconcentrato per il match. Anche se malgrado la vittoria questo match ha lasciato l’amaro in bocca.
Jack, io so cosa voglio, lo so davvero. Voglio stare con te, anche quando combatti, stasera ho realizzato che non riuscirei a vedere match come questi dalla tv, l’anno scorso ho retto, ma perché c’erano Rick e Mark e mi sentivo tranquilla, ora non lo sono, perché loro non ci sono più. C’è Mark sì e so che ci sarà sempre, ma non è la stessa cosa che combattere con lui, di questo me ne rendo conto da sola. Io ho bisogno di te e di starti accanto in questi momenti, e spero che anche tu abbia bisogno di me, per cui Jack se non è tua intenzione lasciarmi a casa per il modo stupido ed infantile in cui mi sono comportata io voglio venire con te, il lavoro può aspettare, il nostro amore no, anzi per quel che mi riguarda è già abbastanza strapazzato dai capoccia senza che mi ci metta io a sabotarlo…”
Poi mi abbraccia e scoppia in singhiozzi…
“Per favore Jack, fammi venire con te…”
Cassie, c’era da aspettarselo che il suo cervellino funzionasse troppo, i suoi sensi di colpa… Vorrei entrare nella sua testa e toglierglieli uno per uno, perché vorrei davvero vederla serena, senza pensieri inutili.
La mia piccola, vederla così rannicchiata e in lacrime mi fa capire quanto a volte sia difficile per lei reggere tutto questo, è sì una roccia ma è anche un essere umano e proprio come lei non pretende da me che faccia il supereroe io devo rendermi conto che ha i suoi momenti di crisi.
Mi fa tenerezza vederla così, sembra uno scricciolino fragile ed impaurito. Il mio scricciolino fragile ed impaurito.
In meno di un secondo mi piego, me la prendo in braccio e “schieno” entrambi sul lettone, la tengo stretta mentre con le lacrime Cassie butta fuori tutta la rabbia e la tensione nervosa di questi giorni.
“Shh amore, certo che vieni con me, io non ti lascio qui da sola, te l’ho chiesto io di seguirmi no? E ti voglio ancora con me… Non ci sono rimasto bene per le tue uscite, ma so che non volevi ferirmi. Cassie so che ogni cosa che fai la fai per noi, ed anche io faccio lo stesso. Solo che ti prego ancora una volta non chiedermi di lasciare la federazione. Io sento che devo cambiarla e sento che posso farlo solo stando al suo interno. Non ce la farei ad andare in giro a fare conferenze e parlando di questo e quello.”
“Non te lo chiederei neanche, io ho capito davvero che la lotta è tutta la tua vita, ed io non ho intenzione di chiederti di rinunciarci.”
Me la tengo stretta a lungo, come qualche notte fa, consapevole che lei è il mio porto sicuro come io sono il suo, non sarà facile, i nervi sono messi a dura prova, ma ce la dobbiamo fare. Io non posso stare senza la mia anima, e so che per lei è lo stesso.
Rimaniamo abbracciati per non so quanto tempo, fino a che non sento le mani di Cassie accarezzarmi, stavolta in maniera del tutto diversa da quella di qualche notte fa, tocco a cui non resto indifferente, l’amore che provo per lei unito all’attrazione che si sprigiona tra i nostri corpi fa sì che la voglia di noi ci sia sempre anche quando non possiamo sfogarla…
“Cassie…”
“Non dire niente Jack, ho bisogno di te in questo momento, ho bisogno di fare l’amore con te e sentirti mio, so che lo sei, ma queste frequenti discussioni in questi periodi mi fanno paura, ho bisogno di stare con te tutta la notte.”
Non ce la faccio neanche a rispondere tanta è la voglia di lei, per cui la spoglio e mi spoglio velocemente, e poi ritorno nel letto con lei.
Anche io ho bisogno di lei e la vorrei prendere subito, ma non è così che deve andare, anche stasera tra noi c’è bisogno di dolcezza e di amore.
So che in passato nei momenti neri non sono stato molto premuroso col sesso, prendendola in fretta, ma se voglio migliorare il mio essere e renderla orgogliosa di me devo cambiare anche questo aspetto, per questo rientrato a letto mi fermo a guardarla distesa nuda sul letto.
“Sei bellissima piccola mia”
“Anche tu,” mi risponde lei mentre diventa tutta rossa, la adoro quando fa così, mi sdraio su di lei e comincio a baciarle le labbra mentre con le mani la accarezzo ovunque, adoro il suo corpo sembra modellarsi perfettamente al mio. Ma è quando sento le mani di Cassie accarezzare me che il respiro mi si blocca in gola, non è da lei essere così diretta ma forse ha deciso di lasciarsi alle spalle alcune delle sue paure, e se così fosse io non potrei che essere la persona più felice di questo mondo, non per il sesso in sé, ma per lei, la vorrei davvero serena e tranquilla.
Un gemito mi sfugge dalla labbra a sentire le sue mani sulla mia schiena, la mia razionalità è decisamente partita per un posto caldo e lontano, qualunque cosa significhi l’atteggiamento di Cassie stasera ora non voglio stare più a pensarci ma solo godermi la nostra nottata…
Quando scendo con la mano verso il basso la sento già pronta e bagnata, ed anche io sono al limite della resistenza, questi pochi preliminari uniti alla disperazione dei giorni passati e alla mia voglia di lei mi hanno decisamente abbassato ogni resistenza fisica, se non entro in lei immediatamente rischio di fare la figura del ragazzino, per cui dolcemente entro in lei e comincio a muovermi, siamo al limite tutti e due, per cui bastano poche lentissime spinte per far raggiungere l’orgasmo ad entrambi.
Non era mai stato così fra di noi, stanotte è stato diverso da tutte le altre, stanotte è successo qualcosa che io al momento non riesco a spiegarmi, stanotte è stata magica.


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Edited by Morgane Le Faye - 11/9/2014, 00:43
CAT_IMG Posted: 6/9/2014, 23:09 I Miei Gioielli - Il Tempio degli Angeli
Sai riviste così qual'è la mia preferita? Il giardino fiorito... E' allegra e colorata e fresca in più è semplice e mette allegria... E' una di quelle parure che ti va di mettere anche in inverno per andare a lavoro in una giornata grigia e tuo vuoi quella goccia di colore che ti scalda dentro.
CAT_IMG Posted: 5/9/2014, 14:25 The wrestler - Profumi e Ventagli
CITAZIONE (*Camille* @ 5/9/2014, 03:18) 
spero faccia le scelte migliori per se stesso....
comunque, grazie a te, quando incontro il wrestling in tv, ora mi fermo a guardarlo un pò , mentre prima cambiavo subito canale...
vuoi vedere che mi faccio una cultura? ^^

Lo spero anche io...
Beh che dire... E' uno sport che piace o non piace, a me per qualche strano motivo affascina...

CITAZIONE (Clara Girasole @ 5/9/2014, 10:17) 
Sei forte Camille!!!
Altre avrebbero detto che si sarebbero rifatte gli occhi con tutti quei super maschietti, questo infatti e' un altro lato negativo di alcuni sport, sminuire il valore dell'esercizio fisico, dell'impegno tramutandolo solo in show

Infatti qualcuno di loro (il traditore e pugnalatore di spalle) ha risposto per le rime a chi dice che il wrestling è finzione. Lui ha ribadito chiaro e tondo che se non in tutti i colpi c'è violenza per fare male si allenano, hanno una alimentazione ed una vita da atleti e come atleti vogliono essere rispettati.
CAT_IMG Posted: 3/9/2014, 23:49 The wrestler - Profumi e Ventagli
Beh non tutti si menano per finta ed è da un pezzo che su di lui buona parte dei colpi viene portata sul serio, ultimamente ha scambiato spesso 4 chiacchiere con i paramedici. tra punti e altro... Per ora la lotta è il suo mondo ed ha una sua missione lì da portare a termine poi vedrà lui cosa fare...
CAT_IMG Posted: 2/9/2014, 21:42 The wrestler - Profumi e Ventagli
Cassie ha anche paura per questo non lo capisce subito. Per gli incontri cerco di essere sempre molto poco tecnica e di descrivere il più rapidamente possibile i match ma in questi casi non sempre è possibile
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